Tensione diplomatica sul fallito blitz in cui sono morti Lamolinara e McManus. Il ministro della Difesa britannico: "Italia informata". Maroni attacca Terzi che replica: pensi a quel che succede a Milano. Il ministro degli Esteri riferirà in Aula
Nigeria, ucciso in un blitz Franco Lamolinara
Le foto del compound
I concittadini di Lamolinara: eravamo fiduciosi
La dinamica sui giornali inglesi
Dieci italiani ancora in ostaggio: ecco chi sono
Sono ancora molti i punti oscuri sulla morte di Franco Lamolinara e Christopher McManus, i due ostaggi uccisi in Nigeria giovedì 8 marzo, in seguito ad un blitz fallito delle Sbs britanniche, le teste di cuoio della Royal Navy. Ed è ancora alta la tensione diplomatica tra Italia e Gran Bretagna anche se nella serata del 9 marzo una nota congiunta annuncia che il ministro degli Esteri britannico William Hague e il titolare della Farnesina Giulio Terzi hanno "concordato di condividere tutte le informazioni per facilitare la ricostruzione e la comprensione" di quanto accaduto.
Terzi, che incassa la fiducia di Monti, riferirà in Parlamento in merito a quanto avvenuto in Nigeria nei prossimi giorni. Sotto accusa la scelta del governo inglese di avvisare i colleghi italiani a cosa fatte o quasi.
Quando è stata avvisata l'Italia? - Secondo una nota di Palazzo Chigi è stato solo "ad azione avviata" che David Cameron ha alzato la cornetta per chiamare il premier Mario Monti, in quel momento sull'aereo che lo riportava a Roma da Belgrado. Il premier inglese lo ha avvertito che le cose erano andate male e che i due ostaggi erano stati uccisi dai rapitori prima che le forze speciali potessero intervenire. Versione confermata dal ministro degli Esteri britannico, William Hague: "L'Italia è stata informata "ad operazione avviata".
Ma "quasi" smentita dal ministro della Difesa, Phil Hammond: "Il governo italiano è stato informato per tutta la durata dell'operazione via via che emergevano elementi di intelligence e poi, mentre veniva presa la decisione di agire, le autorità italiane sono state informate" anche se "non hanno specificamente autorizzato l'operazione".
The Independent: "L'Italia sapeva" - Anche The Independent sostiene che gli "italiani erano stati allertati e avevano convenuto che vi sarebbe potuta essere la necessità di un intervento con brevissimo preavviso", scrive il quotidiano britannico citando fonti diblomatiche britanniche. Le stesse fonti hanno sostenuto che le proteste del governo italiano sarebbero "in malafede".
Napolitano: "Un comportamento inaccettabile" - Il ministro degli Esteri italiano, Giulio Terzi, ha chiesto al suo omologo inglese di fare "massima chiarezza nel più breve tempo possibile, nelle prossime ore" mentre il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano afferma, senza mezzi termini che "il comportamento del governo inglese è inspiegabile per non aver consultato e informato l'Italia". Secondo il Capo dello Stato perciò "è necessario un chiarimento sul piano politico e diplomatico".
Guarda il video:
D'Alema: "Risposta inglese non convice" - Sulla gestione della vicenda si alzano diverse voci critiche. "Non appare convincente la risposta del governo britannico alle richieste di chiarimento da parte del nostro Paese", dice il presidente del Copasir, Massimo D'Alema.
E anche il vicepresidente del Copasir, Fabrizio Cicchitto, è critico: "L'Italia è stata ignorata" (GUARDA IL VIDEO).
Botta e risposta Maroni-Terzi - Ma è soprattutto Roberto Maroni, esponente della Lega Nord ed ex ministro dell'Interno a rivolgere l'affondo più duro al governo italiano: "Dopo la figuraccia sui marò il governo (per nulla) autorevole dei professori si fa prendere per il culo dagli inglesi nella tragica vicenda dell'italiano ucciso in Nigeria: 'Nessuno ci aveva informati del blitz' si lamenta il ministro degli esteri Terzi (che intanto manda a scuola i figli con l'auto blu). Ma che ci sta a fare uno così alla Farnesina? Dimissioni subito!!!".
"Maroni farebbe meglio a occuparsi delle vicende interne alla Lega e spiegare cosa sta accadendo a Milano, invece di distogliere l'attenzione parlando di vicende che non conosce" ha replicato il ministro degli Esteri, Giulio Terzi. Una frase che non è andata giù a Maroni che ha ribattuto ancora: "Mi pare molto grave questa affermazione, questa intimidazione del ministro Terzi nei miei confronti, forse non si è accorto essendo un tecnico che sono un membro del Parlamento".
Le ricostruzioni - Intanto, mentre il portavoce di Downing Street fa sapere che i due ostaggi non sono rimasti vittime di fuoco incrociato, dalla stampa britannica arrivano indiscrezioni sulla dinamica del blitz. Secondo il Daily Telegraph Franco Lamolinara e Chris McManus sarebbero stati uccisi dai rapitori "con un colpo ravvicinato alla testa" una volta cominciato il raid delle forze speciali, e prima che le teste di cuoio entrassero nel compound (guarda le immagini del covo dei rapitori). Secondo il quotidiano britannico al blitz avrebbero partecipato quaranta uomini delle forze speciali britanniche. Testimoni hanno riferito alla France Press che la sparatoria nella zona è durata sette ore. Mentre secondo Sky News otto sequestratori del gruppo estremista Boko Haram sono rimasti uccisi nel raid e cinque di loro sono stati arrestati.
Sky Sources: Five members of Boko Haram arrested in connection with deaths of British and Italian hostages in Nigeria bit.ly/Aqs078
— Sky News Newsdesk (@SkyNewsBreak) Marzo 9, 2012
I Boko Haram smentiscono il loro coinvolgimento - La setta islamica Boko Haram, indicata come responsabile de sequestro anche dal presidente nigeriano Goodluck Jonathan, però, smentisce ogni implicazione nella vicenda.
Intanto a queste ipotesi si affianca anche l'indiscrezione dell'inviato del Corriere della Sera, Massimo Alberizzi, secondo il quale il blitz sarebbe iniziato mercoledì e non giovedì: "A me hanno detto così, ma di sicuro la prima parte dell'operazione è stata molto strana".
Ascolta l'intervista a Massimo Alberizzi: