No Tav, Napolitano: "Stop a comportamenti inammissibili"

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Il Colle declina l’invito a incontrare i sindaci della Val Susa e rivolge un appello ai manifestanti: il paese ha bisogno di un clima costruttivo al fine di garantire sviluppo e giustizia sociale. Cota: “In arrivo dal governo 20 milioni per il territorio”

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Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha declinato l'invito ad incontrare martedì 6 a Torino i sindaci della Val di Susa coinvolti nelle proteste contro la costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità con la Francia, perché l'argomento non gli compete e, comunque, le decisioni sono già state prese da "istanze di governo responsabili". E ha invitato i manifestanti a fermare i comportamenti violenti. Nella stessa giornata il governatore del Piemonte Cota, dopo aver incontrato il premier Mario Monti a Palazzo Chigi, ha annunciato che, "dal Cipe convocato per venerdì, arriverà lo sblocco di 20 milioni di euro" destinati alla Valsusa. Tra i primi interventi cui sarebbero destinati i fondi, secondo Cota, ''il potenziamento della linea storica Torino-Bussoleno''.

Napolitano: stop alle violenze -
Lo dice lo stesso presidente in una nota in cui non perde l'occasione di stigmatizzare le violenze compiute in nome dell'opposizione al progetto della Tav. Napolitano sarà a Torino ad un convegno sulla giustizia e "mi si rivolge ora qualche richiesta o invito perché colga l'occasione per incontrare 'gli amministratori' della Valle di Susa, o una parte di essi", dice nella nota. "Non posso aderire a incontri in cui si discutano decisioni come quelle relative alla linea Torino-Lione: decisioni che non mi competono, che sono state via via assunte dalle istanze di governo responsabili e che hanno già formato oggetto, nel corso di parecchi anni, di molte discussioni e mediazioni". Nessuno stupore da Alberto Perino, leader della protesta.

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Ma il presidente, dopo avere ribadito che "l'espressione del sacrosanto diritto al dissenso su qualsiasi scelta e decisione politica e di governo, deve escludere il ricorso a violazioni di legge, violenze, intolleranze e intimidazioni, come quelle che si sono purtroppo verificate anche negli scorsi giorni", ha rivolto un appello ai No Tav "affinché desistano da comportamenti inammissibili".

I piani del governo -
Il quotidiano la Repubblica parla di un piano del governo per "convincere" la Val Susa ad accettare la Tav. Tra i cosiddetti "bonus" destinati al territorio vi sarebbero sgravi fiscali per i Comuni coinvolti dai lavori o che si trovano nella zona; convenzioni con le strutture ricettive della valle, perché ospitino i dipendenti per la durata dei lavori (stimata in 10 anni); corsi di formazione per i valligiani, per garantire occupazione nel cantiere.

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