Grillo: "Mentre a Roma si discute, l'Italia brucia"

Politica

Il leader del M5S denuncia il ritardo nella formazione delle commissioni: "Si andrà a nuove elezioni senza aver avviato nessuna riforma". Vendola: "Intollerabile esclusione di Prodi da candidati Colle"

Beppe Grillo parafrasa sul suo blog la celebre frase di Tito Livio nelle Storie "Dum Romae  consulitur, Saguntum expugnatur" (Mentre a Roma si discute, Sagunto  viene espugnata), scrivendo che "Mentre a Roma si discute di poltrone  l'Italia brucia", sostenendo che "il balletto dei partiti per non  decidere nulla e mantenere posizioni di privilegio e di impunità decennali continua, imperterrito, senza vergogna. Il Paese ha bisogno  di leggi e di riforme, ma il Parlamento è paralizzato. Lo è da anni, da quando i parlamentari sono diventati emanazione dei segretari di  partito, impiegati e funzionari nel migliore dei casi, e il governo  legifera a colpi di decreti legge su cui pone la fiducia accordata  senza problemi dai lacché di partito che premono pulsanti a comando".

Grillo: "Commissioni istituite a luglio" - Il leader del Movimento 5 Stelle continua poi denunciando il fatto che le commissioni parlamentari non sono ancora state costituite. "Le leggi urgenti per il rilancio dell'economia, la nuova legge elettorale, le misure di sostegno ai disoccupati rimangono nei  cassetti - scrive Grillo, e prevede che "le Commissioni saranno istituite dopo l'elezione  del presidente della Repubblica, dopo il nuovo ciclo di consultazioni, dopo la fiducia al nuovo governo, quindi, ottimisticamente a luglio  prima della chiusura di Camera e Senato per ferie. Poi, extrema ratio, per sicurezza, si potrebbero sciogliere le Camere e andare a nuove  elezioni senza aver avviato alcuna riforma. Mentre a Roma si discute di poltrone l'Italia brucia. Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur", conclude Grillo.

Crimi risponde agli elettori: "Otto punti sono fuffa"
- Intanto però aumenta la pressione degli elettori sul Movimento 5 Stelle. A Brescia, davanti a un banchetto Vito Crimi e il deputato Giorgio Sorial sono stati appostrofati da alcuni simpatizzanti che chiedevano perché i grillini non abbiano accettato di sostenere un governo Bersani. "Gli otto punti non mi piacciono. Sono fuffa, sono fuffa" ha detto Crimi, rispondendo ai suoi elettori. "Stiamo aspettando che vi muoviate", dice a Crimi un passante."Grillo e Bersani assieme potevano spaccare il mondo", incalza un anziano signore. "Perche' Bersani e non Berlusconi? Sono la stessa identica cosa", replica Crimi. E il deputato Giorgio Sorial aggiunge: "A buttare via Berlusconi non ci riusciamo perché Pd e Pdl di buttare fuori Berlusconi non ne vogliono sapere".

La deputata Basilio su Facebook - "Siamo stati assaltati dai cittadini che ce l'avevano con noi poiché non abbiamo dato la fiducia al Pd e perché sostengono che non stiamo facendo nulla: barzelletta! - riferisce così su Facebook l'episodio la deputata Tatiana Basilio - Allora li ho invitati per quattro giorni di lavoro con noi alla Camera, ma mi hanno risposto che non hanno tempo! Poi uno di loro, che ha votato Pd e Fare Per Fermare il Declino, mi ha dato il biglietto da visita. Lo chiamerò, chissà se verrà a Roma, così si potrà render conto del lavoro svolto". "Se ci avessero dato la possibilità - e ancora siamo in tempo, perché il nuovo presidente potrebbe farlo - di formare un governo 5 Stelle, il nostro sarebbe un governo di altissimo profilo, che non si può rifiutare", spiega davanti alle telecamere del Fattoquotidiano.it il capogruppo M5S al Senato. "Così come il candidato che verrà fuori dalla consultazione on-line M5S per il presidente della Repubblica sarà certamente il miglior candidato possibile, ne sono convinto. Sono convinto che non ci delude mai la consultazione democratica".

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