Monti: "Meglio al voto che governo anti europeo"

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Le consultazioni al via probabilmente da martedì 19 marzo, ma restano molti i nodi da sciogliere. Il blog di Grillo elenca ironicamente i punti di contatto tra Pd e Pdl. Alfano: "Pd non sa come guidare Paese". Prodi a SkyTG24: "Cercare dialogo con tutti"

Le consultazioni al Quirinale per la formazione del nuovo governo potrebbero iniziare il pomeriggio del 19 marzo. Dopo la prima seduta del nuovo Parlamento, il 15 marzo, dovranno essere eletti i presidenti di Camera e Senato, poi dovranno essere costituiti i gruppi parlamentari. Questo porterebbe al 19 come prima data utile per le consultazioni, che però potrebbero  prendere il via anche il giorno successivo. Napolitano ha sollecitato  tempi rapidi per l'elezione dei presidenti delle Camere e la costituzione dei gruppi parlamentari, ma non è detto che ciò possa avvenire in tempo per consentire al Colle di avviare le consultazioni il 19.

M5S elenca i punti in comune tra Pd e Pdl - Ma intanto non sembrano trovare una soluzione i nodi per trovare una maggioranza che appoggi un nuovo governo. Nel giorno in cui Pier Luigi Bersani, nel corso della Direzione del Partito democratico, lancia i suoi otto punti per un "governo del cambiamento", sperando di riuscire a convincere gli eletti del Movimento 5 Stelle, dal blog di Beppe Grillo parte un nuovo attacco al Pd. In un post dal titolo "Punti programmatici in comune" e firmato da un utente che si chiama Ernesto, vengono elencati, in modo provocatorio, i punti in comune tra Partito democratico e Pdl. "Entrambi vogliono la TAV, entrambi per l'acquisto degli F-35, entrambi per la perdita di sovranità monetaria" e così via, come a voler ribadire ancora una volta l'impossibilità di una possibile fiducia a un governo a guida Bersani.

Monti: "Meglio al voto che governo antieuropeo"
- Uno stallo che rafforza l'ipotesi di un ritorno entro pochi mesi alle urne. Ipotesi confermata anche da Mario Monti che, nel corso di una conferenza stampa del suo movimento politico Scelta Civica, spiega che "ogni elezione ovviamente comporta un arresto dei processi decisionali" ma "se l'alternativa può essere un governo, una maggioranza, alla quale noi ovviamente non parteciperemmo, orientata a interrompere il tragitto europeo  dell'Italia, a interrompere le riforme strutturali che l'Italia ha intrapreso per diventare più competitiva, meglio nuove elezioni". Quanto all'ipotesi di un'eventuale prorogatio dell'attuale  esecutivo, "penso ad esercitare i poteri di presidente del Consiglio - ha spiegato il premier - finché esiste questo governo. Ogni ipotesi ulteriore dovrà essere posta da altri e valutata da molti, inclusi me e noi".

Alfano: "Pd non ha idea chiara su come guidare il Paese" - Critiche alla proposta di Bersani arrivano anche dal segretario del Pdl Angelino Alfano, secondo cui (VIDEO) "il Partito democratico dimostra di non avere un'idea chiara su come guidare il paese, rischia di portare l'Italia allo sfascio. Noi li invitiamo a riflettere perché così portano il paese a sbattere. Non è questo il destino dell'Italia, non è questo che milioni di cittadini italiani hanno voluto dire con il  proprio voto".

Prodi: "Dialogo con tutti" - Un invito al dialogo arriva invece dall'ex premier Romando Prodi che ai microfoni di SkyTG24 (VIDEO) spiega che "abbiamo bisogno di un abbassamento di toni, dobbiamo passare dall’urlo al dialogo altrimenti non c’è soluzione”. “Dialogo rivolto a tutti, prima di tutto all’interno dei partiti”. E a proposito di eventuale dialogo privilegiato con M5S da parte del Pd ha detto: “Sulle formule è bene che io non sia nella partita; sto facendo molte riflessioni”. Riguardo a un suo possibile coinvolgimento come successore di Giorgio Napolitano al Quirinale il professore bolognese ha preferito respingere l'ipotesi: "Ho un programma di viaggi e conferenze all'estero molto nutrito. E poi l'impegno africano è sempre più pesante. Per ora penso solo a questo".

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