La Lega: "Voteremo a favore dell'arresto di Cosentino"

Politica

Roberto Maroni annuncia il sì del suo partito alla richiesta della magistratura di Napoli per il deputato Pdl, indagato per riciclaggio e altri reati. L'aula di Montecitorio dirà la sua il 12 gennaio

La Lega Nord "esprimerà in giunta un voto favorevole alla richiesta di arresto" nei confronti del deputato Pdl Nicola Cosentino. A dirlo, l'ex ministro Roberto Maroni uscendo dalla sede della Lega al temine della segreteria politica.  "Non c'è fumus persecutionis" ha spiegato Maroni, riferendo il parere dei membri leghisti della Giunta.

Dalla giunta probabile sì all'arresto - Grazie alla Lega, dalla giunta dovrebbe venire così pare positivo all'arresto. Con i due voti degli esponenti leghisti, Luca Paolini e Livio Follegot,
i voti favorevoli dovrebbero diventare 12 (2 Fli; 5 Pd; 1 Idv; 2 Udc; 2 Lega), mentre i 'no' resterebbero 9 (7 Pdl; 1 Misto-Mario Pepe; 1 Popolo e Territorio). Sempre che il radicale Maurizio Turco decida di votare in sintonia con gli altri colleghi del Pd.

In Aula le cose potrebbero cambiare - L'Aula di Montecitorio dovrebbe poi dire la sua, in via definitiva, giovedì 12 gennaaio. "In quell'occasione però - avverte un altro esponente della Lega che preferisce l'anonimato - alcuni di noi potrebbero votare contro l'arresto perché in effetti il quadro accusatorio è piuttosto fragile...". E di 'fragilità delle accuse mosse dai magistrati napoletani nei confronti dell'ex sottosegretario, parla da giorni anche Paolini che non esclude la possibilità di un voto 'difforme' tra Aula e Giunta. Su "oltre 1.000 pagine di richiesta di custodia cautelare - aveva osservato - solo una trentina riguardano l'ex sottosegretario che, peraltro, in quasi 10 anni d'inchiesta non è mai stato ascoltato sino a poco tempo fa. Benche' lui ne avesse fatto richiesta piu' volte".

L'inchiesa della Procura di Napoli - Nello scorso dicembre, la magistratura di Napoli aveva chiesto alla Camera dei deputati di autorizzare l'arresto dell'ex sottosegretario all'Economia, indagato in un'inchiesta su collusioni tra camorra e politica. La richiesta era stata notificata alla presidenza della Camera, in attesa di una decisione. L'udienza è fissata per il 10 gennaio alla Giunta per le autorizzazioni.

Cosentino è indagato per riciclaggio ed altri reati, con l'aggravante di aver agevolato gli interessi del clan camorristico dei Casalesi. Nei suoi riguardi, su richiesta dei pubblici ministeri di Napoli Antonio Ardituro, Francesco Curcio e Henry John Woodcock,è stata emessa dal gip Egle Pilla ordinanza di custodia cautelare in carcere. Il provvedimento è stato confermato il 15 dicembre scorso dal Tribunale del riesame, che ha ora depositato le motivazioni, trasmesse alla Camera.

L'inchiesta che, oltre a Cosentino, coinvolge altri 84 indagati, riguarda, per gran parte, proprio il progetto per il centro commerciale "Il principe" intorno al quale si sarebbero realizzate - secondo l'accusa - una serie di operazioni illecite: dal "voto di scambio" all'irregolare concessione di un finanziamento di oltre cinque milioni di euro da parte di Unicredit, all'illecita concessione di autorizzazioni urbanistiche. Quel progetto di centro commerciale - a parere dei giudici del riesame altro non era che "un tentativo di costruire un contenitore apparentemente 'pulito' dove poter impiegare capitali mafiosi" del clan dei Casalesi.

Cosentino, interrogato il 21 dicembre scorso dal gip, ha escluso qualsiasi sua attività illecita legata alle vicende di Casal di Principe, ma i giudici del riesame, sulla base di documenti acquisiti durante l'inchiesta, intercettazioni telefoniche ed ambientali, non hanno ritenuto veritiere le sue dichiarazioni.

Il retrofront della Lega - Nel settembre del 2010, la Lega Nord aveva votato contro l'utilizzo delle intercettazioni del deputato, schierandosi con il Pdl, allora alleato di governo.
Poco meno di un anno prima, l'allora maggioranza (compresa la Lega), aveva votato contro un'altra richiesta di arresto, sempre a carico del deputato Pdl.

Gasparri: "La nostra posizione è diversa" - Accoglie "con rispetto" la decisione della Lega, pur non condividendola, il capogruppo del Pdl in Giunta Maurizio Paniz che del caso Cosentino è anche relatore. Mentre la decisione della Lega di votare a favore dell'arresto è per l'ex ministro Paolo Romani e buona parte del Pdl "una nuova rottura della vecchia maggioranza".
"La nostra posizione è diversa da quella della Lega e mi auguro che nei prossimi giorni ci siano riflessioni e approfondimenti che li portino a risultati diversi", dice invece il capogruppo al Senato del Popolo della libertà Maurizio Gasparri.

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