"Bersani mi chiede di interagire sulla questione dei vice", si legge nella missiva indirizzata al premier e immortalata dai fotografi a Montecitorio. "E' la dimostrazione che in privato diciamo le stesse cose che in pubblico" ha detto il vicesegretario Pd
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Nessun giallo sul biglietto ricevuto a Montecitorio dal presidente del Consiglio Mario Monti e immortalato dai fotografi in Aula. Enrico Letta ammette di essere l'autore della missiva con la quale si candida a collaborare con il nuovo governo. "Certo che il biglietto è mio. E mi pare la dimostrazione che in privato diciamo le stesse cose che in pubblico" dichiara in Transatlantico il vicesegretario del Pdl.
Durante i lavori in Aula l'attenzione di molti si era infatti concentrata su un foglietto scritto a mano e firmato semplicemente Enrico. "Mario - questo il testo della missiva catturata dai fotografi - quando vuoi dimmi forme e modi con cui posso esserti utile dall'esterno. Sia ufficialmente (Bersani mi chiede per es. di interagire sulla questione dei vice) sia riservatamente. Per ora mi sembra tutto un miracolo! E allora i miracoli esistono!".
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