Corriere della Sera: "La scossa di Grillo". Repubblica: "Il tracollo del Popolo delle Libertà". Il Giornale: "Sberla elettorale". Così i quotidiani italiani sintetizzano il voto delle amministrative La rassegna stampa
Le elezioni amministrative, insieme all'attentato al manager di Ansaldo a Genova, occupano le prime pagine dei quotidiani italiani. Tutti concordi nel sottolineare il successo di Grillo e le batoste ai partiti, in particolare al Pdl e alla Lega (guarda la rassegna stampa nel video in alto).
Corriere, Partiti e sistema elettorale vanno riplasmati - "I risultati di oggi, se confermati alla fine dello spoglio, dovrebbero accelerare la transizione; far capire ai partiti che non possono tergiversare; e spingerli a riscrivere i rapporti di forza negli schieramenti. Per il governo dei tecnici di Monti si apre una fase gonfia di nuove incognite", scrive Massimo Franco sulla prima pagina del Corriere della Sera. E aggiunge: "La tentazione di scaricare su palazzo Chigi la «colpa» della sconfitta del Pdl fa già capolino. Ma si tratta di una tentazione pericolosa, che il segretario Angelino Alfano e lo stesso Berlusconi si sono già affrettati a smentire. Sanno che finirebbe per accentuare lo sgretolamento di quello che appena un anno fa era ancora il poderoso «asse del Nord». Soprattutto, al di là delle parole ufficiali sono consapevoli che il governo Monti è la conseguenza, non la causa della fine della Seconda Repubblica.
Repubblica, un'altra politica - "Maggio francese, autunno italiano. Se l'esito delle presidenziali d'Oltralpe testimonia la speranza di un cambiamento nella governabilità, il risultato delle amministrative tricolori certifica l'evidenza di un'offerta politica sempre più frammentata e di una proposta di governo sempre meno scontata". Così Massimo Giannini, vicedirettore di Repubblica. "Proprio nel giorno in cui questa folle dissipazione si consuma, non può essere un caso che Berlusconi sia a Mosca, a incoronare per la terza volta l'amico Putin, zar di tutte le Russie. Un'assenza fisica, ma anche simbolica, che nessun Alfano può colmare".
Il Sole 24 Ore: "Europa-Italia: protesta e voglia di crescita" - Titolo che guarda oltre i confini nazionali per Il Sole 24 Ore che affida l'analisi del voto a Stefano Folli: "A Parigi i francesi hanno saputo attivare di nuovo il meccanismo dell'alternanza, in forme ordinate e garantite dall'eccellente legge elettorale a doppio turno - si legge sul quotidiano di Confindustria - Ad Atene il disastro ha invece preso forma quando il governo "tecnico" prima si è insediato e poi si è affrettato a correre verso le elezioni anticipate, sulla base di un calcolo sbagliato. Ora anche l'Italia politica è al bivio.
Libero: "Il vaffaday" - Così titola il quotidiano vicino al centro-destra che nell'editoriale firmato dal direttore Maurizio Belpietro scrive: "A questa tornata elettorale hanno perso tutti e in particolar modo i partiti tradizionali i quali, nessuno escluso, sono stati bastonati". E sul successo di Grillo spiega: "La massa di consensi raccolti a noi ricorda il voto che nel 1992 e nelle successive tornate prese la Lega, la quale, seppure demonizzata, divenne uno dei partiti con cui fare i conti in un momento di massima crisi della democrazia".
Corriere, Partiti e sistema elettorale vanno riplasmati - "I risultati di oggi, se confermati alla fine dello spoglio, dovrebbero accelerare la transizione; far capire ai partiti che non possono tergiversare; e spingerli a riscrivere i rapporti di forza negli schieramenti. Per il governo dei tecnici di Monti si apre una fase gonfia di nuove incognite", scrive Massimo Franco sulla prima pagina del Corriere della Sera. E aggiunge: "La tentazione di scaricare su palazzo Chigi la «colpa» della sconfitta del Pdl fa già capolino. Ma si tratta di una tentazione pericolosa, che il segretario Angelino Alfano e lo stesso Berlusconi si sono già affrettati a smentire. Sanno che finirebbe per accentuare lo sgretolamento di quello che appena un anno fa era ancora il poderoso «asse del Nord». Soprattutto, al di là delle parole ufficiali sono consapevoli che il governo Monti è la conseguenza, non la causa della fine della Seconda Repubblica.
Repubblica, un'altra politica - "Maggio francese, autunno italiano. Se l'esito delle presidenziali d'Oltralpe testimonia la speranza di un cambiamento nella governabilità, il risultato delle amministrative tricolori certifica l'evidenza di un'offerta politica sempre più frammentata e di una proposta di governo sempre meno scontata". Così Massimo Giannini, vicedirettore di Repubblica. "Proprio nel giorno in cui questa folle dissipazione si consuma, non può essere un caso che Berlusconi sia a Mosca, a incoronare per la terza volta l'amico Putin, zar di tutte le Russie. Un'assenza fisica, ma anche simbolica, che nessun Alfano può colmare".
Il Sole 24 Ore: "Europa-Italia: protesta e voglia di crescita" - Titolo che guarda oltre i confini nazionali per Il Sole 24 Ore che affida l'analisi del voto a Stefano Folli: "A Parigi i francesi hanno saputo attivare di nuovo il meccanismo dell'alternanza, in forme ordinate e garantite dall'eccellente legge elettorale a doppio turno - si legge sul quotidiano di Confindustria - Ad Atene il disastro ha invece preso forma quando il governo "tecnico" prima si è insediato e poi si è affrettato a correre verso le elezioni anticipate, sulla base di un calcolo sbagliato. Ora anche l'Italia politica è al bivio.
Libero: "Il vaffaday" - Così titola il quotidiano vicino al centro-destra che nell'editoriale firmato dal direttore Maurizio Belpietro scrive: "A questa tornata elettorale hanno perso tutti e in particolar modo i partiti tradizionali i quali, nessuno escluso, sono stati bastonati". E sul successo di Grillo spiega: "La massa di consensi raccolti a noi ricorda il voto che nel 1992 e nelle successive tornate prese la Lega, la quale, seppure demonizzata, divenne uno dei partiti con cui fare i conti in un momento di massima crisi della democrazia".