Berlusconi: "Se vinco, una commissione farà luce su tutti"

Politica
Silvio Berlusconi insieme con Giorgio Napolitano

Il leader Pdl torna a chiedere un'indagine sulla caduta del suo governo e non esclude di accertare anche il ruolo del capo dello Stato. Critiche al Vaticano dopo l'endorsement a Monti. E sulle regionali in Lazio dice: "Appoggio Storace"

La commissione di inchiesta sulla nascita del governo Monti potrebbe accertare anche il ruolo del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano su cui Silvio Berlusconi non ha vuole esprimere opinioni. "Non voglio dare giudizi al riguardo, sarà una commissione di inchiesta eventualmente a far emergere ruoli che ciascuno ha svolto in quell'occasione", ha detto il leader del Pdl intervistato a Radio Capital sulla proposta di un'indagine parlamentare sulla caduta del suo governo nel 2011, nel caso in cui il suo partito vinca le elezioni.
"Lascerò a una commissione, che se avremo la responsabilità di governare potremo far nascere in parlamento, un'indagine su quel che successe allora", ha detto lo stesso Berlusconi.
"Certamente ci fu un uso criminale dello spread che nessuno conosceva, e che portava a un aumento solo di 2 punti e quindi intorno a 5 miliardi di spesa in più nel 2011. Di fronte di 800 miliardi di spesa pubblica nell'anno, 5 miliardi sono un'inezia che si può, come abbiamo trovato modo di non far pagare l'Imu agli italiani, recuperare in piccolissimi aggiustamenti di tasse su giochi, scommessi, tabacchi e alcolici".

"Non sono contento del Vaticano" - L’ex premier ha poi ammesso una certa delusione per il sostegno dato da una parte del Vaticano a Mario Monti, che però, a suo giudizio, è stato tratto in errore dalle inchieste politicizzate dei magistrati di Milano. "Non possono dire di essere contento del Vaticano. "Ma io sono sereno sapendo come stanno le cose. Ho fatto molti interventi sui temi etici e i rapporti dello Stato italiano con lo stato Vaticano e ho ricevuto molti apprezzamenti ed elogi per questo - ha assicurato - alla fine credo contino le cose concrete".
E poi, ha aggiunto, "nel programma presentato da Monti, che ho letto velocemente, non c'è una sola parola suo temi etici che sono così importanti per la Chiesa".

"In Lazio appoggio Storace" - Berlusconi è poi intervenuto sulle prossime elezioni regionali in Lazio: "Sono amico di Francesco Storace e dopo quello che gli è accaduto, perseguitato dalla giustizia, dovendosi dimettere da ministro alla Sanità nel mio governo, credo gli sia dovuto appoggiarlo nella sua candidatura alla Regione Lazio". "E' un uomo deciso, di ottima esperienza e credo possa fare molto bene", ha concluso Berlusconi.

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