Bersani: "Voglio fare più riforme di Monti"

Politica

"Governeremo rispettando i vincoli europei, senza diventare pigri sul cambiamento" dice il segretario del Pd. E su Berlusconi: "Non intendo fare una campagna elettorale su di lui, gli italiani hanno gli elementi per decidere e decideranno che perde"

"Basta una giravolta di Berlusconi per risolvere il problema delle prime pagine. Sono esterrefatto. Berlusconi non vincerà, cerca di salvare il salvabile ma io non intendo fare una campagna elettorale su Berlusconi sì o no. Gli italiani hanno gli elementi per decidere e decideranno che perde". Così il leader del Pd Pier Luigi Bersani commenta, in un incontro con la stampa estera, le ultime dichiarazioni di Berlusconi sulla sua candidatura a Palazzo Chigi e allo stesso tempo di possibile sostegno a Monti alla guida del centrodestra.

"Voglio fare più riforme di Monti" - "Monti l'abbiamo voluto noi e io interpreto l'agenda Monti come un'agenda di rigore, rispetto dei vincoli europei, lavoro per incidere sull'evoluzione della politica europea. Questi sono punti di non ritorno. Io ci voglio mettere più riforme di quante fatte da Monti perché per farle ci vuole una maggioranza politica e coesa" risponde ancora Bersani a chi gli chiede come il Pd, in caso di vittoria, interpreterà l'agenda Monti. "Credo che siccome in passato si può dire che ho fatto riforme governeremo rispettando i vincoli europei e non diventando pigri sul cambiamento" aggiunge.

"Decideremo con Monti il suo ruolo futuro" - A proposito poi di un futuro ruolo del Professore,  "ho detto a Monti - dice Bersani - e anche pubblicamente che la sua figura deve continuare ad avere un ruolo. Il giorno dopo le elezioni, se vincessi, farei con lui il primo colloquio per valutare insieme perché non posso essere io a dare la destinazione d'uso ma confermo l'assoluta intenzione di vedere Monti impegnato sul grande fronte italiano".

"Non ci sarà ingovernabilità" - Sugli equilibri di un governo di centrosinistra poi Bersani commenta: "Io sono sicuro che non ci sarà ingovernabilità sia per i numeri sia per la politica perché in qualsiasi condizione numerica siamo disponibili ad un dialogo con le forze del centro europeiste e costituzionali".

L'articolo 18 non cambierà - Alla domanda se in caso di vittoria ripristinerà l'articolo 18, poi Bersani spiega: "Lasceremo l'articolo 18 così com'è, è uguale a quello tedesco. Non è un problema perché allude alla flessibilità del mercato del lavoro ma in termini simbolici. Abbiamo invece una contrattualistica un po' troppo rigida rispetto all'organizzazione aziendale e bisogna lavorare su questo".

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