Il Cavaliere dopo lo scandalo e le inchieste su Finmeccanica: “Orsi è stato un grande amministratore delegato”. Maroni: "Combattere corruzione ovunque". Il segretario del Pd Bersani: "Se c'è malaffare serve una ripulita"
Lo scandalo Finmeccanica irrompe anche sulla campagna elettorale, in vista delle elezioni del 24 e 25 febbraio. E così, sull'arresto dell'ex amministratore delegato Orsi, considerato vicino alla Lega, Silvio Berlusconi, nel corso della trasmissione Agorà, afferma che "la tangente è un fenomeno che esiste, non si possono negare le situazioni di necessità se si va a trattare nei Paesi del terzo mondo o con qualche regime". E parlando dell'India, che ha bloccato le commesse, il Cavaliere ha aggiunto: "L'India è un paese fuori dalla sfera occidentale, sono moralismi assurdi così non si fa l'imprenditore".
Parere opposto espresso invece dal suo alleato Roberto Maroni (VIDEO), secondo cui "le aziende devono combattere il sistema delle tangenti ovunque nel mondo".
Il segretario democratico, intervenuto invece a Omnibus, ha parlato della campagna elettorale sostenendo che "in giro c'è molta rabbia e molta sfiducia". E sul caso Finmeccanica, Pier Luigi Bersani ha ammonito: "Se c'è malaffare serve una ripulita" (VIDEO).
Della stessa opinione, Mario Monti, secondo cui "l'enorme ammontare di denaro è assorbito da apparati pubblici troppo grandi, molto spesso improduttivi, che vengono tenuti in vita per fare gli interessi di ambienti vicini a partiti politici".
La giornata politica - tutti gli aggiornamenti (qui il link per il mobile):
Parere opposto espresso invece dal suo alleato Roberto Maroni (VIDEO), secondo cui "le aziende devono combattere il sistema delle tangenti ovunque nel mondo".
Il segretario democratico, intervenuto invece a Omnibus, ha parlato della campagna elettorale sostenendo che "in giro c'è molta rabbia e molta sfiducia". E sul caso Finmeccanica, Pier Luigi Bersani ha ammonito: "Se c'è malaffare serve una ripulita" (VIDEO).
Della stessa opinione, Mario Monti, secondo cui "l'enorme ammontare di denaro è assorbito da apparati pubblici troppo grandi, molto spesso improduttivi, che vengono tenuti in vita per fare gli interessi di ambienti vicini a partiti politici".
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