Primarie Pd: appello di 22 veltroniani per Bersani

Politica
Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani

"Ha il profilo adeguato per guidare l'impegno del Partito democratico per il governo e il cambiamento dell'Italia" si legge nel comunicato. Tra i firmatari Giovanna Melandri, Olga D'Antona, Marco Minniti. Intanto Renzi attacca la legge di stabilità

Appello a sostegno della candidatura di Pier Luigi Bersani alle primarie del Pd da parte di 22 parlamentari vicini a Walter Veltroni. "Abbiamo deciso di sostenere alle primarie la candidatura di Pierluigi Bersani che ha il profilo adeguato per guidare l'impegno del Pd per il governo e il cambiamento dell'Italia” si legge nel comunicato diffuso oggi 18 ottobre.

"Le prossime primarie possono e debbono rappresentare un'occasione per affermare il profilo che, dal Lingotto, era alla base della nascita del Pd. Un profilo coraggioso e innovatore, capace di sintetizzare, in un nuovo pensiero democratico, le culture riformiste del Paese" prosegue il documento.
"In gioco sarà la credibilità della proposta del Pd e del centrosinistra.  Non solo per vincere le elezioni. Ma per andare al Governo. Non solo per andare al Governo, ma per governare. Governare per cambiare e riformare l'Italia, in una Europa più forte e unita" si legge ancora. Tra i firmatari compaiono i nomi di Giovanna Melandri, Olga D'Antona, Marco Minniti.
L’appello arriva dopo che Veltroni ha annunciato la decisione di non ricandidarsi alle prossime elezioni e anche Massimo D’Alema ha fatto sapere che, in caso di vittoria di Bersani non si candiderà.

Ma il Pd, oltre che con la sfida interna, deve fare i conti con l’ombra del governo Monti, con il quale promette continuità, ma rispetto al quale, allo stesso tempo, vuole rappresentare uno scarto. E oggi è Matteo Renzi a mostrarsi critico, in particolare con la legge di stabilità. "La legge di Stabilità va profondamente rivista, così com'è rischia di essere un provvedimento ingiusto che si abbatte sulle famiglie e sul non profit” ha detto  Matteo Renzi in occasione dell'incontro con i massimi dirigenti delle associazioni del comitato editoriale di Vita. "E' a dir poco un provvedimento discutibile - ha attaccato Renzi - non si può abbassare l'Irpef rifacendosi poi sulle detrazioni e deduzioni, mettendo così in ginocchio le famiglie che pagano i mutui, e le associazioni che vivono di donazioni. Non solo: L'aumento dell'Iva alle cooperative sociali e' una follia. E lo dico da sindaco che ben conosce l'importanza dei servizi forniti dalla cooperazione sociale".

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