Il testo è passato con 314 voti favorevoli e 300 contrari. Il Presidente della Repubblica ha firmato la legge questa mattina, prima di partire per un viaggio di due giorni in Romania
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Le misure inserite nel testo
(In fondo all'articolo tutti i video sulla manovra)
La Camera ha approvato mercoledì sera in via definitiva la manovra economica. I sì sono stati 314 e 300 i no. E giovedì mattina il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, poco prima di partire per una visita di due giorni in Romania, ha firmato la manovra.
Nel corso della mattinata di mercoledì l'Aula aveva votato - con soli sei voti di scarto - anche la fiducia al governo. Proprio nel giorno del via libera definitivo sono arrivate però anche le dure critiche del numero uno di Confindustria, Emma Marcegaglia (GUARDA IL VIDEO). Mentre fuori da Montecitorio, durante la discussione, si sono vissuti momenti di tensione con scontri tra manifestanti e polizia (GUARDA IL VIDEO E LE FOTO).
Rispunta ipotesi condono - Nel corso dei lavori la Camera tra le decine e decine di ordini del giorno presentati da tutti i gruppi politici, il governo, rappresentato dal sottosegretario all'Economia Alberto Giorgetti ha accettato ufficialmente anche quello di Domenico Scilipoti, presentato nel corso della discussione della manovra. In tre cartelle dattiloscritte il parlamentare "impegna il governo a valutare se adottare il tanto vituperato condono fiscale". Scilipoti ricorda in una nota che sono state adottate con la manovra "norme antievasione che rappresentano una svolta epocale e che nell'immediatezza deve essere accompagnata da misure che consentano il recupero di nuove risorse economiche". Secondo il proponente, il condono fiscale dovrebbe dare ulteriori poteri a Equitalia per stanare chi non "confessa" di aver celato debiti al fisco e gli importi da pagare sarebbero correlati al reddito dichiarato dalle società. Nella seconda parte dell'ordine del giorno Scilipoti ipotizza un condono edilizio per tutti gli abusi realizzati fino al 31 dicembre 2010 per una volumetria non superiore al 25% dell'esistente, anche se non "aderente alla costruzione originaria".
Effetto immediato sui portafogli - L'effetto sui portafogli sarà immediato. Dalla tv al vino, dai giocattoli alle automobili, dalle scarpe ai detersivi, molti prodotti saranno più cari per il ritocco dell'aliquota Iva dal 20 al 21%. L'aumento sul singolo acquisto si sentirà poco: per un paio di scarpe da 120 euro, l'aumento sarà di appena 1 euro. Ma è previsto che la norma porti complessivamente nelle casse dello Stato 700 milioni di euro già quest'anno e 4,2 miliardi di euro l'anno dal 2012. Insomma l'esborso per le famiglie potrebbe oscillare dai 123 euro calcolati dalla Cgia di Mestre ai 173 da Federconsumatori e Adusbef fino ai 500 euro che preoccupano le catene di distribuzione come la Coop. Più caro anche il pieno per l'auto. Con l'aumento dell'Iva previsto dalla manovra "il prezzo della benzina aumenterà di 1,2-1,3 centesimi al litro", calcola il presidente dell'Unione petrolifera, Pasquale De Vita. Per quanto riguarda l'impatto sui consumi, De Vita ha spiegato che "il trend è negativo e i consumi vanno già maluccio e questa misura certo non aiuta".
Dure critiche da Confindustria - Sul testo intanto arrivano dure critiche da Confindustria. "Anche questa manovra non risolve i problemi dell'Italia - ha commentato il presidente degli industriali Emma Marcegaglia - se noi continuiamo a crescere con zero, non riusciremo a fare nulla. Tornare a crescere è essenziale e questa manovra non ha nulla per tornare a crescere.
"Certamente noi dobbiamo aprire una grande riflessione per due operazioni che vanno al di là della manovra: crescita e debito pubblico", ha commentato il capogruppo Pdl alla Camera Cicchitto, mentre il segretario Pd Bersani ha giudicato il provvedimento "non sufficientemente credibile perché ingiusto". Parole a cui ha risposto Ignazio La Russa dicendo che "siamo molto attenti alle parole del presidente di Confindustria, ma siamo anche in grado di smentirla quando dice cose che non sono attinenti alla verità".
