Il ministro del welfare a SkyTG24 bolla come provincialista l'ipotesi che esista un attacco diretto all'Italia. "Si tratta di una condizione globale", spiega e boccia l'idea di governi istituzionali. VIDEO
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E' "provincialismo pensare che i mercati ce l'hanno con l'Italia". Ne è convinto il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, che intervistato da SkyTG24 spiega: "C'è una condizione globale. Speriamo che gli americani prendano decisioni che garantiscano stabilità. L'Europa ora non è sufficientemente apprezzata dai mercati per garantire stabilità. Qualche iniziativa dovrà esserci sulla Bce e sul fondo di stabilità che dovrà essere adeguatamente capitalizzato".
Ma esiste un 'caso Italia'? "L'Italia ha un grande debito accumulato e se in questo contesto gli operatori che magari hanno bisogno di liquidità devono vendere hanno titoli europei in pancia e i titoli italiani sono in quantità maggiore".
Alla domanda se Berlusconi, nel suo discorso in aula mercoledì 3 agosto, sarà in grado di rassicurare i mercati, Sacconi risponde: "Assolutamente si. La manovra l'abbiamo già fatta ed è stata apprezzata dalla Commissione Ue. Ed è stata definita secondo i tempi concordati con la Commissione. Si dice che è tutto spostato sul 2013-2014 ma è perché il 2011 e 2012 sono stati oggetto di manovre che hanno funzionato".
Sulla scelta di Berlusconi di riferire in parlamento Sacconi aggiunge: "Il presidente del Consiglio ha ritenuto di aderire alla richiesta delle opposizioni mantenendo il dialogo aperto. Maggioranza ed opposizione devono rispettarsi".
E la mancata presenza delle opposizioni al tavolo con le parti sociali? "Le opposizioni non chiedono una confusione di ruoli e neanche le parti sociali perché questo attenuerebbe la responsabilità".
E "non devono ipotizzarsi governi di unità nazionale che quando ci sono stati hanno fatto spesa pubblica. Bisogna concorrere tutti in leale collaborazione istituzionale".
E sulla proposta di Calderoli di rinviare le vacanze della classe politica il ministro del Welfare risponde che "non potranno essere vacanze della testa". "Ci auguriamo qualche giorno di riposo - prosegue Sacconi - ma e' difficile pensare ad un'estate di estranieta' rispetto a quello che sta accadendo".
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E la mancata presenza delle opposizioni al tavolo con le parti sociali? "Le opposizioni non chiedono una confusione di ruoli e neanche le parti sociali perché questo attenuerebbe la responsabilità".
E "non devono ipotizzarsi governi di unità nazionale che quando ci sono stati hanno fatto spesa pubblica. Bisogna concorrere tutti in leale collaborazione istituzionale".
E sulla proposta di Calderoli di rinviare le vacanze della classe politica il ministro del Welfare risponde che "non potranno essere vacanze della testa". "Ci auguriamo qualche giorno di riposo - prosegue Sacconi - ma e' difficile pensare ad un'estate di estranieta' rispetto a quello che sta accadendo".