La Russa: “Sosterremo Monti, ma si occupi solo di economia”

Politica

L’ex ministro, ospite de L’Intervista di Maria Latella a SkyTG24, avverte il nuovo governo: “Non pensi di avere carta bianca dalla politica”. Poi sottolinea: “I mercati stanno dimostrando che il crollo delle Borse non è legato a Berlusconi”. IL VIDEO

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Il governo Monti è "un esecutivo tecnico in cui di fatto sono sospese le regole democratiche. Un governo che il Pdl sosterrà anche fino al 2013, ma dipenderà da quello che farà: deve occuparsi solo dell'emergenza economica. Non vorrei che pensasse di avere una sorta di carta bianca dalla politica". Lo ha detto il coordinatore del Pdl Ignazio La Russa, ospite dell'Intervista di Maria Latella su SkyTG24. E ha aggiunto: "L'unico lato positivo di questo governo, emergenza a parte che giustifica l'atto di generosità fatto da Berlusconi e dal Pdl di fare un passo indietro, è che ora deve dire la strada per guidarci" fuori dalla crisi. E ha insistito: "La legge elettorale e la cittadinanza italiana agli stranieri non sono tra i suoi compiti. Sono due temi che dovrà affrontare il prossimo governo, quando ci sarà un'investitura popolare".

L'ex ministro della Difesa ha poi osservato: “Sono contento di essere stato battuto sulla questione delle elezioni anticipate perché altrimenti non avremmo mai avuto la riprova che era un'enorme bugia, una grande barzelletta quella secondo la quale lo spread e il crollo delle Borse dipendessero da Berlusconi. Grazie all'esistenza di questo governo, che non ha fatto alzare le Borse e ha mantenuto lo spread a quel livello, noi sappiamo che Berlusconi e il governo Berlusconi non avevano nessuna responsabilità. Sono i provvedimenti che occorrono, e non Berlusconi o Monti".

Quanto alle prime misure annunciate dal nuovo governo, l’ex ministro si è detto “fortemente contrario a rimettere l'Ici". Ha invece affermato di non "scandalizzarsi" di fronte all'ipotesi di una "piccola patrimoniale per capitali che non sono poi così enormi: non sono tetragono nel dire no a una tassazione sui patrimoni". Ed ha spiegato la posizione dell'ex premier Berlusconi secondo il quale una patrimoniale vera e propria potrebbe "deprimere l'economia”.

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