Il politico siciliano, appoggiato da Sel e Idv, rinuncia alla candidatura perché avrebbe acquisito la residenza nell'isola oltre il termine consentito dalla legge. Correrà come vicepresidente insieme all'esponente del sindacato
Colpo di scena in Sicilia a poco più di un mese dalle elezioni regionali del 28 ottobre. Claudio Fava, candidato sostenuto da Sel e Idv, rinuncia alla corsa alla presidenza, a rischio perché avrebbe acquisito la residenza nell'isola oltre il termine consentito dalla legge. Insieme alla coalizione che lo appoggia ha deciso di candidare la leader siciliana della Fiom, Giovanna Marano.
"Il tentativo di estrometterci da questa sfida - ha sottolineato Fava - appellandosi a norme palesemente anticostituzionali e a presunti vizi di forma, non può ostacolare il progetto di 'Libera Sicilia'". Resto in campo - ha concluso - accanto a Giovanna Marano, una donna che possiede qualità morali e una storia personale che garantiscono sul modo in cui saprà battersi in questa importante sfida".
In una situazione che vede le coalizioni spaccate, rimangono dunque otto i candidati alla presidenza: i principali sono Nello Musumeci, appoggiato da La Destra, Pdl e Pid; Rosario Crocetta, appoggiato dal Pd, Udc e Api; Gianfranco Miccichè che dopo vari ripensamenti ha deciso di candidarsi con l'appoggio di Grande Sud, Partito dei siciliani (l'ex Mpa di Raffaele Lombardo), e Fli.
"Il tentativo di estrometterci da questa sfida - ha sottolineato Fava - appellandosi a norme palesemente anticostituzionali e a presunti vizi di forma, non può ostacolare il progetto di 'Libera Sicilia'". Resto in campo - ha concluso - accanto a Giovanna Marano, una donna che possiede qualità morali e una storia personale che garantiscono sul modo in cui saprà battersi in questa importante sfida".
In una situazione che vede le coalizioni spaccate, rimangono dunque otto i candidati alla presidenza: i principali sono Nello Musumeci, appoggiato da La Destra, Pdl e Pid; Rosario Crocetta, appoggiato dal Pd, Udc e Api; Gianfranco Miccichè che dopo vari ripensamenti ha deciso di candidarsi con l'appoggio di Grande Sud, Partito dei siciliani (l'ex Mpa di Raffaele Lombardo), e Fli.