Il leader del M5S commenta le amministrative: "Non diamo la colpa ai media, ha vinto l'Italia del Teniamo famiglia". Gli risponde Bersani: "Ora capisca il rapporto tra governo e cambiamento"
"Non è corretto attribuire il (mancato) voto di ieri al M5S ai pennivendoli che da dopo le elezioni politiche diffamano h24 il M5S sui giornali e su tutte le reti televisive, notoriamente di proprietà dei partiti. Non è giusto. Il risultato delle elezioni comunali non è stato frutto di cittadini disinformati. Al contrario, il voto, in quanto comunale, vicino alla realtà quotidiana, è stato dato in piena coscienza".
Beppe Grillo sul suo blog, il giorno dopo l'esito delle amministrative che ha visto un forte calo di consenso per il Movimento 5 stelle, mescola sarcasmo e autocritica. Al primo si affida quando dice che "non si tratta di italiani che hanno sbagliato per consuetudine o per dabbenaggine ma di persone pienamente responsabili della loro scelta", ed evoca l'Italia del 'tengo famiglia'. Sembra di cogliere la seconda, invece, quando aggiunge: "Non diamo la colpa ai giornalisti o ai talk show, per favore. Possono aver inciso, ma non più di tanto".
E immediata arriva la risposta dell'ex segretario del Pd Pier Luigi Bersani che, quando i cronisti gli chiedono di commentare il flop dei grillini alle comunali, non nasconde una certa soddisfazione e dichiara: "Così impara a capire cos'è il rapporto tra governo e cambiamento". E aggiunge: "Era troppo difficile da capire, purtroppo per l'Italia".
Grillo: "Capisco chi ha votato" - Grillo sul suo blog intanto, mescola rabbia a ironia: "Il 50% o poco meno non ha votato, il rimanente è andato alle coalizioni di Pdl e pdmenoelle e in parte al M5S. Capisco chi ha votato, convinto, per il condannato in secondo grado per evasione fiscale e chi ha dato la sua preferenza ai responsabili del disastro dell'ILVA, del Monte Paschi che hanno come testimonial il prescritto Penati. Capisco - prosegue Grillo - chi ha mantenuto la barra dritta e premiato i partiti che succhiano i finanziamenti pubblici e non chi li ha restituiti allo Stato. Vi capisco. Il vostro voto è stato pesato, meditato".
"Esistono due Italie" - Secondo il comico genovese, "esistono due Italie, la prima, che chiameremo Italia A, è composta da chi vive di politica, 500.000 persone, da chi ha la sicurezza di uno stipendio pubblico, 4 milioni di persone, dai pensionati, 19 milioni di persone (da cui vanno dedotte le pensioni minime che sono una vergogna). La seconda, Italia B, di lavoratori autonomi, cassintegrati, precari, piccole e media imprese, studenti. La prima è interessata giustamente allo status quo. Si vota per se stessi e poi per il paese. Nella nostra bandiera c'è scritto "Teniamo famiglia". In questi mesi non ho sentito casi di funzionari pubblici, pluripensionati o dirigenti di partecipate che si siano suicidati. Invece, giornalmente, sfrattati, imprenditori falliti, disoccupati si danno fuoco, si buttano dalla finestra o si impiccano. Queste due Italie sono legate tra loro come gemelli siamesi, come la sabbia di una clessidra. L'Italia A non può vivere senza il contributo fiscale dell'Italia B, ma quest'ultima sta morendo, ogni minuto un'impresa ci lascia per sempre".
"Errori ma 42 milioni di euro restituiti allo Stato" - Conclude poi Beppe Grillo: "Il M5S ha commesso errori, chissà quanti, ma è stato l'unico a restituire, nella Storia della Repubblica, 42 milioni di euro allo Stato, a tagliare lo stipendio dei parlamentari e a destinare i tre quarti di quello dei consiglieri regionali siciliani alla microimpresa. L'Autunno Freddo è vicino e forse, per allora, l'Italia A capirà che votando chi li rassicura, ma in realtà ha distrutto il Paese, si sta condannando a una via senza ritorno. Vi capisco, avete fatto bene".
Beppe Grillo sul suo blog, il giorno dopo l'esito delle amministrative che ha visto un forte calo di consenso per il Movimento 5 stelle, mescola sarcasmo e autocritica. Al primo si affida quando dice che "non si tratta di italiani che hanno sbagliato per consuetudine o per dabbenaggine ma di persone pienamente responsabili della loro scelta", ed evoca l'Italia del 'tengo famiglia'. Sembra di cogliere la seconda, invece, quando aggiunge: "Non diamo la colpa ai giornalisti o ai talk show, per favore. Possono aver inciso, ma non più di tanto".
E immediata arriva la risposta dell'ex segretario del Pd Pier Luigi Bersani che, quando i cronisti gli chiedono di commentare il flop dei grillini alle comunali, non nasconde una certa soddisfazione e dichiara: "Così impara a capire cos'è il rapporto tra governo e cambiamento". E aggiunge: "Era troppo difficile da capire, purtroppo per l'Italia".
Grillo: "Capisco chi ha votato" - Grillo sul suo blog intanto, mescola rabbia a ironia: "Il 50% o poco meno non ha votato, il rimanente è andato alle coalizioni di Pdl e pdmenoelle e in parte al M5S. Capisco chi ha votato, convinto, per il condannato in secondo grado per evasione fiscale e chi ha dato la sua preferenza ai responsabili del disastro dell'ILVA, del Monte Paschi che hanno come testimonial il prescritto Penati. Capisco - prosegue Grillo - chi ha mantenuto la barra dritta e premiato i partiti che succhiano i finanziamenti pubblici e non chi li ha restituiti allo Stato. Vi capisco. Il vostro voto è stato pesato, meditato".
"Esistono due Italie" - Secondo il comico genovese, "esistono due Italie, la prima, che chiameremo Italia A, è composta da chi vive di politica, 500.000 persone, da chi ha la sicurezza di uno stipendio pubblico, 4 milioni di persone, dai pensionati, 19 milioni di persone (da cui vanno dedotte le pensioni minime che sono una vergogna). La seconda, Italia B, di lavoratori autonomi, cassintegrati, precari, piccole e media imprese, studenti. La prima è interessata giustamente allo status quo. Si vota per se stessi e poi per il paese. Nella nostra bandiera c'è scritto "Teniamo famiglia". In questi mesi non ho sentito casi di funzionari pubblici, pluripensionati o dirigenti di partecipate che si siano suicidati. Invece, giornalmente, sfrattati, imprenditori falliti, disoccupati si danno fuoco, si buttano dalla finestra o si impiccano. Queste due Italie sono legate tra loro come gemelli siamesi, come la sabbia di una clessidra. L'Italia A non può vivere senza il contributo fiscale dell'Italia B, ma quest'ultima sta morendo, ogni minuto un'impresa ci lascia per sempre".
"Errori ma 42 milioni di euro restituiti allo Stato" - Conclude poi Beppe Grillo: "Il M5S ha commesso errori, chissà quanti, ma è stato l'unico a restituire, nella Storia della Repubblica, 42 milioni di euro allo Stato, a tagliare lo stipendio dei parlamentari e a destinare i tre quarti di quello dei consiglieri regionali siciliani alla microimpresa. L'Autunno Freddo è vicino e forse, per allora, l'Italia A capirà che votando chi li rassicura, ma in realtà ha distrutto il Paese, si sta condannando a una via senza ritorno. Vi capisco, avete fatto bene".