Tra esclusi eccellenti e new entry parte la XVII legislatura. Tanti nomi noti non siederanno a Montecitorio e Palazzo Madama. Molti altri saranno invece alla prima esperienza. L'età media si abbassa a 48 anni, il 31% degli eletti sono donne
Non è una legislatura per scaramantici. Quella che sta per cominciare sarà la numero 17 della Storia repubblicana. Qualcuno avrà attribuito alla sfortuna il fatto di non essere riuscito ad entrare (o rientrare) nelle aule di Montecitorio e Palazzo Madama. I nomi noti esclusi sono tanti ed eclatanti. Restano fuori dal Parlamento Gianfranco Fini e Franco Marini, due politici che hanno avuto la responsabilità di presiedere le Camere che ora li respingono. Con Rivoluzione Civile restano a casa Antonio Ingroia, Antonio Di Pietro e il grillino pentito Giovanni Favia. Non ce la fa nemmeno Oscar Giannino, affossato dalla vicenda del master di Chicago mai conseguito. Al Senato non passa Giulia Buongiorno, ex presidente della commissione giustizia della Camera, che non entra nemmeno nel consiglio regionale del Lazio.
Gli esclusi eccellenti - Fuori da Palazzo Madama anche l'ex direttore del "Tempo" Mario Sechi (in pista con la lista Monti), l'ex presidente della Fnsi Roberto Natale e l'ex pidiellino Guido Crosetto, tra i leader di Fratelli d'Italia. Tagliata anche Paola Concia del Pd, che vede soffiarsi il posto in Abruzzo da Antonio Razzi. Rimangono a casa anche il "delfino" di Fini Italo Bocchino, la radicale Emma Bonino e il renziano Giorgio Gori (Pd). Esclusi importanti anche in Sicilia: da Gianfranco Micchiché, leader di Grande Sud a Raffaele Lombardo, fondatore di Mpa ed ex governatore, così come i due finiani doc Fabio Granata e Carmelo Briguglio. Fuori dai giochi Ilaria Cucchi, sorella di Stefano Cucchi, e il figlio di Francesco Cossiga, Giuseppe, candidato in Sardegna con Fdi. Non ce la fanno nemmeno Paolo Ferrero e Oliviero Diliberto.
Facce nuove in Parlamento - Tantissime le new entry nelle due aule parlamentari. Sarà una prima volta per l'ex capo dell'Antimafia Piero Grasso e lo scrittore Miguel Gotor. Successone per gli esponenti del non profit prestati alla politica: tra gli altri entrano l'ex presidente Acli Andrea Olivero, Mario Marazziti, portavoce della comunità di S. Egidio, Laura Boldrini, ex portavoce dell'Alto Commissariato Onu per i Rifugiati. Arrivano a Roma anche la giornalista Rosaria Capacchione, più volte minacciata di morte per la sua attività anti-camorra, la canoista Josefa Idem e Giampaolo Galli, fino a luglio direttore generale di Confindustria. Con Scelta Civica di Monti, entra in Parlamento la schermitrice Valentina Vezzali, la virologa Ilaria Capua e lo scrittore Edoardo Nesi, vincitore del Premio Strega 2011. Approda al Senato l'ex direttore del Tg1 Augusto Minzolini, secondo in lista in Liguria dopo Silvio Berlusconi. Roberto Formigoni, invece, dal Pirellone si sposta a Palazzo Madama.
Record di giovani e donne - Il nuovo Parlamento sarà più giovane e più rosa. L'età media delle due Camere si abbassa a 48 anni. Considerando solo gli eletti del Movimento 5 Stelle si scende addirittura a 37 anni. Un ringiovanimento radicale rispetto 55-56 anni di media della scorsa legislatura. L'ondata grillina fa aumentare notevolmente anche la percentuale delle donne in Parlamento. Secondo una ricerca della Coldiretti, alla Camera crescono dal 21 al 32% e al Senato dal 19% al 30%. Tra tutti gli eletti del Pd c'è un 41% di "parlamentari con la gonna". Proprio un'eletta del Movimento 5 Stelle sarà il più giovane parlamentare del nuovo corso: si tratta di Marta Grande, 25 anni, neo eletta alla Camera nel Lazio. La sua carta d'identità riporta come data di nascita il 22 novembre 1987. Il più anziano, invece (escludendo i senatori a vita Ciampi, Andreotti e Colombo), sarà il giornalista Sergio Zavoli, classe 1923, riconfermato al Senato nelle liste del Pd in Campania.
