La cerimonia è iniziata con l’omaggio del capo dello Stato al Vittoriano ed è proseguita con la parata militare, all'insegna dell'austerità. Presente il premier Letta e i presidenti delle Camere. Mauro: "Forze Armate garanti delle istituzioni". VIDEO
Con l'omaggio del capo dello Stato, Giorgio Napolitano, alla tomba del Milite Ignoto al Vittoriano, sono cominciate, intorno alle 9 di domenica 2 giugno, le celebrazioni per la Festa nazionale della Repubblica, proseguite poi con la parata militare in via dei Fori Imperiali. "Le Forze armate al servizio del Paese" è il tema della rassegna di quest'anno.
Napolitano (che sabato 1 giugno, alla vigilia della Festa della Repubblica, ha "strigliato" con un messaggio i partiti) è giunto all'Altare della Patria accompagnato dal ministro della Difesa Mario Mauro e dal capo di Stato maggiore della Difesa Luigi Binelli Mantelli.
Edizione all'insegna dell'austerity - Sulle scale del Vittoriano, a ricevere il capo dello Stato, tra gli altri, il presidente del Senato, Piero Grasso, quello della Camera, Laura Boldrini, il presidente del Consiglio, Enrico Letta, il sindaco di Roma Gianni Alemanno e il presidente della Regione Nicola Zingaretti. La banda dell'Esercito ha quindi intonato l'Inno nazionale.
Alla parata hanno partecipato in circa 3.300, tra militari e civili. Niente cavalli, aerei e neppure le Frecce Tricolori. Anche i mezzi saranno ridotti all'osso, in un'ottica di sobrietà e di austerity. Un'edizione che ricalca grosso modo quella dell'anno scorso, quando motivi economici imposero di dimezzare i numeri della parata.
Mauro: "Forze Armate garanti delle istituzioni" - Le Forze Armate sono "garanti delle istituzioni", per questo "non possiamo considerarle solo un onere per la collettività ma anche la più grande opportunità di difendere con la pace anche la nostra identità, la nostra cultura, il valore della nazione fuori della retorica e dal significato della parola patria". Lo dice il ministro della Difesa Mario Mauro in occasione della Festa della Repubblica.
"Le istituzioni - ricorda Mauro - sono frutto di un patto di libertà, sono garanti e non padrone della vita dei cittadini. E quando da garanti si fanno padrone cessa l'esperienza dei governi e comincia quella dei regimi. La festa della Repubblica: e infatti con la Repubblica è tornato il governo del Paese ed è finito il Regime".
Il ruolo di garanzia svolto dalle Forze Armate, sottolinea il ministro, "è assicurato da uomini, donne, militari, civili che tutti insieme contribuiscono ogni giorno al fatto che la verità dell' esperienza del nostro Stato e del nostro popolo sia non solo difesa ma sostenuta e promossa".
Napolitano (che sabato 1 giugno, alla vigilia della Festa della Repubblica, ha "strigliato" con un messaggio i partiti) è giunto all'Altare della Patria accompagnato dal ministro della Difesa Mario Mauro e dal capo di Stato maggiore della Difesa Luigi Binelli Mantelli.
Edizione all'insegna dell'austerity - Sulle scale del Vittoriano, a ricevere il capo dello Stato, tra gli altri, il presidente del Senato, Piero Grasso, quello della Camera, Laura Boldrini, il presidente del Consiglio, Enrico Letta, il sindaco di Roma Gianni Alemanno e il presidente della Regione Nicola Zingaretti. La banda dell'Esercito ha quindi intonato l'Inno nazionale.
Alla parata hanno partecipato in circa 3.300, tra militari e civili. Niente cavalli, aerei e neppure le Frecce Tricolori. Anche i mezzi saranno ridotti all'osso, in un'ottica di sobrietà e di austerity. Un'edizione che ricalca grosso modo quella dell'anno scorso, quando motivi economici imposero di dimezzare i numeri della parata.
Mauro: "Forze Armate garanti delle istituzioni" - Le Forze Armate sono "garanti delle istituzioni", per questo "non possiamo considerarle solo un onere per la collettività ma anche la più grande opportunità di difendere con la pace anche la nostra identità, la nostra cultura, il valore della nazione fuori della retorica e dal significato della parola patria". Lo dice il ministro della Difesa Mario Mauro in occasione della Festa della Repubblica.
"Le istituzioni - ricorda Mauro - sono frutto di un patto di libertà, sono garanti e non padrone della vita dei cittadini. E quando da garanti si fanno padrone cessa l'esperienza dei governi e comincia quella dei regimi. La festa della Repubblica: e infatti con la Repubblica è tornato il governo del Paese ed è finito il Regime".
Il ruolo di garanzia svolto dalle Forze Armate, sottolinea il ministro, "è assicurato da uomini, donne, militari, civili che tutti insieme contribuiscono ogni giorno al fatto che la verità dell' esperienza del nostro Stato e del nostro popolo sia non solo difesa ma sostenuta e promossa".