Monti incontra i partiti: c’è un nuovo patto per le riforme

Politica

Vertice fiume tra il presidente del Consiglio e i leader Alfano, Bersani e Casini. Intesa su crescita, lavoro e giustizia. Resta il nodo sulle frequenze tv, dopo che il Pdl non ha votato il provvedimento del ministro Passera che dà il via libera all’asta

Un vertice-fiume, quasi sei ore, per riaffermare la volontà di approvare la riforma del mercato del lavoro in tempi rapidi e nel rispetto delle prerogative del Parlamento: anche ragionando su alcune modifiche mirate, come quelle sulla flessibilità in entrata. Ma anche per illustrare l'agenda per la crescita e l'occupazione. Così si può sintetizzare la lunghissima riunione a Palazzo Chigi tra governo ed i leader dei partiti della maggioranza. Riunione i cui esiti sono stati definiti positivi, secondo quanto si è appreso, dal premier Mario Monti che ha parlato di un 'nuovo patto politico' che consentirà all'esecutivo di procedere con il piano di riforme.

Tensioni sulle frequenze tv - Convitato di pietra il tema delle frequenze tv: un argomento caldissimo ma, sembra, appena sfiorato. Il nodo non è stato dunque sciolto in questa riunione anche perché non sarebbe stata aperta nessuna discussione al riguardo essendoci già molta carne al fuoco dopo che il Pdl che ha votato no compatto all'emendamento al decreto fiscale licenziato dal Consiglio dei ministri per annullare il beauty contest. Il Pdl chiede modifiche immediate perché, a suo dire, Mediaset, insieme alla Rai, sarebbe tagliata fuori dalla gara per i multiplex. Ed è molto probabile che l'argomento sarà ripreso nel faccia a faccia che Monti avrà giovedì 19 aprile con l'ex premier Silvio Berlusconi.
Sull'argomento è intervenuto anche il sindaco di Roma Gianni Alemanno. "Se le aste vengono fatte per raccogliere risorse con cui rispondere a questo momento di crisi economica, bisogna che ci siano delle regole che siano realmente aperte, non pensate in una chiave di vendetta contro questo o quello" ha detto intervistato da SkyTG24.
"Per quanto ne so io il Pdl non è contro l'asta ma vuole delle regole più trasparenti sulla cessione delle frequenze".

Crescita e lavoro al centro dell'incontro - Un vertice affollatissimo al quale hanno partecipato, oltre a Monti, Alfano, Bersani e Casini, i ministri Paola Severino, Corrado Passera, Elsa Fornero, Enzo Moavero, Piero Giarda, Filippo Patroni Griffi, Vittorio Grilli, e il sottosegretario Antonio Catricala'.
Tema centrale - come viene rimarcato anche nel comunicato diffuso da Palazzo Chigi - è stato quello della crescita e della creazione di occupazione. Corrado Passera ha illustrato l'agenda per la crescita fornendo dettagli sulle prossime misure, in particolare per quanto riguarda le infrastrutture e la liquidità per le imprese: una cinquantina di misure che, tutte insieme, ha detto il ministro, contribuiranno al rilancio del pil (fra queste i capitoli delle bollette energetiche, delle infrastrutture e delle semplificazioni). E' stata riaffermata la netta determinazione ad approvare la riforma del mercato del lavoro nei tempi più brevi e nel rispetto delle prerogative delle Camere. E' stata anche fatta una valutazione delle modifiche richieste dai partiti: modifiche (come quelle sul fronte della flessibilità in entrata) che saranno concordate con Elsa Fornero e che si potrebbero tradurre in emendamenti da presentare entro venerdì prossimo.

Sul tavolo anche il Def e la giustizia - E' stato approfondito il contenuto del Def (documento di economia e finanza) che mercoledì 18 aprile sarà all'esame del Consiglio dei ministri. E in particolare del programma nazionale di riforme. Premier, ministri e leader politici hanno anche condiviso la necessità di un "raccordo periodico" con i presidenti dei gruppi parlamentari che sostengono il governo per la definizione di una efficace e coerente programmazione di una agenda sui principali provvedimenti che il Parlamento esaminerà. Toccato anche il tema giustizia, con il ministro Severino che ha fatto il punto sull'iter parlamentare dei provvedimenti in materia, alcuni dei quali, ha spiegato, concorreranno ad attrarre gli investimenti stranieri e a incentivare quelli nazionali.

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