Palermo: Ferrandelli vince le primarie. Caos nel Pd

Politica

Il 31enne ha sconfitto per pochi voti Borsellino, sostenuta da Vendola, Di Pietro e Bersani che dice: “Le consultazioni non risolvono i problemi, semmai ne sono un moltiplicatore”. Il vincitore: “I cittadini non si sono lasciati imporre scelte da Roma”

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Dopo Genova, nuovo smacco per Bersani anche a Palermo, dove Rita Borsellino, sostenuta dal segretario del Pd e dal resto del centrosinistra (Sel, Idv, Verdi, Fds), fallisce per una manciata di voti la candidatura a sindaco. A vincere le consultazioni Fabrizio Ferrandelli, 31 anni, ex Idv sostenuto da pezzi dei democratici, con 9.945 voti e uno scarto di 148 preferenze sulla Borsellino, che si ferma a 9.787. Più distanziati gli altri candidati, Davide Faraone (Pd) con 7.975 e Antonella Monastra 1.750. Risultati ancora non ufficiali in attesa del riconteggio delle schede.

Ferrandelli: "Spero nell'appoggio di Di Pietro" -
"I cittadini palermitani hanno puntato tutto sul proprio orgoglio e non si sono lasciati imporre delle scelte dalla segreteria romana", ha detto Ferrandelli ai microfoni di SkyTG24 (GUARDA IL VIDEO). L'ex Idv ha poi chiesto il sostegno di tutte le forze: "La vera sfida comincia ora, spero nell'appoggio di Di Pietro".

Orlando: "Primarie inquinate". Bersani: "Non sono da buttare" -
Intanto però si discute già di presunte irregolarità: secondo alcuni rappresentanti di seggio ci sarebbero una cinquantina di voti contestabili, ma il numero esiguo non influirebbe sul risultato finale.
L'esito, tuttavia, non è ancora ufficiale dal momento che il comitato organizzatore, riunito nella sede del Pd, sta esaminando la regolarità della consultazione procedendo con l'acquisizione delle schede e delle firme. Rita Borsellino si rifugia dietro un no comment in attesa dei dati ufficiali. Leoluca Orlando attacca e parla di "primarie inquinate".

Pd, clima da resa dei conti. Bersani: "Le primarie sono una risorsa" - "Adesso ascolteremo la base e decideremo se dobbiamo chiedere le dimissioni di Bersani oppure no", ha detto il senatore siciliano Beppe Lumia, sostenitore di Fabrizio Ferrandelli. Ma il voto di Palermo, come prevedibile, ha scatenato subito reazioni a livello nazionale. "L'alleanza solo con Sel e Idv non basta, è un accordo del passato", ha commentato a SkyTG24 Enrico Letta, vicesegretario del Pd (GUARDA IL VIDEO). Anche per il veltroniano Giorgio Tonini l'alleanza è superata: a Palermo "non hanno votato contro Rita Borsellino, che è e resta un'icona della politica buona e pulita, ma contro un'ipotesi politica, l'Unione di Vasto, che ogni giorno che passa perde un pezzo di credibilità e di plausibilità".
"Non so cosa c'entri la foto di Vasto con Palermo", risponde il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani che aggiunge: le primarie "sono un meccanismo che favorisce il rapporto diretto con i cittadini, sono una risorsa ma non risolvono mai i problemi politici, semmai ne sono un moltiplicatore". Quest'anno, ha ricordato il leader Pd "abbiamo fatto 23 primarie e in 23 comuni capoluogo: su 23 primarie di coalizione il Pd ha vinto 18 volte. Dobbiamo capirci: o uno non le fa di coalizione, oppure se le fa presuppone che non vinca sempre il candidato del Pd".

Ascolta le parole di Bersani



Ferrrandelli: tra movimenti, Pd e Lombardo -
Ferrandelli, espulso dal partito di Di Pietro proprio per essersi candidato alle primarie senza l'avallo del partito che ha sostenuto Rita Borsellino, è appoggiato da un cartello di 39 movimenti e dal pezzo del Pd che fa riferimento al senatore Beppe Lumia, al capogruppo all'Assemblea regionale Antonello Cracolici e all'area "Innovazioni" dell'ex ministro Salvatore Cardinale e del deputato Nino Papania. La parte del partito che sostiene Lombardo nella giunta regionale. Il regolamento delle primarie prevede comunque un impegno da parte di candidati ad escludere "accordi ed alleanze con i soggetti politici che si sono resi responsabili del disastro economico e sociale della città negli ultimi dieci anni e della mortificazione dei diritti di cittadinanza dei Palermitani".

Napoli (Pd): "Voto regolare" -
Sui presunti brogli, il coordinatore dell'esecutivo regionale del Pd, Enzo Napoli, spiega che "nonostante l'afflusso considerevole, le primarie si sono svolte regolarmente e se ci sono stati alcuni episodi dubbi sono assolutamente irrilevanti, ed escludo qualsiasi tipo d'infiltrazione, soprattutto di tipo malavitoso". Momenti di tensione si sono registrati in alcuni seggi, dove è intervenuta la Digos, che ha identificato alcune persone. In particolare nel quartiere Zen è stata segnalata una donna che avrebbe invitato la gente a recarsi al seggio dando loro un euro, la cifra necessaria per potere esprimere il voto.

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