Il consiglio federale del Carroccio ha respinto all'unanimità le dimissioni presentate dal neoeletto presidente della Regione Lombardia. La decisione, per "assicurare stabilità e unità al Movimento" e per "fare la macroregione"
Il consiglio federale della Lega Nord ha "confermato che la durata del mandato del segretario federale sarà quella prevista dallo statuto, ovvero nel 2015". E' quanto si legge in una nota diffusa al termine della riunione del massimo organo esecutivo del movimento che, si conferma, ha respinto all'unanimità le dimissioni presentate da Maroni, neoeletto presidente della Regione Lombardia. Ciò per "assicurare stabilità e unità al Movimento" e per "fare la macroregione".
Nella nota si precisa che nel corso della seduta, a cui ha preso parte anche il presidente, Umberto Bossi, Maroni "come annunciato in campagna elettorale, ha messo il proprio mandato a disposizione del consiglio federale".
Maroni segretario fino a fine mandato, nel 2015 - "Il consiglio federale, considerato il momento di incertezza politica nazionale, la necessità di assicurare stabilità e unità al movimento e l'obiettivo di dare rapida attuazione al progetto della macroregione del nord - si legge nel comunicato diffuso al termine della riunione, durata circa due ore e mezza - ha respinto le dimissioni con voto unanime, con l'unica eccezione dello stesso Maroni".
"Infine - si precisa - è stata deliberata la costituzione di un comitato strategico per l'attuazione del progetto della macro regione del nord; comitato di cui faranno parte i tre governatori di Piemonte, Lombardia e Veneto, i capigruppo dei rispettivi consigli regionali, oltre ai presidenti dei gruppi parlamentari alla Camera e al Senato e quello della delegazione al Parlamento Europeo".
Nella nota si precisa che nel corso della seduta, a cui ha preso parte anche il presidente, Umberto Bossi, Maroni "come annunciato in campagna elettorale, ha messo il proprio mandato a disposizione del consiglio federale".
Maroni segretario fino a fine mandato, nel 2015 - "Il consiglio federale, considerato il momento di incertezza politica nazionale, la necessità di assicurare stabilità e unità al movimento e l'obiettivo di dare rapida attuazione al progetto della macroregione del nord - si legge nel comunicato diffuso al termine della riunione, durata circa due ore e mezza - ha respinto le dimissioni con voto unanime, con l'unica eccezione dello stesso Maroni".
"Infine - si precisa - è stata deliberata la costituzione di un comitato strategico per l'attuazione del progetto della macro regione del nord; comitato di cui faranno parte i tre governatori di Piemonte, Lombardia e Veneto, i capigruppo dei rispettivi consigli regionali, oltre ai presidenti dei gruppi parlamentari alla Camera e al Senato e quello della delegazione al Parlamento Europeo".