Francesco Nitto Palma a SkyTG24: "Se condannato sarebbe il primo politico occidentale escluso per via giudiziaria". Daniela Santanché: "In Italia ci sono pm che fanno politica attraverso le sentenze". I VIDEO
Il Pdl scende in campo a fianco del suo leader Silvio Berlusconi, il giorno dopo la richiesta di condanna a sei anni per prostituzione minorile e concussione, avanzata da Ilda Boccassini al Tribunale di Milano. Il presidente della commissione Giustizia al Senato, Francesco Nitto Palma, intervenendo nella trasmissione di SkyTG24 Un caffè con.., (VIDEO QUI SOPRA) sostiene che se il Cavaliere venisse condannato "sarebbe il primo caso nel mondo occidentale di un leader politico escluso dalla politica non per il dissenso degli italiani ma per via giudiziaria". Poche ore dopo, davanti a Montecitorio Daniela Santanché rincara la dose, sostenendo che il problema dell'Italia, ci sono "pm politicizzati che fanno politica attraverso le sentenze".
Nitto Palma: "Richieste della Boccassini lasciano perplessi" - Francesco Nitto Palma, entra poi nel dettaglio del processo che a Milano vede imputato Silvio Berlusconi e spiega che "non può non sfuggire a nessuno che le presunte parti offese del presunto reato di concussione non si sono dichiarate concusse e hanno posto in essere atti in linea con quanto prevede l'ordinamento. E la stessa parte offesa del reato di prostituzione minorile dichiara di non essersi prostituita e di non avere avuto rapporti con il presidente Berlusconi. Addirittura non è stata sentita in dibattimento". "Quindi - conclude Nitto Palma - al momento la richiesta del pm Boccassini, che è una richiesta di parte, lascia a non indifferenti perplessità. Parleranno i difensori, vedremo che diranno i giudici".
Santanché: "C'è pregiudizio contro Berlusconi" - Secondo Daniela Santanché invece nel processo di Milano "c'è il pregiudizio che la Boccassini ha da vent'anni nei confronti di Silvio Berlusconi". Secondo l'esponente del Pdl inoltre "non c'è nessun elemento che la Boccassini abbia avuto per confermare quella richiesta di condanna. Tra la requisitoria che ha fatto e quella del suo collega ci sono volute più di dieci ore. Se le cose erano così chiare non servivano dieci ore di tempo per cercare di spiegare". Sulla presenza di Alfano alla manifestazione di Brescia, la Santanché spiega innanzitutto che non si trattava di un evento contro la magistratura e poi rivendica: "La Costituzione salvaguardia il diritto a manifestare". "E giusto invece - rilancia - che nelle stesse ore Enrico Letta sedeva alla riunione del Pd per fare una cosa ancora più politica che era l'elezione del reggente?"
Di Girolamo: "Ennesimo processo mediatico" - Sul tema interviene anche il ministro dell'Agricoltura Nunzia Di Girolamo, secondo cui quello di Milano, è "l'ennesimo processo mediatico" a cui "siamo abituati": ma "non saranno gli odi personali o le costruzioni giuridiche ad arte o giudiziarie a fermare l'opera di pacificazione di Berlusconi del paese". Inoltre, aggiunge, "fino al terzo grado di giudizio in Italia siamo tutti innocenti e sono certa che Berlusconi lo dimostrerà".
Nitto Palma: "Richieste della Boccassini lasciano perplessi" - Francesco Nitto Palma, entra poi nel dettaglio del processo che a Milano vede imputato Silvio Berlusconi e spiega che "non può non sfuggire a nessuno che le presunte parti offese del presunto reato di concussione non si sono dichiarate concusse e hanno posto in essere atti in linea con quanto prevede l'ordinamento. E la stessa parte offesa del reato di prostituzione minorile dichiara di non essersi prostituita e di non avere avuto rapporti con il presidente Berlusconi. Addirittura non è stata sentita in dibattimento". "Quindi - conclude Nitto Palma - al momento la richiesta del pm Boccassini, che è una richiesta di parte, lascia a non indifferenti perplessità. Parleranno i difensori, vedremo che diranno i giudici".
Santanché: "C'è pregiudizio contro Berlusconi" - Secondo Daniela Santanché invece nel processo di Milano "c'è il pregiudizio che la Boccassini ha da vent'anni nei confronti di Silvio Berlusconi". Secondo l'esponente del Pdl inoltre "non c'è nessun elemento che la Boccassini abbia avuto per confermare quella richiesta di condanna. Tra la requisitoria che ha fatto e quella del suo collega ci sono volute più di dieci ore. Se le cose erano così chiare non servivano dieci ore di tempo per cercare di spiegare". Sulla presenza di Alfano alla manifestazione di Brescia, la Santanché spiega innanzitutto che non si trattava di un evento contro la magistratura e poi rivendica: "La Costituzione salvaguardia il diritto a manifestare". "E giusto invece - rilancia - che nelle stesse ore Enrico Letta sedeva alla riunione del Pd per fare una cosa ancora più politica che era l'elezione del reggente?"
Di Girolamo: "Ennesimo processo mediatico" - Sul tema interviene anche il ministro dell'Agricoltura Nunzia Di Girolamo, secondo cui quello di Milano, è "l'ennesimo processo mediatico" a cui "siamo abituati": ma "non saranno gli odi personali o le costruzioni giuridiche ad arte o giudiziarie a fermare l'opera di pacificazione di Berlusconi del paese". Inoltre, aggiunge, "fino al terzo grado di giudizio in Italia siamo tutti innocenti e sono certa che Berlusconi lo dimostrerà".