L'ex ministro dell'Economia critica il provvedimento del governo Monti: "Troppe tasse e poca crescita". Il titolare dello Sviluppo economico gli replica: "Abbiamo messo in salvo l'Italia". E annuncia liberalizzazioni e vendita delle frequenze tv
(in fondo all'articolo tutti i video sulla manovra economica)
"E' molto probabile che ci sia un'altra manovra e io penso che non sia giusto". Macché, "non c'è nessun'altra manovra in arrivo". Dopo la sua approvazione alla Camera, e a pochi giorni dal via libera che dovrebbe arrivare al Senato, il provvedimento più importante del governo continua a far discutere. E soprattutto a dividere. Stavolta, da un lato c'è l'ex ministro dell'Economia Giulio Tremonti, che critica il dl del governo sostenendo che è "troppo sbilanciato dal lato delle tasse e abbastanza privo di altre cose che dovevano esserci" (guarda il video).
E dall'altro il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, che esclude qualsiasi altro provvedimento restrittivo, annuncia prossime liberalizzazioni e dice che l'esecutivo "ha messo in salvo l'Italia".
"Venderemo le frequenze tv" - Le critiche di Tremonti arrivano dopo diverse settimane di silenzio. L'ex ministro del governo Berlusconi, intervistato da Lucia Annunziata, definisce il testo troppo sbilanciato sul fronte delle tasse e poco su quello della crescita.
Una valutazione diametralmente opposta a quella dell'ex banchiere, che, ospite di Che tempo fa, annuncia che lo Stato metterà all'asta le frequenze televisive tramite beuaty contest (nei giorni scorsi Idv e Lega avevano proposto un ordine del giorno in tal senso).
Non solo. Promette liberalizzazioni, dopo la frenata su farmacie e tassisti dei giorni scorsi.
"Lotta senza pace contro l'evasione" - Il governo, assicura l'ex numero uno di Intesa San Paolo (che ha annunciato di voler vendere le proprie azioni della banca) "darà il massimo per combattere l'evasione fiscale. Dobbiamo reperire 120 miliardi che sono stati veramente rubati agli altri e questo ci permetterà di fare investimenti per la crescita rendendo tutto più equo".
Passera ha detto di non sapere se, nel suo futuro, vi sarà un ingresso a pieno titolo nell'agone politico, al termine dell'esperienza come ministro dello Sviluppo nel governo Monti. "Non lo so, non so se sono capace, non so se imparerò in tempo". "Occuparsi di bene comune è il più bello dei lavori".
"E' molto probabile che ci sia un'altra manovra e io penso che non sia giusto". Macché, "non c'è nessun'altra manovra in arrivo". Dopo la sua approvazione alla Camera, e a pochi giorni dal via libera che dovrebbe arrivare al Senato, il provvedimento più importante del governo continua a far discutere. E soprattutto a dividere. Stavolta, da un lato c'è l'ex ministro dell'Economia Giulio Tremonti, che critica il dl del governo sostenendo che è "troppo sbilanciato dal lato delle tasse e abbastanza privo di altre cose che dovevano esserci" (guarda il video).
E dall'altro il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, che esclude qualsiasi altro provvedimento restrittivo, annuncia prossime liberalizzazioni e dice che l'esecutivo "ha messo in salvo l'Italia".
"Venderemo le frequenze tv" - Le critiche di Tremonti arrivano dopo diverse settimane di silenzio. L'ex ministro del governo Berlusconi, intervistato da Lucia Annunziata, definisce il testo troppo sbilanciato sul fronte delle tasse e poco su quello della crescita.
Una valutazione diametralmente opposta a quella dell'ex banchiere, che, ospite di Che tempo fa, annuncia che lo Stato metterà all'asta le frequenze televisive tramite beuaty contest (nei giorni scorsi Idv e Lega avevano proposto un ordine del giorno in tal senso).
Non solo. Promette liberalizzazioni, dopo la frenata su farmacie e tassisti dei giorni scorsi.
"Lotta senza pace contro l'evasione" - Il governo, assicura l'ex numero uno di Intesa San Paolo (che ha annunciato di voler vendere le proprie azioni della banca) "darà il massimo per combattere l'evasione fiscale. Dobbiamo reperire 120 miliardi che sono stati veramente rubati agli altri e questo ci permetterà di fare investimenti per la crescita rendendo tutto più equo".
Passera ha detto di non sapere se, nel suo futuro, vi sarà un ingresso a pieno titolo nell'agone politico, al termine dell'esperienza come ministro dello Sviluppo nel governo Monti. "Non lo so, non so se sono capace, non so se imparerò in tempo". "Occuparsi di bene comune è il più bello dei lavori".