Bersani: "Consultazioni non risolutive". Parola a Napolitano

Politica

Dopo i colloqui condotti dal leader Pd, il Capo dello Stato condurrà personalmente nuovi "accertamenti". Il segretario: "Ho detto no a condizioni che ho ritenuto inaccettabili". I democratici: non ha rinunciato. Venerdì i partiti al Colle

L'esito delle "consultazioni di Bersani non è stato risolutivo" e dunque il presidente della Repubblica "si è riservato di prendere senza indugio iniziative che gli consentano di accertare personalmente gli sviluppi del quadro politico-istituzionale". Così il segretario generale del Quirinale, Donato Marra, ha annunciato la conclusione del tentativo del leader del Pd di formare un governo (qui la nota del Quirinale).

Lo stesso Bersani ha poi ribadito: "Ho riferito dell'esito del lavoro di questi giorni delle consultazioni, che non hanno portato a un esito risolutivo, ho spiegato le ragioni al presidente". "Ho descritto - ha aggiunto - anche certe difficoltà derivate da delle preclusioni o delle condizioni che ho ritenuto inaccettabili. Il presidente ha ritenuto di condurre direttamente dei suoi accertamenti". (VIDEO)

Poi un portavoce del Pd ha però precisato: "Bersani non ha rinunciato, bisogna attenersi alla nota del Quirinale". Secondo fonti del Pd, "Pier Luigi Bersani è ancora in campo e la palla ce l'ha Napolitano". "La situazione è complicata - spiegano le fonti - e il Capo dello Stato ha preferito prendersi qualche ora in più per verificare quali condizioni ci saranno a breve".

Anche secondo ambienti del Quirinale, Pier Luigi Bersani ha presentato un quadro di consultazioni non risolutive, di stallo e il presidente della Repubblica si è preso l'onere di verificare domani, con le forze politiche che hanno partecipato alle prime consultazioni, se questo stallo può essere superato o se si deve passare ad altre scelte.

Le nuove consultazioni di Napolitano si terranno tutte nella giornata di venerdì 29 marzo a partire dalle 11. Il portavoce del Quirinale ha spiegato che si parte alle 11 con il Pdl, alle 16 con M5S, alle 17 Scelta Civica, alle 18 con il Pd.

Intanto, dal Pdl, arrivano parole durissime nei confronti del segretario democratico. "E' senza senso che Bersani, uscendo dal Quirinale, abbia evocato 'condizioni' o 'preclusioni' poste da altri. Si assuma lui, e per intero, le responsabilità del suo fallimento, e chieda scusa al Paese, a cui l'ostinazione del Pd ha  fatto perdere un mese" ha dichiarato infatti Daniele Capezzone, deputato e coordinatore dei dipartimenti del Pdl. "Bersani non è uscito dal vicolo cieco. Dobbiamo evitare che in quel vicolo finisca l'Italia. La nostra linea è stata costruttiva e non cambierà. Domani incontreremo fiduciosi il presidente Napolitano" le parole del segretario del Pdl Angelino Alfano, affidate a Twitter.


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