Legge di Stabilità, tra modifiche e proteste

Politica

Il presidente del Consiglio apre a "suggerimenti" purché "i saldi restino invariati". Possibili correzioni su Irpef e Iva. Il taglio delle detrazioni potrebbe essere rinviato

Sì a modifiche. Se i conti tornano. Questo, in sintesi, il paletto posto dal presidente del Consiglio Mario Monti, che si dice "disponibile a prendere in considerazione suggerimenti" e cambiare la legge di stabilità che non piace ai partiti. Intanto, sabato 20 ottobre la Cgil scende in piazza a Roma contro quella che il segretario Susanna Camusso ha definito "una manovra mascherata" sui conti.

La legge di stabilità vale 12,8 miliardi - Tra le misure nel testo licenziato dal governo due i punti principali sotto i riflettori: l'aumento dell'Iva a partire dal primo luglio del 2013 - all'11 e al 22% - e il taglio di due aliquote Irpef. Ma le forze politiche guardano anche con estrema attenzione il capitolo del taglio delle detrazioni e deduzioni. Questo potrebbe essere uno dei primi capitoli oggetto di modifiche. Questo, quanto riportano i quotidiani in edicola sabato 20 ottobre (LA RASSEGNA STAMPA).

Detrazioni, Iva e liquidazioni- "Vale 1,9 miliardi solo per il 2013 il taglio delle deduzioni e detrazioni previsto dalla legge di Stabilità con effetto retroattivo, quindi già da quest'anno, su cui hanno messo gli occhi i partiti della maggioranza. È questa al momento la misura a più alto rischio di cancellazione poiché entrata nel mirino sia del Pdl che del Pd" scrive Antonella Baccaro su Corriere della Sera.
"Più precisamente la relazione tecnica spiega che la franchigia pari a 250 euro per ciascuna spesa, da applicare ai redditi superiori a 15 mila euro, determina un introito per lo Stato di 1,6 miliardi. Mentre il tetto di 3 mila euro alle detrazioni vale circa 300 milioni, una cifra che va di poco incrementata se si aggiunge il gettito derivante dalle addizionali regionali e comunali che vanno applicate. Cancellare il prelievo sulle pensioni di guerra, altra misura considerata odiosa da entrambi gli schieramenti, costa per il 2013 circa 196 milioni. Quanto al ripristino della clausola di salvaguardia sul Tfr, vale 170 milioni l’anno".

La manovra che non piace - "Ma si va allo scontro sulla manovra", titola a pagina 3 il quotodiano la Stampa che riassume le posizioni dei partiti nei confronti della legge di stabilità. "la retroattività va cancellata" chiede il Pd; "no alla franchigia per le detrazioni" dice il Pdl; "economia di guerra" è la critica mossa dalla Cgil; "da rivedere i taglia l''istruzione" è la richiesta dell'Udc.
Intanto, la Commissione Bilancio della Camera ha stabilito un iter accelerato a Montecitorio. "Il 31 ottobre scadrà il termine per la presentazione degli emendamenti che saranno esaminati dal 5 novembre. Tra l'8 e il 10 atteso il voto finale della Commissione" scrive Roberto Giovannini.

Tutte le misure - Il Corriere della Sera riassume a pagina due e pagina tre le principali misure del provvedimento: Aumento dell'Iva all'11% e al 22%; Irpef, tagliate due aliquote; Detrazioni, tetto di 3 mila euro; Tobin tax, prelievo 0,05%; Di notte meno illuminazione (QUI LA GRAFICA DA CONSULTARE).

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