Comunali, da Parma a Como la Lega corre da sola
PoliticaLo hanno annunciato i vertici del Carroccio: l’alleanza con Berlusconi per ora è finita, le elezioni sono l’occasione per contarsi. Ecco allora, da Verona a Genova le città più importanti dove il partito di Bossi si presenta senza il Pdl
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di Isabella Fantigrossi
Venerdì 23 marzo verrà svelato il mistero. I vertici della Lega e Flavio Tosi, attuale sindaco di Verona e candidato per un secondo mandato in città, annunceranno quel giorno se a sostenere la corsa del primo cittadino sarà una civica personale, come lo stesso Tosi aveva chiesto, oppure una lista della Lega. Quel che è certo è che, novità di questa tornata elettorale, a Verona come in altre città l’alleanza tra Carroccio e Pdl si è interrotta. I due partiti si presenteranno separati alle amministrative di maggio, con propri candidati. Il voto sarà per la Lega, che ha scelto di correre da sola, l’occasione per contare i propri voti. E per quel che succederà dopo, sarà tutto da decidere: se le elezioni dovessero andare male, nel 2013 secondo lo stesso Bossi si potrebbe riparlare di una nuova alleanza con il Pdl. Intanto però, in città importanti come Genova, Como o Parma, gli aspiranti sindaci del Carroccio sono già tutti schierati. Resta da sciogliere la matassa di Monza.
Verona – Nell’era del governo Monti, la lezione dei professori non poteva non tradursi, anche a livello locale, in nuove riaggregazioni a centrodestra. Ed è Verona a candidarsi come laboratorio di nuove geometrie politiche: per cercare di sbarrare la strada a Flavio Tosi, sindaco leghista uscente in corsa per la rielezione, nella città scaligera si sono ricompattati Pdl, Fli e Udc. Testa d’ariete per strappare l’inossidabile feudo al Carroccio è Luigi Castelletti, avvocato, ex presidente di Veronafiere e vicepresidente vicario di Unicredit, una sorta di tecnico di "area Monti". Il nome di Castelletti, già in lizza per le amministrative di cinque anni fa e poi bruciato all’ultimo momento per lasciare il passo a Tosi, rappresenta oggi per il partito di Berlusconi una sorta di riscatto dopo anni di bocconi amari ingoiati in ragione dell’alleanza con la Lega Nord. Lo ha confermato l’ex ministro azzurro e governatore veneto Giancarlo Galan: ''Abbiamo fatto tutto per la Lega. Rinunciato alle nostre battaglie, concesso tutto quello che si doveva concedere in sede governativa, regalato la Regione del Veneto''. Ora che il Carroccio ha deciso di scrollarsi di dosso l'ex alleato e di puntare alla vittoria solitaria, l'alleanza con Udc e Fli resta pragmaticamente l'unica strada, numeri alla mano, per sfidare Tosi.
Monza – Anche a Monza, Lega e Pdl sono sempre più divisi. E qui il risultato delle elezioni sarà di particolare interesse per il Carroccio: la cittadina brianzola è non solo il Comune più grande a guida leghista che andrà al voto a maggio ma pure la città che fu per breve tempo sede, per volere di Bossi e Calderoli, degli uffici distaccati dei ministeri delle Riforme e della Semplificazione. Ma, mentre i vertici nazionali della Lega dichiarano di voler giocare la partita in solitaria, il sindaco uscente Marco Mariani sta cercando di riproporre per il suo secondo mandato l’alleanza con il partito di Berlusconi. E lo stesso Pdl locale è d’accordo. In attesa di ufficializzare le candidature, quel che è certo è che anche il Terzo Polo, a differenza di Verona, correrà diviso. Per l’Udc ci sarà la preside Anna Martinetti, mentre per Fli Anna Mancuso. Tra i tanti candidati civici, invece, è candidata l’ex pornostar Cicciolina.
Parma – In particolare attesa di elezioni Parma, commissariata da settembre scorso, dopo che un’indagine della Procura cittadina ha portato alla caduta della Giunta guidata dall’allora sindaco Pietro Vignali, appoggiato da una coalizione di centrodestra. Oggi, torna a contendersi la poltrona di primo cittadino, Elvio Ubaldi, sindaco di Parma dal 1998 al 2007. Ubaldi, che definisce oggi il suo appoggio alla candidatura di Pietro Vignali nel 2007 "un mio grave errore", correrà sostenuto dall’Udc. Per la Lega Nord, invece, ci sarà Andrea Zorandi, mentre il Pdl ha deciso di candidare l’ex vicesindaco della giunta Vignali e coordinatore del partito locale Paolo Buzzi.
Genova – Anche a Genova la Lega Nord corre da sola, con un proprio candidato, l’attuale capogruppo in Regione, Edoardo Rixi. E anche in Liguria, come a Monza e a Parma, Pdl e Terzo Polo sono divisi. Dopo diversi nomi annunciati e altrettanti passi indietro - segnale, per molti, della difficoltà nel Pdl di trovare qualcuno disposto a perdere quasi sicuramente contro Marco Doria, il candidato del centrosinistra uscito vittorioso dalle primarie del 12 febbraio scorso - a sfidare Rixi nell’arena di centrodestra ci saranno ora due candidati indipendenti. Il cattolico Pierluigi Vinai è sostenuto dal Pdl, mentre Enrico Musso è in corsa per l’Udc.
