Braccio di ferro su Bankitalia

Politica

Restano incertezze sul successore di Mario Draghi, con una rosa di nomi che continua ad essere ampia. Per il Financial Times Berlusconi ha scelto: "Lorenzo Bini Smaghi sarà il nuovo Governatore". Duro editoriale di De Bortoli sul Corriere della Sera

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Il presidente del Consiglio ha provato ad ottenere il semaforo verde del Capo dello Stato su Lorenzo Bini Smaghi, la cui dipartita dal board della Bce era stata contemplata al momento della designazione di Mario Draghi ai vertici della Banca Centrale europea. Ma il Quirinale ha rimesso la scelta al premier, limitandosi a chiedere "massima condivisione". ,

Il successore di Mario Draghi. E' il toto nomine a conquistare i titoli dei quotidiani in edicola giovedì 20 ottobre. Dal Corriere della Sera al Giornale, passando per il Financial Times. Secondo l'autorevole testata a livello mondiale non solo per la finanza ma anche per la politica, "Berlusconi ha scelto Bini-Smaghi per evitare un litigio diplomatico con la Francia prima del vertice europeo del fine settimana".
Una scelta, questa, che non metterebbe tutti d'accordo. Non è infatti un mistero la predilezione del Capo dello Stato (e dello stesso Draghi) per Fabrizio Saccomanni, direttore generale di Bankitalia.

La tentazione de voto contrario - Carlo Marroni su Il Sole 24 Ore accende per l'appunto i riflettori sui malumori del Consiglio Superiore alla vigilia della nomina. Il giornalista ricorda che se la nomina di Mario Draghi era avvenuta all'unanimità, ora le cose potrebbero cambiare. Il parere dei 13 membri del Consiglio, spiega, non sono vincolanti, "ma il loro parere rappresenta la banca e in qualche modo riflette la sensibilità della Presidenza della Repubblica".

Come pasticcio un capolavoro - Forte l'editoriale di Ferruccio de Bortoli. "Fonti del governo sostengono che la scelta cadrebbe su Bini Smaghi anche per l’impossibilità di trovargli una collocazione di pari dignità - scrive il direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli - Un incarico che possa accettare per dimettersi dalla Bce, senza dare l’impressione di un’ingerenza della politica in un organo la cui indipendenza è garantita da un trattato. Insomma, un enorme groviglio. Una procedura pasticciata. Una plateale dimostrazione di mancanza di leadership e persino di dignità nazionale. Oggi vedremo quale sarà l’esito finale. Un risultato è già acquisito, purtroppo. Chiunque sarà il nuovo Governatore dovrà rimontare uno spiacevole vulnus di immagine derivato della tempestosa e farraginosa procedura di nomina.

Nomina con giallo - "Non c'è un nome che vada bene o sul quale non ci sia un veto. Non se ne può più" scrive Adalberto Signore su il Giornale. Ricorda che le quotazioni dei candidati alla nomina continuano a salire e scendere. Non esclude, dunque, la nomina di Fabrizio Saccomanni, e, "vista la situazione di impasse anche quella degli outsider Ignazio Visco e Anna Maria Tarantola".

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