Madre e figlio in Parlamento - Un’altra curiosità arriva da Latina: fra gli eletti del Movimento 5 stelle figurano anche madre e figlio. Si tratta di Ivana Simeoni, 63 anni, al Senato e Cristian Iannuzzi, alla Camera. Infine, uno sguardo a chi dal Parlamento proprio non riesce ad uscire: il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini, eletto ininterrottamente dal 1983, l'ex segretario della Lega Umberto Bossi, entrato a Palazzo Madama nel 1987 e stavolta eletto alla Camera, Rosy Bindi, entrata per la prima volta a Montecitorio nel 1994 e Fabrizio Cicchitto, sbarcato alla Camera addirittura nel 1976.
Gli esclusi eccellenti - Fuori da Palazzo Madama anche l'ex direttore del "Tempo" Mario Sechi (in pista con la lista Monti), l'ex presidente della Fnsi Roberto Natale e l'ex pidiellino Guido Crosetto, tra i leader di Fratelli d'Italia. Tagliata anche Paola Concia del Pd, che vede soffiarsi il posto in Abruzzo da Antonio Razzi. Rimangono a casa anche il "delfino" di Fini Italo Bocchino, la radicale Emma Bonino e il renziano Giorgio Gori (Pd). Esclusi importanti anche in Sicilia: da Gianfranco Micchiché, leader di Grande Sud a Raffaele Lombardo, fondatore di Mpa ed ex governatore, così come i due finiani doc Fabio Granata e Carmelo Briguglio. Fuori dai giochi Ilaria Cucchi, sorella di Stefano Cucchi, e il figlio di Francesco Cossiga, Giuseppe, candidato in Sardegna con Fdi. Non ce la fanno nemmeno Paolo Ferrero e Oliviero Diliberto.
Facce nuove in Parlamento - Tantissime le new entry nelle due aule parlamentari. Sarà una prima volta per l'ex capo dell'Antimafia Piero Grasso e lo scrittore Miguel Gotor. Successone per gli esponenti del non profit prestati alla politica: tra gli altri entrano l'ex presidente Acli Andrea Olivero, Mario Marazziti, portavoce della comunità di S. Egidio, Laura Boldrini, ex portavoce dell'Alto Commissariato Onu per i Rifugiati. Arrivano a Roma anche la giornalista Rosaria Capacchione, più volte minacciata di morte per la sua attività anti-camorra, la canoista Josefa Idem e Giampaolo Galli, fino a luglio direttore generale di Confindustria. Con Scelta Civica di Monti, entra in Parlamento la schermitrice Valentina Vezzali, la virologa Ilaria Capua e lo scrittore Edoardo Nesi, vincitore del Premio Strega 2011. Approda al Senato l'ex direttore del Tg1 Augusto Minzolini, secondo in lista in Liguria dopo Silvio Berlusconi. Roberto Formigoni, invece, dal Pirellone si sposta a Palazzo Madama.
Record di giovani e donne - Il nuovo Parlamento sarà più giovane e più rosa. L'età media delle due Camere si abbassa a 48 anni. Considerando solo gli eletti del Movimento 5 Stelle si scende addirittura a 37 anni. Un ringiovanimento radicale rispetto 55-56 anni di media della scorsa legislatura. L'ondata grillina fa aumentare notevolmente anche la percentuale delle donne in Parlamento. Secondo una ricerca della Coldiretti, alla Camera crescono dal 21 al 32% e al Senato dal 19% al 30%. Tra tutti gli eletti del Pd c'è un 41% di "parlamentari con la gonna". Proprio un'eletta del Movimento 5 Stelle sarà il più giovane parlamentare del nuovo corso: si tratta di Marta Grande, 25 anni, neo eletta alla Camera nel Lazio. La sua carta d'identità riporta come data di nascita il 22 novembre 1987. Il più anziano, invece (escludendo i senatori a vita Ciampi, Andreotti e Colombo), sarà il giornalista Sergio Zavoli, classe 1923, riconfermato al Senato nelle liste del Pd in Campania.
Madre e figlio in Parlamento - Un’altra curiosità arriva da Latina: fra gli eletti del Movimento 5 stelle figurano anche madre e figlio. Si tratta di Ivana Simeoni, 63 anni, al Senato e Cristian Iannuzzi, alla Camera. Infine, uno sguardo a chi dal Parlamento proprio non riesce ad uscire: il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini, eletto ininterrottamente dal 1983, l'ex segretario della Lega Umberto Bossi, entrato a Palazzo Madama nel 1987 e stavolta eletto alla Camera, Rosy Bindi, entrata per la prima volta a Montecitorio nel 1994 e Fabrizio Cicchitto, sbarcato alla Camera addirittura nel 1976.