Da un emendamento al decreto semplificazioni potrebbe arrivare una nuova stangata, scrive Repubblica. Ai Comuni viene data la facoltà di scegliere l'aliquota e i tempi di imposizione. Servirà a finanziare le opere pubbliche
Potrebbe esserci una nuova stangata sulla casa oltre all'Imu già entrata in vigore. Ai sindaci - si legge su la Repubblica - è infatti data la possibilità, con le nuove norme sulla semplificazione, di adottare la nuova disciplina della tassa di scopo tanto che il quotidiano parla di una Imu-bis avendo la stessa base imponibile e di calcolo anche se la difficile applicabilità delle norme e la difficile congiuntura dovrebbero ridimensionare il rischio.
Si tratta in pratica della vecchia imposta di scopo, quella destinata al finanziamento delle opere pubbliche, rivisitata con un emendamento approvato nei giorni scorsi che presenta però differenze di non poco conto: si può applicare per il doppio del tempo, fino a 10 anni dai 5, finanzierà il 100% delle opere e non più il 30% ed è estesa anche alle prime case appunto. In base alle nuove disposizioni, ai comuni è data la facoltà di scegliere l'aliquota e i tempi di imposizione ed emettono il regolamento che disciplina l'imposta.
Si tratta in pratica della vecchia imposta di scopo, quella destinata al finanziamento delle opere pubbliche, rivisitata con un emendamento approvato nei giorni scorsi che presenta però differenze di non poco conto: si può applicare per il doppio del tempo, fino a 10 anni dai 5, finanzierà il 100% delle opere e non più il 30% ed è estesa anche alle prime case appunto. In base alle nuove disposizioni, ai comuni è data la facoltà di scegliere l'aliquota e i tempi di imposizione ed emettono il regolamento che disciplina l'imposta.
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