Caso Falck, il Pd sospende Filippo Penati
PoliticaLa decisione è stata presa all'unanimità dalla commissione di Garanzia del partito "fino al completo positivo chiarimento della propria posizione giudiziaria". L'ex presidente della Provincia di Milano, accusato di tangenti, si era già autosospeso
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Il Pd sospende Filippo Penati dal partito: lo ha deciso la commissione di Garanzia del Partito democratico presieduta da Luigi Berlinguer che si è riunita a Roma. La decisione, ha spiegato Berlinguer, è stata presa "all'unanimità" e "fino al completo positivo chiarimento della propria posizione giudiziaria".
L'ex sindaco di Sesto San Giovanni ed ex presidente della Provincia di Milano è accusato di tangenti in un’inchiesta della procura di Monza su interventi urbanistici nell'area Falck di Sesto San Giovanni e si era già autosospeso dal partito. I garanti hanno così deciso di rendere esecutiva la sospensione.
Alla base della sospensione, spiega una nota del Pd, "sta la convinzione profonda e costitutiva del Pd - cui Penati si è autonomamente adeguato autosospendendosi e dichiarando di voler rinunciare alla prescrizione - che quanti rivestano responsabilità pubbliche o esercitino attività politica debbano, ancora più dei comuni cittadini, mostrarsi integri e lontani da ogni forma di compromissione con l'illecito, al fine di non danneggiare con i propri comportamenti le istituzioni nelle quali operano e il partito in cui militano".
"Ho fatto tutti i passi indietro doverosi, necessari a scindere nettamente la mia vicenda da
quella del Pd, compresa l'autosospensione e questo senza attendere la decisione del partito, questo per potermi difendere meglio ed evitare problemi e imbarazzi al Pd stesso - ha commentato con una nota Penati - Ribadisco che sono estraneo ai fatti che mi sono contestati e sono certo che il corso della giustizia lo dimostrerà".
L'inchiesta sul presunto giro di tangenti sarà anche al centro di tre dibattiti del Consiglio comunale di Milano, ma non ci sarà la relazione del sindaco Giuliano Pisapia richiesta dall'opposizione. In compenso la vicenda sarà affrontata in due sedute della Commissione Mobilità con il dg di Atm e l'assessore alla Mobilità Pierfrancesco Maran.
Tutti i video sul caso Penati
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Alla base della sospensione, spiega una nota del Pd, "sta la convinzione profonda e costitutiva del Pd - cui Penati si è autonomamente adeguato autosospendendosi e dichiarando di voler rinunciare alla prescrizione - che quanti rivestano responsabilità pubbliche o esercitino attività politica debbano, ancora più dei comuni cittadini, mostrarsi integri e lontani da ogni forma di compromissione con l'illecito, al fine di non danneggiare con i propri comportamenti le istituzioni nelle quali operano e il partito in cui militano".
"Ho fatto tutti i passi indietro doverosi, necessari a scindere nettamente la mia vicenda da
quella del Pd, compresa l'autosospensione e questo senza attendere la decisione del partito, questo per potermi difendere meglio ed evitare problemi e imbarazzi al Pd stesso - ha commentato con una nota Penati - Ribadisco che sono estraneo ai fatti che mi sono contestati e sono certo che il corso della giustizia lo dimostrerà".
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