Pd, Speranza a SkyTG24: "L'Imu? Partire dai ceti più deboli"
PoliticaIl capogruppo dei democratici alla Camera: “Chi ha un reddito sotto i 20-25 mila euro dovrebbe essere esente”. Sul governo: “Deve risolvere i problemi, primo la disoccupazione”. La bocciatura di Prodi? “Una cicatrice enorme sul nostro corpo”. VIDEO
"Nessuno è a favore dell’Imu, è una tassa, qualcosa di negativo per i cittadini. Noi siamo per ridurla il più possibile. Il nostro punto di vista è che si parta dai ceti sociali più deboli. Penso che chi ha un reddito sotto i 20-25 mila euro dovrebbe essere esente dal pagamento dell’Imu".
Roberto Speranza, presidente del Gruppo Pd alla Camera, è stato l’ospite de “L’intervista”, l’approfondimento di SkyTG24 condotto da Maria Latella (l'intervista integrale). Tanti i temi trattati: dall'elezione del segretario del Pd alle sfide che attendono il nuovo esecutivo, dagli interventi urgenti in materia di finanza e di lavoro al futuro dei democratici.
Gli obiettivi del governo: disoccupazione e tagli costi politica - “Questo governo ha una forza e una possibilità se riesce a risolvere i problemi concreti della gente dei cittadini. Questo dev’essere un governo che parte da grandi problemi. La disoccupazione è il punto decisivo, il punto più importante. Dobbiamo creare opportunità di lavoro e non è una cosa che si fa con la bacchetta magica. Si fa invertendo il ciclo di rigore e austerità imposto a livello europeo. E sbloccando i crediti delle imprese nei confronti della pubblica amministrazione". "I costi della politica? Non basta il taglio dei rimborsi, bisogna anche ridurre i parlamentari. Avere due camere che fanno la stessa cosa non serve. Questo paese ha bisogno di riforme".
Il futuro del Pd – “Il Pd è il più grande partito del paese, siamo l’unica forza politica che discute e che ragiona. Nel M5S si discute ma c’è uno che decide per tutti. I 180 nuovi parlamentari del Pd rappresentano il futuro del partito, non si accontentano dei diktat e quindi sono una risorsa”. “Renzi in competizione con Letta? Ieri ha fatto un intervento importante. Oggi vedo con favore che Renzi assume un atteggiamento costruttivo. Posso assicurare che noi sceglieremo il leader con la partecipazione popolare, per il Pd le primarie sono un tratto identitario. Per ora Epifani è una personalità di altissimo profilo (FOTOGALLERY, ndr)”.
“Sono lusingato da chi ha pensato potessi fare io il segretario del partito. Ma credo che a 34 anni fare una scelta del genere sarebbe inopportuna”.
Prodi, una cicatrice nel Pd - “Abbiamo una cicatrice enorme sul nostro corpo. Prima con Marini e poi con Prodi abbiamo rischiato di far implodere questo partito. Ci dobbiamo vergognare di questi comportamenti individuali. Se avessimo eletto Marini o Prodi con tutta probabilità saremmo arrivati a una soluzione di governo diversa da quella attuale. In quella giornate noi abbiamo affossato l’idea del governo del cambiamento”.
Roberto Speranza, presidente del Gruppo Pd alla Camera, è stato l’ospite de “L’intervista”, l’approfondimento di SkyTG24 condotto da Maria Latella (l'intervista integrale). Tanti i temi trattati: dall'elezione del segretario del Pd alle sfide che attendono il nuovo esecutivo, dagli interventi urgenti in materia di finanza e di lavoro al futuro dei democratici.
Gli obiettivi del governo: disoccupazione e tagli costi politica - “Questo governo ha una forza e una possibilità se riesce a risolvere i problemi concreti della gente dei cittadini. Questo dev’essere un governo che parte da grandi problemi. La disoccupazione è il punto decisivo, il punto più importante. Dobbiamo creare opportunità di lavoro e non è una cosa che si fa con la bacchetta magica. Si fa invertendo il ciclo di rigore e austerità imposto a livello europeo. E sbloccando i crediti delle imprese nei confronti della pubblica amministrazione". "I costi della politica? Non basta il taglio dei rimborsi, bisogna anche ridurre i parlamentari. Avere due camere che fanno la stessa cosa non serve. Questo paese ha bisogno di riforme".
Il futuro del Pd – “Il Pd è il più grande partito del paese, siamo l’unica forza politica che discute e che ragiona. Nel M5S si discute ma c’è uno che decide per tutti. I 180 nuovi parlamentari del Pd rappresentano il futuro del partito, non si accontentano dei diktat e quindi sono una risorsa”. “Renzi in competizione con Letta? Ieri ha fatto un intervento importante. Oggi vedo con favore che Renzi assume un atteggiamento costruttivo. Posso assicurare che noi sceglieremo il leader con la partecipazione popolare, per il Pd le primarie sono un tratto identitario. Per ora Epifani è una personalità di altissimo profilo (FOTOGALLERY, ndr)”.
“Sono lusingato da chi ha pensato potessi fare io il segretario del partito. Ma credo che a 34 anni fare una scelta del genere sarebbe inopportuna”.
Prodi, una cicatrice nel Pd - “Abbiamo una cicatrice enorme sul nostro corpo. Prima con Marini e poi con Prodi abbiamo rischiato di far implodere questo partito. Ci dobbiamo vergognare di questi comportamenti individuali. Se avessimo eletto Marini o Prodi con tutta probabilità saremmo arrivati a una soluzione di governo diversa da quella attuale. In quella giornate noi abbiamo affossato l’idea del governo del cambiamento”.