Bersani a SkyTG24: "Pronti per un governo di discontinuità"

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Il segretario del Pd: "La situazione è drammatica, è necessario un cambio così come è successo in tutti quei paesi che sono finiti nei guai". Sulla telefonata con Napolitano: "Gli ho ribadito la disponibilità a un processo di transizione"

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"La situazione è drammatica e come dice il presidente Napolitano bisogna fare qualcosa e questo qualcosa dovrebbe essere un gesto politico, cioè l'annuncio di un cambiamento, un gesto di discontinuità perché il tasso di credibilità in questo momento dell'azione di governo è pari a zero". Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, a SkyTG24, avverte: "E’ necessario un cambio così come è successo in tutti quei paesi che sono finiti nei guai".

"Paesi come Portogallo, Irlanda, Spagna, Grecia - ricorda Bersani - hanno cambiato governo o hanno anticipato le elezioni. Quindi mi si deve dimostrare che l'Italia è un'eccezione per le virtù taumaturgiche di Berlusconi".
"Per mettere mano a serie misure economiche serve - ribadisce il segretario del Pd - un passaggio di fase con delle personalità che siano credibili su scala internazionale e possano rispondere con efficacia alla crisi". Un esecutivo, secondo Bersani, che si basi "su una larghissima condivisione parlamentare che possa dare l'idea che siamo un Paese che reagisce".

"Le misure da fare subito - propone Bersani - sarebbero quelle di natura fiscale. Andrebbero rafforzate le misure contro l'evasione; poi servirebbe un pacchetto lungo di liberalizzazioni vere; e poi un qualche intervento che riguardi la pubblica amministrazione". "Qualunque misura si faccia - precisa il segretario del Pd - non diventa efficace il giorno dopo, non può essere risolutiva nell'immediato, quindi andrebbe accompagnata da un gesto che crei una psicologia di fiducia e alzi il tasso di credibilità delle misure italiane".

Bersani ha poi spiegato che il Pd ha dato al Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, la disponibilità a un processo di transizione per fronteggiare la crisi. Bersani ha precisato che questa disponibilità risale a mesi addietro, quando ha consegnato un documento al Presidente della Repubblica, e ha aggiunto che "oggi (con la telefonata di cui ha parlato Enrico Letta, ndr) l'ho ribadito, anche a nome di Di Pietro con cui avevo parlato". Una disponibilità "in un quadro di transizione con una discontinuità, con figure autorevoli che siano in grado di raccogliere larghissima maggioranza  parlamentare, a dare una mano con le nostre idee, con le nostre proposte e anche con il nostro sostegno".
Bersani ha sottolineato che "naturalmente devono verificarsi delle condizioni: io non voglio ribaltoni e non intendo mettermi in coda a situazioni che non sono credibili. Escludo queste due cose: ribaltoni e 'codismo', sostegno a situazioni che non hanno credibilità”.

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