Il segretario del Pd, in un’intervista a la Repubblica, chiede le urne anticipate per ridare fiducia ai mercati, dopo le perdite di questi giorni. E sull’informativa di Berlusconi in Parlamento: “Mi aspetto almeno una presa d’atto”
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"O si va a votare subito o si trova lo spazio di una soluzione transitoria in netta discontinuità con il passato". Pier Luigi Bersani, intervistato da Repubblica (GUARDA LA RASSEGNA STAMPA) ribadisce che "dopo questo lunedì, Berlusconi dovrebbe andare al Quirinale e rimettere il mandato nelle mani del presidente Napolitano". Il segretario Pd torna a chiedere il ricorso anticipato alle urne, come avverrà in Spagna, per rispondere alla crisi: "Di fronte a una novità di questo tipo - osserva - i mercati capirebbero che ci stiamo occupando di dare una svolta". Quanto a un eventuale governo di transizione, a guidarlo non dovrebbero essere "i protagonisti che ci hanno portato fin qui", rileva Bersani osservando che "il Gattopardo non funziona quando la situazione è questa. Siamo nei guai seri e io sento in giro una vera paura sul futuro".
Mercoledì 3 agosto Berlusconi terrà l'informativa al Parlamento: "Mi aspetto - anticipa - almeno una presa d'atto, sempre che sia ancora lì. Se c'è almeno un'analisi condivisa sono disposto a mordermi la lingua e a non fare eccessive polemiche. La mia preoccupazione è troppo grande. Ma la verità è che da tre anni non riusciamo nemmeno a discutere". Il leader Pd non nasconde che "la crisi non è colpa del governo ma - accusa - loro l'hanno aggravata e ora lasciano il Paese disarmato. Per tre anni ci hanno detto che stavamo meglio degli altri. Adesso invece scopriamo che, da Wall Street alla Fiom, tutto il mondo si fa una domanda facile facile: come faremo a pagare un debito così alto con una crescita e una produttività tanto basse?".
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