Il segretario del Pd attacca il premier: “Abbiamo perso la nostra sovranità nazionale, mica noccioline”. Terzo Polo disponibile a votare provvedimenti utili al paese. Giovedì il ministro Tremonti riferirà alle commissioni
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L’opposizione si prepara: giovedì mattina tutti i leader saranno in Parlamento per ascoltare le parole del ministro dell’Economia Giulio Tremonti che riferirà sulla crisi economica alla commissioni Affari costituzionali e bilancio di Camera e Senato.
Intanto si fa sentire il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani: "Abbiamo perso la nostra sovranità nazionale, mica noccioline. Se il premier si lascia commissariare, noi non intendiamo essere commissariati".
Il "problema più pressante", sostiene Bersani, non è il commissariamento dell'Italia, ma la "permanenza di Berlusconi", che "rischia di bruciare mese dopo mese gli sforzi che nel frattempo mettiamo in campo".
"Il problema è che la faccia di chi dovrebbe presentare le dure ricette prescritte dal commissario è quella di Silvio Berlusconi", aggiunge Bersani. "Questo è il problema dirimente non solo agli occhi del mondo, ma anche agli occhi degli italiani, e in particolare di quelli che lo hanno votato".
Insomma il Pd, insieme all’Idv, ribadisce la richiesta a Berlusconi di farsi da parte; Udc, Api e Futuro e Libertà, il cosiddetto Terzo Polo, si dicono invece disponibili a discutere ed eventualmente votare provvedimenti che fossero utili al Paese. Ma sull'ipotesi ciclicamente riproposta di un Udc che potrebbe entrare nella maggioranza, Casini parla di logiche di palazzo avvilenti.
Intanto il governo si prepara anche all’incontro con le parti sociali, in programma mercoledì, per discutere della riforma delle pensioni.
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