Sparatoria a Palazzo Chigi, scontro sulle responsabilità dell'anti-politica. Il Pdl accusa: rifletta chi avvelena il clima. Il M5S condanna la violenza. Vendola sente "puzza di regime"
#sparatoria Piena solidarietà alle forze dell'ordine e speriamo che sia un episodio isolato e rimanga tale: goo.gl/Uwp3k
— Beppe Grillo (@beppe_grillo) 28 aprile 2013
Il nuovo premier, Enrico Letta, che ai carabinieri esprime la solidarietà di tutto il governo, si chiude nel suo ufficio per limare il discorso con cui lunedì chiederà la fiducia alle Camere. In serata la visita in ospedale ai feriti: "E' il momento in cui ognuno deve fare il proprio dovere", dice all'uscita (VIDEO).
Parole di condanna per il gesto di violenza arrivano dall'intero mondo politico. Il presidente della Repubblica telefona al carabiniere meno grave per esprimergli vicinanza. Il gesto "di disperazione" di Preiti è "un grande monito per il mondo della politica", tuona il cardinale Angelo Bagnasco. "La crisi trasforma le vittime in carnefici", osserva la presidente della Camera Laura Boldrini (VIDEO). E all'unisono con il presidente del Senato Pietro Grasso sottolinea la necessità per la politica di "dare risposte concrete" a un Paese che soffre per la crisi. Ma c'è un elemento di preoccupazione in più, nelle parole di Grasso: "Bisogna evitare di aprire una strategia della tensione", afferma (VIDEO). Mentre diversi esponenti del Pdl già puntano il dito contro chi quella tensione, accusano, l'alimenta con le sue parole.
"Non ci dobbiamo stupire quando si inveisce continuamente contro il 'Palazzo"', dice Gianni Alemanno. "La tensione crescente trova linfa in chi fomenta l'odio sociale", afferma il neo-ministro Nunzia De Girolamo. E Maurizio Gasparri stigmatizza chi ha "invocato bombardamenti" al Parlamento.
C'è chi ha invocato bombardamenti sui palazzi della politica poi uno va lì e spara ai carabinieri. Ci sono responsabilità evidenti @ilpdl
— Maurizio Gasparri (@gasparripdl) 28 aprile 2013
Nessuno fa nomi, ma sul banco degli imputati sembrano finire Beppe Grillo e i suoi toni. E il leader del M5S con un video prende le distanze e afferma: "Il M5S non è assolutamente violento". "La democrazia non accetta violenza", scrivono in una nota i parlamentari 5 Stelle. "E' un grave errore chiamarli in causa", sostiene anche Walter Veltroni. E Nichi Vendola evoca il "regime" di fronte a chi vuol dare la colpa "a chi non si piega all'inciucio".
Un disperato o pazzo spara ed è tutta colpa di chi dissente,di chi non si piega all'inciucio..Non sentite puzzetta di regime?#palazzochigi
— Nichi Vendola (@NichiVendola) 28 aprile 2013