Lavoro, Bonanni alla Fornero: "Quelli preoccupati siamo noi"

Politica
raffaele bonanni, cisl

Il leader della Cisl intervistato da SkyTG24 replica al ministro del Welfare, che si era detta “dispiaciuta e sorpresa” per la reazione dei sindacati al suo annuncio di una possibile riforma dell’articolo 18. Marcegaglia: "Non può essere un tabù". VIDEO

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L’articolo 18 riapre il dibattito e la polemica tra governo e sindacati. "La Fornero? Mi dispiace che reagisca in questo modo: ad essere preoccupati siamo noi". Nel giorno dello sciopero del pubblico impiego contro la manovra economica il leader Cisl, Raffaele Bonanni, replica alle parole del ministro del Lavoro, Elsa Fornero, che prima ha parlato di una possibile riforma dell’articolo 18 ma poi si è detta dispiaciuta dalla reazione dei sindacati: "Non la capisco e mi preoccupa anche molto. Non sul piano personale, ma per le sue implicazioni per il Paese", ha spiegato il ministro.
Ma per Bonanni alla manovra "discussa con nessuno", si "aggiunge un'iniziativa che si sa, prima di iniziare, crea molta divisione e confusione" su una materia "così spinosa".

“Si apre una rottura prima ancora della discussione” - Una riforma, ha spiegato Bonanni ospite di SkyTG24 Economia, annunciata "mediaticamente": così "si apre una rottura prima di arrivare alla discussione". Bonnani parla di una "situazione incresciosa", che avrebbe richiesto "più cautela" e al ministro Fornero dice ancora: "Doveva essere molto più accorta". Ci sono state "parole - spiega - che davvero mi hanno molto sconcertato: si parla di lavoratori e pensionati 'privilegiati' che prendono 1.000-1.200 euro al mese. Si è fuori misura. Credo che la coesione sociale e il buon senso debbano davvero essere recuperati. Ci preoccupa lei - dice ancora riferendosi al ministro - ma doveva essere molto più accorta ad aprire un discorso così spinoso, così caldo. Mai nessun governo ha fatto una manovra così pesante senza discutere con i legittimi rappresentanti di lavoratori e pensionati. Ora che fa, si lamenta di cosa? Non dovrei neanche esprimere la mia opinione civilmente", dice ancora Bonanni, "chiamandola maestrina; al massimo è una espressione umoristica”.

“Si vogliono usare i giovani come scudi umani”
- "Se vuole affrontare il problema della precarietà e dei giovani" avrebbe potuto "raccogliere il nostro invito a rendere obbligatoria la previdenza integrativa e a detassarla come fanno in Germania. Ora si usano i giovani come scudi umani per dire che sarebbero dei privilegiati lavoratori da 1.000 euro al mese perché hanno l'articolo 18". E, insiste, "si dovrebbe pagare di più chi è più flessibile. La professoressa Fornero dovrebbe insegnarmi che oggi, con il metodo contributivo, più si pagano i contributi e più  le pensioni sono adeguate. E invece si discute di altro, si discute di istigare al 'mal comune mezzo gaudio', all'invidia sociale, tentando di stimolare un ideologismo sull'art.18 che davvero non mi pare opportuno nel momento in cui un governo tecnico deve curare la salute dell'economia italiana". Ma "non si potrà andare avanti così, il governo stesso raddrizzerà la rotta e sarà attento a non creare premesse per litigi ulteriori", conclude Bonanni, tornando a chiedere all'esecutivo il "patto sociale".

Camusso: "L'articolo 18 è una norma di civiltà" - "Bisognerebbe scendere dalle cattedre e confrontarsi con il paese reale, fatto di disoccupazione di lunga durata e di tanti giovani precari che tra un lavoro e l'altro non ha nessuna garanzia. I temi del mercato del lavoro sono questi. L'articolo 18 è una norma di civiltà", commenta a SkyTG24 il segretario della Cgil Susanna Camusso.

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Marcegaglia: "Riformare il mercato del lavoro" - Di parere nettamente opposto la leader degli industriali Emma Marcegaglia: "Siamo assolutamente a favore di una trattativa seria e pragmatica del mercato del lavoro. In una situazione come questa, credo appunto che non ci siano più totem. La situazione italiana è complessa e il mercato del lavoro è una di quelle riforme che vanno affrontata per tornare a crescere".

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Bersani: "Ci pensiamo dopo Natale" - "Ora facciamoci il Natale. E lasciamo stare l'articolo 18. Mi pare che c'è già da digerire qualcosa. Sul lavoro si può ragionare con calma, facciamolo senza patemi" ha commentato il leader del Pd Pier Luigi Bersani.

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Bocchino: "Sostenere la riforma Fornero" - "Il ministro Fornero ha dimostrato tanto coraggio sul grande tema della riforma del lavoro e quindi va sostenuta. Mentre, purtroppo, dobbiamo sottolineare che la CGIL continua a difendere un vecchio sistema che oggi non possiamo più permetterci e che crea diseguaglianze" ha detto a SkyTG24 il vicepresidente di Fli, Italo Bocchino, che aggiunge: "Oggi l'Italia si divide in due grandi categorie: pensionati e iper-garantiti da una parte e  donne e giovani dall'altra. Noi siamo dalla parte di questi ultimi".

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