Barbato (Idv): "Mi autosospendo da deputato"

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L'onorevole ha annunciato la decisione in Aula. Il gesto arriva dopo la pubblicazione di alcuni articoli di giornale che lo davano indagato a Napoli perché avrebbe chiesto soldi in cambio di favori

“Da domani sarete 629: mi sospendo fino a quando non sarò ascoltato dai magistrati”. Con queste parole, il deputato dell’Italia dei Valori Francesco Barbato ha rinunciato alla carica di deputato della Repubblica e agli impegni di partito. E' stato lo stesso parlamentare ad annunciare la decisione durante la discussione del decreto sulle Commissioni Bancarie, spiegando che il suo gesto è in reazione "alla pubblicazione di notizie sui giornali
secondo cui avrei chiesto soldi per aiutare qualcuno". Gli articoli cui fa riferimento Barbato parlano, tra l'altro, della sua richiesta di 20 mila euro in cambio di favori. Si tratta di notizie “pezzottate” (falsificate, in dialetto campano ndr), ha commentato l'esponente Idv.

“Il Parlamento è il più alto consesso della Repubblica – ha aggiunto Barbato – e gli si deve il massimo rispetto. Fino a quando non potrò riferire a Woodcock, io non sarò più in Aula”.
Il deputato, inoltre, rinuncerà alla diaria da parlamentare ma non al suo stipendio: “Mi assenterò dall’Aula e dalla Commissione, quindi dal mio compenso sarà sottratta la cosiddetta diaria”, che corrisponde a circa 206 euro al giorno per le sedute dell’Assemblea in cui si svolgono le votazioni con procedimento elettronico e fino a 500 euro al mese per le sedute in Commissione. Barbato ha poi concluso dicendo che “se dovessi essere indagato non mi ricandiderò.

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