Il suo mandato sarebbe scaduto tra pochi mesi. L’ormai ex primo cittadino (Pdl) è imputato per abuso d’ufficio per aver impiegato un lavoratore socialmente utile pagato come skipper sulla sua barca. VIDEO
Il sindaco di Palermo Diego Cammarata, del Pdl, ha annunciato i le proprie dimissioni nel corso di una conferenza stampa. A Palermo è in corso il processo in cui Cammarata è imputato per abuso d'ufficio per aver impiegato un lavoratore socialmente utile pagato dal Comune come skipper sulla sua barca, vicenda resa nota dal programma "Striscia la notizia".
Cammarata era stato rieletto sindaco nel 2007; il suo mandato sarebbe scaduto la primavera prossima. Da tempo circolavano indiscrezioni circa la decisione di dimettersi in anticipo rispetto alla scadenza naturale del mandato. "Mi dimetto perché non intendo dare alibi a nessuno in vista delle elezioni di primavera e rimanere abbarbicato alla poltrona per l'indennità. Sicuramente, non me ne vado perché mi sono stancato di fare il sindaco, questa è una sciocchezza. Ma è atto di amore e responsabilità per questa città" ha detto spiegando le ragioni della sua decisione. "Chiudo 10 anni di amministrazione e posso andare a testa alta e reggere lo sguardo di alleati e avversari, senza la necessita' di dovere abbassare gli occhi". E ancora: "Non solo ho amato e amo Palermo ma posso affermare che in questi 10 anni mi sono dedicato con spirito di servizio e abnegazione all'amministrazione della città. L'ho fatto privilegiando l'interesse generale e non quello particolare, peggio quello personale".
Cammarata ha aggiunto che aveva deciso di dimettersi già il 2 gennaio, ma prima di andar via ha aspettato la relazione del ragioniere generale sul patto di stabilità. "Era andato in ferie - ha affermato - e ho atteso il suo ritorno. Volevo rassicurazioni che anche quest'anno sarà rispettato il patto di stabilità".
Un video della conferenza stampa
Cammarata era stato rieletto sindaco nel 2007; il suo mandato sarebbe scaduto la primavera prossima. Da tempo circolavano indiscrezioni circa la decisione di dimettersi in anticipo rispetto alla scadenza naturale del mandato. "Mi dimetto perché non intendo dare alibi a nessuno in vista delle elezioni di primavera e rimanere abbarbicato alla poltrona per l'indennità. Sicuramente, non me ne vado perché mi sono stancato di fare il sindaco, questa è una sciocchezza. Ma è atto di amore e responsabilità per questa città" ha detto spiegando le ragioni della sua decisione. "Chiudo 10 anni di amministrazione e posso andare a testa alta e reggere lo sguardo di alleati e avversari, senza la necessita' di dovere abbassare gli occhi". E ancora: "Non solo ho amato e amo Palermo ma posso affermare che in questi 10 anni mi sono dedicato con spirito di servizio e abnegazione all'amministrazione della città. L'ho fatto privilegiando l'interesse generale e non quello particolare, peggio quello personale".
Cammarata ha aggiunto che aveva deciso di dimettersi già il 2 gennaio, ma prima di andar via ha aspettato la relazione del ragioniere generale sul patto di stabilità. "Era andato in ferie - ha affermato - e ho atteso il suo ritorno. Volevo rassicurazioni che anche quest'anno sarà rispettato il patto di stabilità".
Un video della conferenza stampa