Dopo l'avvertimento di Grillo, l'assemblea dei parlamentari non vota sulla mozione della restituzione dei compensi. Deciso che sarà possibile "rendicontare le spese in base al buon senso delle persone". Lombardi: "Siamo tutti nella white list"
Alla fine l'assemblea dei parlamentari del Movimento 5 stelle non ha votato sulla questione della diaria, trovando una soluzione di compromesso che per il momento evita lo scontro interno al gruppo.
Senatori e deputati 'cinque stelle', dopo quasi cinque ore di riunione, nella notte di lunedì 13 maggio hanno deciso che verrà restituita la parte eccedente dei rimborsi spese (prima la maggior parte dei parlamentari aveva proposto di rendicontare ma non restituire la parte non utilizzata).
Nessuna votazione - Ora, invece, sarà possibile "rendicontare le spese in base al buon senso delle persone". La votazione non c'è stata. Al termine dell'esame delle "voci delle indennità" contenute nello stipendio, dagli aspetti fiscali, all'assicurazione sulla salute ed alla contribuzione pensionistica, i capigruppo hanno affrontato il caso più caldo: quello della diaria.
"C'è qualcuno che non vuole restituire la diaria?", hanno chiesto Roberta Lombardi e Vito Crimi. Nessuna risposta dalla assemblea che ha così "approvato la decisione di restituire la parte eccedente".
I dissidenti: "Avrebbero detto che era solo una questione di soldi" - In realtà, il gruppo di chi ha contestato l'intervento di venerdì 10 maggio da parte di Beppe Grillo ("a Montecitorio abbiamo un problema di cresta", ha detto il leader del M5S) ha deciso soltanto di non sottoporsi al fuoco dei "fedelissimi grillini": "Avrebbero detto che la nostra è solo una questione legata ai soldi, mentre la nostra è una questione di principio e di gestione del Movimento", spiegano alcuni parlamentari che promettono battaglia per il futuro.
"Grillo avrebbe dovuto evolversi", proseguono. Per il momento, perciò, nessuna black list sul blog di Grillo. "Siamo tutti nella white list", spiega Roberta Lombardi al termine della riunione. La soluzione di compromesso sulla diaria difficilmente potrà ricomporre le spaccature interne.
Senatori e deputati 'cinque stelle', dopo quasi cinque ore di riunione, nella notte di lunedì 13 maggio hanno deciso che verrà restituita la parte eccedente dei rimborsi spese (prima la maggior parte dei parlamentari aveva proposto di rendicontare ma non restituire la parte non utilizzata).
Nessuna votazione - Ora, invece, sarà possibile "rendicontare le spese in base al buon senso delle persone". La votazione non c'è stata. Al termine dell'esame delle "voci delle indennità" contenute nello stipendio, dagli aspetti fiscali, all'assicurazione sulla salute ed alla contribuzione pensionistica, i capigruppo hanno affrontato il caso più caldo: quello della diaria.
"C'è qualcuno che non vuole restituire la diaria?", hanno chiesto Roberta Lombardi e Vito Crimi. Nessuna risposta dalla assemblea che ha così "approvato la decisione di restituire la parte eccedente".
I dissidenti: "Avrebbero detto che era solo una questione di soldi" - In realtà, il gruppo di chi ha contestato l'intervento di venerdì 10 maggio da parte di Beppe Grillo ("a Montecitorio abbiamo un problema di cresta", ha detto il leader del M5S) ha deciso soltanto di non sottoporsi al fuoco dei "fedelissimi grillini": "Avrebbero detto che la nostra è solo una questione legata ai soldi, mentre la nostra è una questione di principio e di gestione del Movimento", spiegano alcuni parlamentari che promettono battaglia per il futuro.
"Grillo avrebbe dovuto evolversi", proseguono. Per il momento, perciò, nessuna black list sul blog di Grillo. "Siamo tutti nella white list", spiega Roberta Lombardi al termine della riunione. La soluzione di compromesso sulla diaria difficilmente potrà ricomporre le spaccature interne.