Como – A Como, invece, sarà una donna, la commercialista cinquantunenne Laura Bordoli, il candidato sindaco del Pdl. Lo hanno stabilito le elezioni primarie che il partito ha organizzato in città per la prima volta in Lombardia. A Como il Pdl ha espresso il sindaco negli ultimi quattro mandati: primo cittadino uscente è Stefano Bruni, non più ricandidabile dopo due mandati consecutivi, che guidava una coalizione con la Lega Nord. Nella prossima tornata elettorale invece contro la Bordoli, non iscritta al Pdl e volto nuovo per la politica comasca, ci saranno Alberto Mascetti della Lega Nord, Mario Pastore per Futuro e libertà, David D’Ambrosio per l’Udc, oltre a numerosi candidati in liste civiche tra cui l’ex calciatore Pietro Vierchowod.
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Verona – Nell’era del governo Monti, la lezione dei professori non poteva non tradursi, anche a livello locale, in nuove riaggregazioni a centrodestra. Ed è Verona a candidarsi come laboratorio di nuove geometrie politiche: per cercare di sbarrare la strada a Flavio Tosi, sindaco leghista uscente in corsa per la rielezione, nella città scaligera si sono ricompattati Pdl, Fli e Udc. Testa d’ariete per strappare l’inossidabile feudo al Carroccio è Luigi Castelletti, avvocato, ex presidente di Veronafiere e vicepresidente vicario di Unicredit, una sorta di tecnico di "area Monti". Il nome di Castelletti, già in lizza per le amministrative di cinque anni fa e poi bruciato all’ultimo momento per lasciare il passo a Tosi, rappresenta oggi per il partito di Berlusconi una sorta di riscatto dopo anni di bocconi amari ingoiati in ragione dell’alleanza con la Lega Nord. Lo ha confermato l’ex ministro azzurro e governatore veneto Giancarlo Galan: ''Abbiamo fatto tutto per la Lega. Rinunciato alle nostre battaglie, concesso tutto quello che si doveva concedere in sede governativa, regalato la Regione del Veneto''. Ora che il Carroccio ha deciso di scrollarsi di dosso l'ex alleato e di puntare alla vittoria solitaria, l'alleanza con Udc e Fli resta pragmaticamente l'unica strada, numeri alla mano, per sfidare Tosi.
Monza – Anche a Monza, Lega e Pdl sono sempre più divisi. E qui il risultato delle elezioni sarà di particolare interesse per il Carroccio: la cittadina brianzola è non solo il Comune più grande a guida leghista che andrà al voto a maggio ma pure la città che fu per breve tempo sede, per volere di Bossi e Calderoli, degli uffici distaccati dei ministeri delle Riforme e della Semplificazione. Ma, mentre i vertici nazionali della Lega dichiarano di voler giocare la partita in solitaria, il sindaco uscente Marco Mariani sta cercando di riproporre per il suo secondo mandato l’alleanza con il partito di Berlusconi. E lo stesso Pdl locale è d’accordo. In attesa di ufficializzare le candidature, quel che è certo è che anche il Terzo Polo, a differenza di Verona, correrà diviso. Per l’Udc ci sarà la preside Anna Martinetti, mentre per Fli Anna Mancuso. Tra i tanti candidati civici, invece, è candidata l’ex pornostar Cicciolina.
Parma – In particolare attesa di elezioni Parma, commissariata da settembre scorso, dopo che un’indagine della Procura cittadina ha portato alla caduta della Giunta guidata dall’allora sindaco Pietro Vignali, appoggiato da una coalizione di centrodestra. Oggi, torna a contendersi la poltrona di primo cittadino, Elvio Ubaldi, sindaco di Parma dal 1998 al 2007. Ubaldi, che definisce oggi il suo appoggio alla candidatura di Pietro Vignali nel 2007 "un mio grave errore", correrà sostenuto dall’Udc. Per la Lega Nord, invece, ci sarà Andrea Zorandi, mentre il Pdl ha deciso di candidare l’ex vicesindaco della giunta Vignali e coordinatore del partito locale Paolo Buzzi.
Genova – Anche a Genova la Lega Nord corre da sola, con un proprio candidato, l’attuale capogruppo in Regione, Edoardo Rixi. E anche in Liguria, come a Monza e a Parma, Pdl e Terzo Polo sono divisi. Dopo diversi nomi annunciati e altrettanti passi indietro - segnale, per molti, della difficoltà nel Pdl di trovare qualcuno disposto a perdere quasi sicuramente contro Marco Doria, il candidato del centrosinistra uscito vittorioso dalle primarie del 12 febbraio scorso - a sfidare Rixi nell’arena di centrodestra ci saranno ora due candidati indipendenti. Il cattolico Pierluigi Vinai è sostenuto dal Pdl, mentre Enrico Musso è in corsa per l’Udc.
Como – A Como, invece, sarà una donna, la commercialista cinquantunenne Laura Bordoli, il candidato sindaco del Pdl. Lo hanno stabilito le elezioni primarie che il partito ha organizzato in città per la prima volta in Lombardia. A Como il Pdl ha espresso il sindaco negli ultimi quattro mandati: primo cittadino uscente è Stefano Bruni, non più ricandidabile dopo due mandati consecutivi, che guidava una coalizione con la Lega Nord. Nella prossima tornata elettorale invece contro la Bordoli, non iscritta al Pdl e volto nuovo per la politica comasca, ci saranno Alberto Mascetti della Lega Nord, Mario Pastore per Futuro e libertà, David D’Ambrosio per l’Udc, oltre a numerosi candidati in liste civiche tra cui l’ex calciatore Pietro Vierchowod.