Di Pietro: "Non ci metteremo di traverso al nuovo governo"

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Il leader dell’Idv dopo le consultazioni con Mario Monti: "Nessuna preclusione nei suoi confronti, ma sulla fiducia aspettiamo. Decideremo in base alla squadra e al programma". Poi spiega la linea del partito con un gioco di parole: IL VIDEO

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Antonio Di Pietro ribadisce di non avere "nessuna preclusione" nei confronti di Mario Monti per il quale nutre "stima e rispetto". Tuttavia, l'Idv stabilirà se votare o meno il governo Monti solo dopo aver conosciuto e valutato il programma di governo e la squadra dei ministri.
Insomma, "il buongiorno si vede dal mattino. Ma il mattino si vede dal buongiorno. Invertite l'ordine degli addendi il buongiorno non cambia - spiega Di Pietro sorridendo - Vedremo dal primo atto in concreto che porrà in essere".



Sulla fiducia aspettiamo - L'Italia dei Valori conferma dunque la linea degli ultimi giorni. "Sì con riserva" aveva detto al presidente della Repubblica Napolitano durante le consultazioni seguite alle dimissioni di Silvio Berlusconi.
"Noi non ci metteremo di traverso a che nasca il governo Monti. Da ora vogliamo confrontarci nel merito" ha detto Antonio Di Pietro al termine delle consultazioni con il presidente del Consiglio incaricato Mario Monti. Ma, ha aggiunto, l'Italia dei Valori aspetta di vedere come si tradurrà in concreto il programma e quale sarà la squadra per poter dare il suo sì alla fiducia.
"Siamo contenti in ogni caso che al governo Berlusconi succeda il governo Monti", ha assicurato, "dà altra caratura, qualità e credibilità alle istituzioni e al Paese".

Referendum elettorale e nuova legge per andare al voto - "Abbiamo espresso personalmente la nostra stima e il nostro rispetto al presidente del Consiglio designato". Monti, ha aggiunto Di Pietro, "intende portare e riportare serietà nelle istituzioni e noi gli abbiamo chiesto di riportarci anche trasparenza ed efficienza e di coniugare in concreto le misure di equità sociale".
A Monti, ha proseguito, "abbiamo chiesto di farci conoscere in concreto come intende coniugare equità e sviluppo, chi, insomma, deve pagare la crisi e gli abbiamo chiesto di conoscere quale sarà la sua squadra. Si è riservato una risposta". E "abbiamo anche chiesto in quanto tempo pensa di poter realizzare il rilancio di efficienza ed equità ed egli ci ha detto che intende farlo in tutto il tempo che abbisogna allo scopo".
Ma a Monti l'Idv ha anche posto la questione del referendum elettorale e della necessità di cambiare la legge per il voto. Per Di Pietro, che ha domandato esplicitamente al presidente del Consiglio incaricato di ricevere il comitato referendario, se il referendum passasse sarebbe "un dovere" ridare la parola ai cittadini, a prescindere "dall'efficienza del governo".
Nel frattempo l'Idv "si riserva in fiduciosa attesa di vedere quale sarà la squadra e come verranno tradotte in azioni concrete le buone intenzioni. Vedremo dal primo atto concreto" che cosa accadrà, ha aggiunto Di Pietro ribadendo che l'Italia dei valori vuole "la legge del buon esempio" che faccia una "pulizia da ramazza dei privilegi e della casta e della cricca". In questo caso, Monti "avrà tutto il nostro sostegno", ha detto ancora Di Pietro.

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