Primarie Pd a Palermo, vince Ferrandelli

Politica
Fabrizio Ferrandelli, vincitore delle primarie del Pd per la corsa alla poltrona di sindaco di Palermo
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Affluenza record e partita giocata su poche decine di voti. Il risultato definitivo giunto a tarda notte segna un'altra sconfitta per la segreteria del Pd che appoggiava Rita Borsellino. Elettori del partito alle urne anche a l'Aquila e Oristano

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Fabrizio Ferrandelli (ex Idv) ha vinto le primarie del centrosinistra a Palermo. Secondo i dati raccolti dal comitato del candidato, con circa 9.945 preferenze Ferrandelli ha raccolto circa 160 voti in più rispetto a Rita Borsellino (9.8787), giunta seconda. Terzo Davide Faraone (7.975); segue Antonella Monastra (1.750). "Grazie a tutti quelli che hanno creduto in me. Domani chiamerò gli altri candidati e le forze politiche del centrosinistra per vincere la battaglia finale". Sono le prime parole pronunciate da Ferrandelli scoppiato in lacrime dopo il risultato giunto dall'ultimo seggio che gli ha consentito di vincere le primarie del centrosinistra a Palermo, superando per una manciata di voti Rita Borsellino, nella corsa a candidato a sindaco della coalizione. Scene di festa al comitato elettorale di via Roma, dove sono state aperte bottiglie di spumante.

Un successo l'appuntamento delle primarie che ha registrato un'affluenza record di circa 30 mila votanti (nel 2007 erano stati meno di 20mila), ma non si può dire sia stato un successo per la segreteria nazionale del partito che ancora una volta, dopo Genova, ha appoggiato il candidato sconfitto.

Fabrizio Ferrandelli, 31 anni, era sbarcato in politica con il Partito umanista, nel 2007 fu eletto consigliere comunale nella lista "Sindaco Orlando", l'anno successivo era diventato capogruppo di Idv, partito dal quale sarà espulso dopo la decisione di candidarsi, maturata quando era ancora in ballo la candidatura del portavoce nazionale di Idv ed ex sindaco della città Leoluca Orlando che in questa campagna per le primarie è sceso in campo per Rita Borsellino.
Ferrandelli, sostenuto dal cartello "Palermo più", che raduna 39 associazioni, ha l'appoggio di quella parte del Pd siciliano che fa capo al senatore Giuseppe Lumia, al capogruppo del Pd all'Assemblea regionale Antonello Cracolici e alla corrente 'Innovazioni' dell'ex ministro Toto' Cardinale, favorevoli all'alleanza con il Terzo polo e il Mpa di Raffaele Lombardo (ipotesi bocciata dal comitato delle primarie).

Pier Luigi Bersani, questa volta anche con Nichi Vendola e Antonio Di Pietro, ha invece appoggiato Rita Borsellino, 66 anni, sorella del giudice Paolo Borsellino ucciso in via d'Amelio nel '92. Attualmente europarlamentare, eletta nel 2009 da capolista del Pd nella circoscrizione Italia insulare. era sostenuta da tutti i partiti da Idv, Sel, Verdi, Federazione della sinistra e dal Pd che fa riferimento al segretario Pierluigi Bersani. Era stata candidata anche alla presidenza della Regione siciliana nel 2006, quando sfidò Salvatore Cuffaro, ottenendo il 41.6% dei voti, contro il 53% del futuro governatore.

C'era tempo per votare fino alle 21 nei 31 gazebo allestiti in tutta la città.
Dai primissimi dati ufficiosi in arrivo dai gazebo è merso subito il vantaggio di Ferrandelli e tanto è bastato per scatenare anche online un interesse
tale da far salire #primariepalermo e il nome del candidato tra i trending topic.

