Il leader sul suo blog: "Esistono solo governi politici". Su Facebook interviene Vito Crimi: "L'unica soluzione è un esecutivo del Movimento 5 Stelle". Intanto, Roberta Lombardi precisa le sue frasi sul fascismo: "Ho difeso gli inizi, non la dittatura"
Noi non ci alleiamo coi partiti, noi ci alleiamo con tutti i movimenti e le associazioni. Abbiamo sì alleati, eccome on.fb.me/14NBwvd
— Beppe Grillo (@beppe_grillo) 05 marzo 2013
Grillo: "Non esistono governi tecnici, ma solo politici" - "Non esistono governi tecnici in natura - spiega Grillo - ma solo governi politici sostenuti da maggioranze parlamentari. Il governo Monti è stato il governo più politico del dopoguerra, nessuno prima aveva mai messo in discussione l'articolo 18 a difesa dei lavoratori. Il presidente del consiglio tecnico è un'enorme foglia di fico per non fare apparire le vere responsabilità di governo da parte di pdl e pdmenoelle." Poi, ribadisce il concetto su Twitter e suggerisce il link per scaricare un estratto del libro "Il Grillo canta sempre al tramonto" scritto conn Casaleggio e Dario Fo.Il programma del Movimento, ricorda Crimi "è chiaro ed è stato annunciato in tutte le piazze e in streaming". Ai giornalisti, poi, chiede due giorni di tregua. Ai militanti chiede "un attimo di pazienza". Per tutti un invito non del tutto nuovo al campo della politica: "Lasciateci lavorare".
Lombardi sul fascismo: "Ho difeso gli inizi, non la dittatura" - E usa sempre la Rete, il blog personale in questo caso, Roberta Lombardi, capogruppo M5S alla Camera, che torna sulle parole sul fascismo che hanno scatenato più di qualche polemica.
"Rimango allibita dalle strumentalizzazioni in atto su una frase estrapolata da un post
sul mio blog" scrive per osservare che "quella espressa era una analisi esclusivamente storica di questo periodo politico, che naturalmente condanno. In Italia il fascismo
cosi' come il comunismo è morto e sepolto da almeno trent'anni".
E aggiunge: "Mi riferivo, facendo una analisi, al primo programma del 1919, basato su voto alle donne, elezioni e altre riforme sociali che sembravano prettamente socialiste rivoluzionarie e non certamente il preludio di una futura dittatura. Tutte proposte - scrive ancora, oggi - che poi Mussolini smentì già dall'anno seguente, in quello che fu un continuo delirio di contraddizioni. La caratteristica del fascismo fu infatti quella di cambiare sempre le carte in tavola, con l'unica costante che al centro del potere rimanevano sempre Mussolini ed il suo partito unico. Potere che poi divenne dittatura in un crescendo di violenza. Fino ad arrivare al razzismo e la guerra".
"Questo il mio giudizio storico e politico, negativo su quell'esperienza. Ora - esorta - possiamo pensare all'Italia del 2013. Ricordo a tutti che il M5S ha nel suo programma
l'insegnamento della Costituzione italiana. Grazie a tutti".