La pasionaria del centrodestra lancia l'accusa: "Il partito va azzerato". Per Alfano è "una linea sfascista" mentre secondo Cicchitto la parlamentare "sa solo distruggere". Ma lei rilancia: "Dobbiamo fare le primarie. Io mi candiderei"
Nel Pdl, oltre ai vari guai giudiziari di esponenti, alle crisi delle principali amministrazioni regionali, alle polemiche tra gli ex di An e gli ex Forza Italia, scoppia ora anche un problema Daniela Santanché. La parlamentare, considerata ultimamente molto vicina a Silvio Berlusconi, è già stata definita la "rottamatrice" del Pdl per la sua richiesta di un azzeramento di tutto il gruppo dirigente nazionale. Le risposte giunte sono state tutte molto dure. Ieri sera a Porta a porta il vicepresidente della Camera Maurizio Lupi ha detto che "se seguissimo la Santanché saremmo al 2%" dei consensi.
Pdl contro la Santanché - Giovedì 18 ottobre dure critiche sono giunte dal capogruppo alla Camera Fabrizio Cicchitto ("La Santanché va bene solo per distruggere"), dal vicecapogruppo al Senato Gaetano Quagliarello (che minaccia di uscire dal partito se dovessero prevalere le idee della parlamentare) e dallo stesso segretario Angelino Alfano ("linee sfasciste"). Dalle dichiarazioni pubblicate in mattinata sul Foglio durissime verso tutta l'attuale dirigenza ("è peggio della Dc", la frase più dolce) e dall'idea di lanciare un nuovo partito ha preso le distanze in serata lo stesso Silvio Berlusconi con una nota del suo portavoce Paolo Bonaiuti: "Le opinioni espresse dalla signora Santanchè, in un articolo apparso oggi sul Foglio, sono frutto di suoi ragionamenti politici personali e non esprimono affatto il pensiero del Presidente Berlusconi". Su Twitter è stato addirittura agganciato un hashtag (#orabasta) contro la Santanché sul quale si stanno esercitando tutti i leader di partito oltre che la base: da Alfano a Mara Carfagna, da Giorgia Meloni a Lupi. Ma la pasionaria della destra non demorde.
Santanché: "Fare le primarie, io mi candido" - "Trovo che per costruire bisogna prima distruggere. Siccome credo che il Pdl non ci sia più nel cuore della gente e credo che abbiamo ancora un grande mercato elettorale sta a noi dare un prodotto politico diverso. Però io rispetto moltissimo la posizione di Cicchitto e Quagliariello e sono contenta che la pensiamo in maniera diversa. Soltanto col confronto si può costruire qualcosa di migliore", ha dichiarato nel pomeriggio di giovedì la Santanché, secondo cui il partito dovrebbe andare alle primarie: "Se ci sono, io mi candido, poi magari le vince Cicchitto". E conclude rilanciando il suo slogan: "Azzeriamo e ripartiamo tutti insieme: nessuno è meglio degli altri".
Pdl contro la Santanché - Giovedì 18 ottobre dure critiche sono giunte dal capogruppo alla Camera Fabrizio Cicchitto ("La Santanché va bene solo per distruggere"), dal vicecapogruppo al Senato Gaetano Quagliarello (che minaccia di uscire dal partito se dovessero prevalere le idee della parlamentare) e dallo stesso segretario Angelino Alfano ("linee sfasciste"). Dalle dichiarazioni pubblicate in mattinata sul Foglio durissime verso tutta l'attuale dirigenza ("è peggio della Dc", la frase più dolce) e dall'idea di lanciare un nuovo partito ha preso le distanze in serata lo stesso Silvio Berlusconi con una nota del suo portavoce Paolo Bonaiuti: "Le opinioni espresse dalla signora Santanchè, in un articolo apparso oggi sul Foglio, sono frutto di suoi ragionamenti politici personali e non esprimono affatto il pensiero del Presidente Berlusconi". Su Twitter è stato addirittura agganciato un hashtag (#orabasta) contro la Santanché sul quale si stanno esercitando tutti i leader di partito oltre che la base: da Alfano a Mara Carfagna, da Giorgia Meloni a Lupi. Ma la pasionaria della destra non demorde.
Santanché: "Fare le primarie, io mi candido" - "Trovo che per costruire bisogna prima distruggere. Siccome credo che il Pdl non ci sia più nel cuore della gente e credo che abbiamo ancora un grande mercato elettorale sta a noi dare un prodotto politico diverso. Però io rispetto moltissimo la posizione di Cicchitto e Quagliariello e sono contenta che la pensiamo in maniera diversa. Soltanto col confronto si può costruire qualcosa di migliore", ha dichiarato nel pomeriggio di giovedì la Santanché, secondo cui il partito dovrebbe andare alle primarie: "Se ci sono, io mi candido, poi magari le vince Cicchitto". E conclude rilanciando il suo slogan: "Azzeriamo e ripartiamo tutti insieme: nessuno è meglio degli altri".