Ma con lo scrutinio che andava avanti il vantaggio sulla Borsellino si era assottigliato e nella corsa alla candidatura a sindaco sembrava recuperare punti anche il terzo incomodo (forse ancora più scomodo per la segreteria nazionale del Pd) Davide Faraone: 36 anni, sposato, una figlia, laureando in Scienze politiche, consigliere comunale e deputato regionale del Pd, legato al sindaco di Firenze Matteo Renzi, debutta in politica nel 2001, quando è eletto al Comune nella lista dei Ds, di cui è stato segretario cittadino. Riconfermato nel 2007 (sarà capogruppo fino all'agosto 2010), l'anno successivo è eletto deputato regionale. Nella campagna per le primarie, Faraone il "rottamatore" è entrato in polemica con il proprio partito, accusandolo di sostenere, anche economicamente, la candidatura di Rita Borsellino.
Più staccata è rimasta l'outsider Antonella Monastra, 55 anni, sposata, due figli, ginecologa, da un trentennio impegnata nel sociale, lavora nei consultori delle periferie e si batte contro la privatizzazione del "beni comuni".
"Ce l'abbiamo fatta, qui ha vinto la politica e l'antimafia", afferma felice il senatore del Pd Beppe Lumia. Ferrandelli assieme ai suoi sostenitori si e' recato a piedi in piazza della Rivoluzione, intonando 'We are the champions' con i suoi supporters.
Hanno votato quasi 30mila persone (oltre 800 immigrati e un centinaio di under 18), 10 mila in più rispetto alle primarie di cinque anni fa quando si presentarono ai seggi meno di 20 mila votanti.
"Nonostante l'afflusso considerevole, le primarie si sono svolte regolarmente e se ci sono stati alcuni episodi dubbi sono assolutamente irrilevanti", dice il coordinatore dell'esecutivo regionale del Pd, Enzo Napoli, che esclude "qualsiasi tipo d'infiltrazione, soprattutto di tipo malavitoso". Momenti di tensioni si sono registrati in alcuni seggi, dove è intervenuta la Digos, che ha identificato alcune persone. In particolare nel quartiere Zen è stata segnalata una donna che avrebbe invitato la gente a recarsi al seggio dando loro un euro, la cifra necessaria per potere esprimere il voto.


L'Aquila, vince Cialente - Giornata di primarie anche a L'Aquila. "E' un esame voluto fortemente da me, credo di averlo superato bene". Cialente, candidato di Pd, socialisti e comunisti italiani, non nasconde la propria soddisfazione per la vittoria (schiacciante) nei confronti del collega medico Vittorio Festuccia, sostenuto da Sel e con l'appoggio esterno di Rifondazione Comunista. "Abbiamo superato l'esame non solo io ma tutti, per quello che abbiamo fatto", ha continuato il sindaco uscente dell'Aquila facendo comunque i complimenti "al mio amico Festuccia con il quale abbiamo dato vita ad un confronto leale". La prossima sfida, Cialente se la giocherà direttamente alle elezioni di maggio dove cercherà di riconfermarsi primo cittadino confrontandosi con il candidato del centrodestra che uscirà dalle primarie fissate per il 18 marzo. Il dato definitivo sull'affluenza registra una buona partecipazione popolare (5.007 votanti, tra cui 41 sedicenni e 53 stranieri). A Cialente sono andati 3.510 voti (70,55%), a Festuccia 1.465 (29,45%). Festuccia ha accettato con serenità il verdetto: "i risultati si commentano da soli. Una vittoria nettissima di Massimo, nessuna osservazione da fare", ha aggiunto promettendo ogni sforzo per la vittoria di Cialente e del centrosinistra alle elezioni di maggio.

Oristano, prevale Tendas
Si è votato anche a  Oristano, dove il candidato alla carica di Sindaco per le comunali di primavera sarà Guido Tendas del Pd, che ha ottenuto 720 preferenze (2.172 cittadini votanti) quando sono state scrutinate ormai oltre il 75% delle schede. Tendas, preside del Liceo classico De Castro è stato anche vicesindaco nell'ultima Giunta di sinistra del comune di Oristano (due legislature fa) poi passata al centrodestra.
Tendas ha superato gli altri candidati del Pd, Francesco Federico (224 voti), Giuseppe Obinu (296). Mentre gli altri due contendenti, sempre espressione della coalizione del centrosinistra, Giampaolo Lilliu, sostenuto da Sel e dall'associazione Essere Oristanesi, ed Erminia Tanda dell'Idv, hanno attenuto rispettivamente 264 e 130 voti.

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