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Nel corso della mattinata di mercoledì l'Aula aveva votato - con soli sei voti di scarto - anche la fiducia al governo. Proprio nel giorno del via libera definitivo sono arrivate però anche le dure critiche del numero uno di Confindustria, Emma Marcegaglia (GUARDA IL VIDEO). Mentre fuori da Montecitorio, durante la discussione, si sono vissuti momenti di tensione con scontri tra manifestanti e polizia (GUARDA IL VIDEO E LE FOTO).
Rispunta ipotesi condono - Nel corso dei lavori la Camera tra le decine e decine di ordini del giorno presentati da tutti i gruppi politici, il governo, rappresentato dal sottosegretario all'Economia Alberto Giorgetti ha accettato ufficialmente anche quello di Domenico Scilipoti, presentato nel corso della discussione della manovra. In tre cartelle dattiloscritte il parlamentare "impegna il governo a valutare se adottare il tanto vituperato condono fiscale". Scilipoti ricorda in una nota che sono state adottate con la manovra "norme antievasione che rappresentano una svolta epocale e che nell'immediatezza deve essere accompagnata da misure che consentano il recupero di nuove risorse economiche". Secondo il proponente, il condono fiscale dovrebbe dare ulteriori poteri a Equitalia per stanare chi non "confessa" di aver celato debiti al fisco e gli importi da pagare sarebbero correlati al reddito dichiarato dalle società. Nella seconda parte dell'ordine del giorno Scilipoti ipotizza un condono edilizio per tutti gli abusi realizzati fino al 31 dicembre 2010 per una volumetria non superiore al 25% dell'esistente, anche se non "aderente alla costruzione originaria".
Effetto immediato sui portafogli - L'effetto sui portafogli sarà immediato. Dalla tv al vino, dai giocattoli alle automobili, dalle scarpe ai detersivi, molti prodotti saranno più cari per il ritocco dell'aliquota Iva dal 20 al 21%. L'aumento sul singolo acquisto si sentirà poco: per un paio di scarpe da 120 euro, l'aumento sarà di appena 1 euro. Ma è previsto che la norma porti complessivamente nelle casse dello Stato 700 milioni di euro già quest'anno e 4,2 miliardi di euro l'anno dal 2012. Insomma l'esborso per le famiglie potrebbe oscillare dai 123 euro calcolati dalla Cgia di Mestre ai 173 da Federconsumatori e Adusbef fino ai 500 euro che preoccupano le catene di distribuzione come la Coop. Più caro anche il pieno per l'auto. Con l'aumento dell'Iva previsto dalla manovra "il prezzo della benzina aumenterà di 1,2-1,3 centesimi al litro", calcola il presidente dell'Unione petrolifera, Pasquale De Vita. Per quanto riguarda l'impatto sui consumi, De Vita ha spiegato che "il trend è negativo e i consumi vanno già maluccio e questa misura certo non aiuta".
Dure critiche da Confindustria - Sul testo intanto arrivano dure critiche da Confindustria. "Anche questa manovra non risolve i problemi dell'Italia - ha commentato il presidente degli industriali Emma Marcegaglia - se noi continuiamo a crescere con zero, non riusciremo a fare nulla. Tornare a crescere è essenziale e questa manovra non ha nulla per tornare a crescere.
"Certamente noi dobbiamo aprire una grande riflessione per due operazioni che vanno al di là della manovra: crescita e debito pubblico", ha commentato il capogruppo Pdl alla Camera Cicchitto, mentre il segretario Pd Bersani ha giudicato il provvedimento "non sufficientemente credibile perché ingiusto". Parole a cui ha risposto Ignazio La Russa dicendo che "siamo molto attenti alle parole del presidente di Confindustria, ma siamo anche in grado di smentirla quando dice cose che non sono attinenti alla verità".