Bersani: "Tra Casini e Vendola mi tengo Vendola"

Politica

Il segretario del Pd non rinnega il dialogo con i moderati ma avverte: "L'alleanza io la organizzo con i partiti di centrosinistra che ci stanno a governare. E Casini non è una forza del centrosinistra". Il Pdl attacca: "Prende a schiaffi l'Udc"

"Tra Casini e Vendola mi tengo Vendola". Pier Luigi Bersani arriva in serata, lunedì 27, alla Festa democratica Di Reggio Emilia per assistere allo spettacolo di Roberto Benigni e dà una risposta poco diplomatica a chi gli chiede di scegliere tra il leader dei centristi e quello di Sinistra e Libertà. E' uno "schiaffo" a Casini? A pensarlo, commentando a caldo le parole del leader del Pd, sono gli esponenti del Pdl.

In realtà Bersani non sembra rinnegare il progetto di alleanza con i moderati al quale sta lavorando da tempo. Fissa però il campo del centro sinistra. Dove Casini non c'è. "Ciascuno - spiega Bersani - organizza il suo campo. Casini si organizzerà il suo. L'alleanza io la organizzo con i partiti di centrosinistra che ci stanno a governare. E Casini non è una forza del centrosinistra". Il problema è che il centrosinistra da solo non basta. E infatti, osserva Bersani, "diciamo che questo centrosinistra deve essere aperto".

Il Pdl, che da settimane rimprovera Casini di essersi venduto al Pd, non si fa sfuggire la "gaffe" di Bersani. Parte subito un fuoco di fila di commenti tra il sarcastico e l'ammonitore. Il primo a reagire è Maurizio Gasparri: per il presidente dei senatori è chiaro che " Bersani prende a schiaffi in faccia Casini" . Altrettanto chiaro, sempre per Gasparri, è che l'Udc "si mette comunque in ginocchio davanti al Pd, a cominciare dalla Sicilia".

Le valutazioni di Cicchitto non cambiano di molto: "Sembra proprio che Bersani abbia aperto un banchetto al mercato. Vendola è ora in pole position, mentre scopriamo che Casini è in lista d'attesa". A invitare l'Udc a trarre le conseguenze è il vice presidente dei deputati del pdl Osvaldo Napoli: "Bersani ha usato parole dure ma chiare: lui e il suo partito sono impegnati a organizzare il campo del centrosinistra dal quale viene escluso l'Udc. Casini troverà motivo di riflessione dopo aver ricevuto la porta in faccia da Bersani".

Ma l'Udc non dà segno di considerare le parole di Bersani come un benservito. Il segretario Cesa smorza le polemiche: "Bersani è un politico leale e bene ha fatto a ricordare che chi organizza i moderati sta in un altro campo. Con buona pace del Pdl, che con le sue posizioni radicali si sta sempre più avventurando sulla strada del populismo europeo".

Anche Rocco Buttiglione, da buon filosofo, si mostra imperturbabile: "Nessuna sorpresa per le parole di Bersani. Legittimo che lui voglia organizzare il campo della sinistra. Noi abbiamo sempre detto che di quel campo non facciamo parte. Se Bersani avra' i voti per governare con Vendola governi con Vendola. Altrimenti si aprirà un'altra partita, la partita della grande coalizione, e in quella partita le carte le daremo noi".

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