Il centrosinistra vince alla Camera per 124mila voti: "La proposta del governo spetta a noi". Alfano: "Vantaggio troppo risicato. Viminale non ufficializzi". Movimento 5 Stelle primo partito in cinque regioni. TUTTI I DATI
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Il centrosinistra vince alla Camera, il Senato esce dalle urne spaccato e il Movimento 5 Stelle si afferma come primo partito. E' questo il verdetto del voto che ha portato alle urne quasi 50 milioni di italiani domenica 24 e lunedì 25 febbraio. Al Senato, dove il premio di maggioranza previsto dalla legge elettorale viene assegnato su base regionale, il centrosinistra si afferma in Lombardia, Veneto, Campania, Puglia, Sicilia e Abruzzo. Il centrosinistra è primo in Emilia Romagna, Trentino Alto Adige, Toscana, Umbria, Marche Lazio, Basilicata, Sardegna, Friuli Venezia Giulia e, per un pelo, in Piemonte. Un risultato che porta a un Senato di fatto senza una maggioranza certa.
Alfano: "Viminale non ufficializzi il dato" - Alla Camera, dove il premio di maggioranza viene assegnato alla coalizione con più voti, vince la coalizione guidata da Pier Luigi Bersani per 124mila voti. Un margine però molto risicato, tanto che il segretario del Pdl Angelino Alfano chiede al Viminale (VIDEO) di non ufficializzare i dati e di dichiarare "too close to call", come succede negli Stati Uniti. "Secondo i nostri ultimi dati siamo sotto dello 0,4%", ha detto il segretario politico Angelino Alfano. In queste condizioni, secondo il Pdl, solo l'ufficio centrale presso la Corte di cassazione sulla base dei verbali ufficiali potrà dichiarare la coalizione vincitrice. "Tutto ciò mi accingo a comunicare al ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri", ha detto ancora Alfano. Un'iniziativa che il Pd però respinge al mittente. "Invitiamo Alfano a non esasperare il clima negando la realtà" dice Nico Stumpo (VIDEO), responsabile organizzativo del Pd, che aggiunge: "Il centrosinistra ha ottenuto più voti alla Camera e al Senato. Il centrodestra ne prenda atto: questa è la realtà".
Boom del M5S, primo in 5 regioni - Ma la vera sorpresa di questa tornata elettorale è il Movimento 5 Stelle, che alla Camera risulta essere il primo partito (ma è terzo come coalizione). Il movimento guidato da Beppe Grillo supera inoltre centrodestra e centrosinistra in ben cinque regioni: Liguria, Sardegna, Marche, Abruzzo e Sicilia. Un risultato che fa dire al comico genovese che il prossimo governo "non durerà più di sei mesi o un anno".
L'affluenza - 75,2% al Senato. 75,1% alla Camera. Questi i dati definitivi relativi all'affluenza alle urne della tornata elettorale. Dati ufficiali anche quelli relativi all'affluenza per le regionali in Lombardia, Lazio e Molise. Il dato (aggregato) è del 74,6%. Il dato omologo riferito alle precedenti elezioni era del 63,12, dunque l'aumento è stato di oltre 11 punti percentuali (l'analisi dell'Istituto Cattaneo).
*A curare gli instant poll e le proiezioni è l’istituto di rilevazioni Tecnè. In particolare, gli instant poll sono rappresentati da 52.000 interviste valide realizzate con il metodo c.a.t.i e riguardano la Camera nazionale e il Senato per regioni (il margine di errore medio previsto su questa rilevazione è pari al +- 2,5%). Le proiezioni sono invece effettuate attraverso 500 seggi campione distribuiti sul territorio nazionale e riguardano le stime nazionali per Camera e Senato.
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Il centrosinistra vince alla Camera, il Senato esce dalle urne spaccato e il Movimento 5 Stelle si afferma come primo partito. E' questo il verdetto del voto che ha portato alle urne quasi 50 milioni di italiani domenica 24 e lunedì 25 febbraio. Al Senato, dove il premio di maggioranza previsto dalla legge elettorale viene assegnato su base regionale, il centrosinistra si afferma in Lombardia, Veneto, Campania, Puglia, Sicilia e Abruzzo. Il centrosinistra è primo in Emilia Romagna, Trentino Alto Adige, Toscana, Umbria, Marche Lazio, Basilicata, Sardegna, Friuli Venezia Giulia e, per un pelo, in Piemonte. Un risultato che porta a un Senato di fatto senza una maggioranza certa.
Alfano: "Viminale non ufficializzi il dato" - Alla Camera, dove il premio di maggioranza viene assegnato alla coalizione con più voti, vince la coalizione guidata da Pier Luigi Bersani per 124mila voti. Un margine però molto risicato, tanto che il segretario del Pdl Angelino Alfano chiede al Viminale (VIDEO) di non ufficializzare i dati e di dichiarare "too close to call", come succede negli Stati Uniti. "Secondo i nostri ultimi dati siamo sotto dello 0,4%", ha detto il segretario politico Angelino Alfano. In queste condizioni, secondo il Pdl, solo l'ufficio centrale presso la Corte di cassazione sulla base dei verbali ufficiali potrà dichiarare la coalizione vincitrice. "Tutto ciò mi accingo a comunicare al ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri", ha detto ancora Alfano. Un'iniziativa che il Pd però respinge al mittente. "Invitiamo Alfano a non esasperare il clima negando la realtà" dice Nico Stumpo (VIDEO), responsabile organizzativo del Pd, che aggiunge: "Il centrosinistra ha ottenuto più voti alla Camera e al Senato. Il centrodestra ne prenda atto: questa è la realtà".
Boom del M5S, primo in 5 regioni - Ma la vera sorpresa di questa tornata elettorale è il Movimento 5 Stelle, che alla Camera risulta essere il primo partito (ma è terzo come coalizione). Il movimento guidato da Beppe Grillo supera inoltre centrodestra e centrosinistra in ben cinque regioni: Liguria, Sardegna, Marche, Abruzzo e Sicilia. Un risultato che fa dire al comico genovese che il prossimo governo "non durerà più di sei mesi o un anno".
L'affluenza - 75,2% al Senato. 75,1% alla Camera. Questi i dati definitivi relativi all'affluenza alle urne della tornata elettorale. Dati ufficiali anche quelli relativi all'affluenza per le regionali in Lombardia, Lazio e Molise. Il dato (aggregato) è del 74,6%. Il dato omologo riferito alle precedenti elezioni era del 63,12, dunque l'aumento è stato di oltre 11 punti percentuali (l'analisi dell'Istituto Cattaneo).
*A curare gli instant poll e le proiezioni è l’istituto di rilevazioni Tecnè. In particolare, gli instant poll sono rappresentati da 52.000 interviste valide realizzate con il metodo c.a.t.i e riguardano la Camera nazionale e il Senato per regioni (il margine di errore medio previsto su questa rilevazione è pari al +- 2,5%). Le proiezioni sono invece effettuate attraverso 500 seggi campione distribuiti sul territorio nazionale e riguardano le stime nazionali per Camera e Senato.
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