Secondo Panorama, l'ex tesoriere del partito stava preparando un fascicolo per screditare l'ex ministro dell'Interno. Che commenta: "Pretendo che i colpevoli siano cacciati" (video). Gli inquirenti però smentiscono di aver ricevuto il documento
Nella Lega Nord c'era chi da mesi stava preparando con scrupolo un velenoso dossier per tentare di screditare Roberto Maroni. Lo sostiene il settimanale Panorama nel numero in edicola da giovedì, che racconta in un lungo servizio come l'ex tesoriere Francesco Belsito dal gennaio scorso abbia incaricato un detective privato genovese, coadiuvato da alcuni collaboratori, di indagare sulla vita e sugli affari dell'ex ministro dell'Interno. "Non appena ho capito chi fossero i miei nemici (dentro alla Lega nord, ndr), ho deciso di fare un po' di ricerche su quelli che sostengono di essere 'trasparenti', 'puliti' e 'corretti'. Presto ognuno dovrà assumersi le proprie responsabilità" avrebbe detto Belsito a Panorama.
Maroni: "Non ci saranno sconti per nessuno" - L'investigatore, incontrato dal settimanale, aveva già lavorato per scoprire chi fossero gli autori di una biografia denigratoria su Internet dell'ex tesoriere. Per questo lavoro è stato pagato con soldi del partito. Parte del dossier su Maroni, a quanto risulta a Panorama, dovrebbe essere stato sequestrato dagli inquirenti durante le recenti perquisizioni a casa di Belsito. Sempre sul settimanale di casa Mondadori Maroni commenta le parole di Belsito: "Pretendo di sapere se davvero qualcuno all'interno della Lega mi ha spiato. E, accertate le responsabilità, i colpevoli dovranno essere cacciati. A tutti i livelli". "Non resterò nemmeno un minuto in più, se, una volta accertate le responsabilità, non se ne andranno tutti i colpevoli, a tutti i livelli" continua l'ex ministro dell'Interno, che rilancia le sue parole anche su Facebook. E conclude poi: "E pazienza se dovessi scoprire altre amare verità, se, cioè, dovessi scoprire di essere stato tradito da un presunto amico: non ci saranno sconti per nessuno". "E' un dossier che io ho visto - ha poi detto Maroni in una conferenza stampa - sembra che sia stato pagato coi soldi della Lega, questa è la cosa più grave).
Il legale di Belsito e la procura smentiscono - Il legale di Francesco Belsito, Sandro Vaccaro, però smentisce il settimanale. "Non mi risulta che alcuna procura in Italia, tanto meno quella di Genova, abbia acquisito un dossier o un memoriale commissionato da Francesco Belsito. E nulla è stato depositato".
E ancha gli inquirenti affermano che allo stato non risulta tra le carte esaminate alcun presunto dossier su Roberto Maroni. Tra le carte, si precisa, ci sarebbero riferimenti a pagamenti verso società di investigazioni ma potrebbero riguardare attività di bonifiche ambientali e dunque non situazioni anomale.
Maroni: "Non ci saranno sconti per nessuno" - L'investigatore, incontrato dal settimanale, aveva già lavorato per scoprire chi fossero gli autori di una biografia denigratoria su Internet dell'ex tesoriere. Per questo lavoro è stato pagato con soldi del partito. Parte del dossier su Maroni, a quanto risulta a Panorama, dovrebbe essere stato sequestrato dagli inquirenti durante le recenti perquisizioni a casa di Belsito. Sempre sul settimanale di casa Mondadori Maroni commenta le parole di Belsito: "Pretendo di sapere se davvero qualcuno all'interno della Lega mi ha spiato. E, accertate le responsabilità, i colpevoli dovranno essere cacciati. A tutti i livelli". "Non resterò nemmeno un minuto in più, se, una volta accertate le responsabilità, non se ne andranno tutti i colpevoli, a tutti i livelli" continua l'ex ministro dell'Interno, che rilancia le sue parole anche su Facebook. E conclude poi: "E pazienza se dovessi scoprire altre amare verità, se, cioè, dovessi scoprire di essere stato tradito da un presunto amico: non ci saranno sconti per nessuno". "E' un dossier che io ho visto - ha poi detto Maroni in una conferenza stampa - sembra che sia stato pagato coi soldi della Lega, questa è la cosa più grave).
Il legale di Belsito e la procura smentiscono - Il legale di Francesco Belsito, Sandro Vaccaro, però smentisce il settimanale. "Non mi risulta che alcuna procura in Italia, tanto meno quella di Genova, abbia acquisito un dossier o un memoriale commissionato da Francesco Belsito. E nulla è stato depositato".
E ancha gli inquirenti affermano che allo stato non risulta tra le carte esaminate alcun presunto dossier su Roberto Maroni. Tra le carte, si precisa, ci sarebbero riferimenti a pagamenti verso società di investigazioni ma potrebbero riguardare attività di bonifiche ambientali e dunque non situazioni anomale.