Rifiuti, Napolitano: si faccia di più. Bossi: se li tengano

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Il Quirinale torna a chiedere un intervento per quella che ritiene una "emergenza di rilevanza nazionale". Ma il ministro delle Riforme chiude: "Capisco il presidente, lui è originario di Napoli, ma la gente del Nord non vuole l'immondizia". IL VIDEO

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All'indomani del varo del decreto sui rifiuti il presidente della Repubblica torna a chiedere al governo un nuovo intervento per quella che ritiene una "emergenza di rilevanza nazionale". Nella serata di venerdì 1 luglio, tuttavia, il leader della Lega Nord Umberto Bossi ribadisce il suo no: "i rifiuti - ha detto in un comizio nel suo paese natale, Cassano Magnago - se li tengano a Napoli". Bossi dice di capire il presidente, "originario" della città partenopea, e non intende polemizzare con il Colle, ma ribadisce la sua chiusura.  Nel frattempo il ministro Prestigiacomo unisce il suo appello a quello del Quirinale. E  mentre proseguono i contatti tra le Regioni il sindaco De Magistris invoca l'apertura a ciclo continuo degli impianti di smaltimento chiusi nei weekend.

Calderoli: "Pronto a fare il commissario, ma vado lì con il lanciafiamme" -
Sull'emergenza rifiuti interviene anche Roberto Calderoli: "Se Comune, Provincia, Regione e Stato me lo chiedono - dice in un'intervista a Repubblica il ministro della Semplificazione - sono disponibile ad andare a fare il commissario per l'immondizia a Napoli. Tanto tutto quello che dovevo fare nella vita l'ho fatto e anche se mi ammazzano non ho problemi. Però sappiano che io a Napoli ci vado armato e non porgo l'altra guancia".  E aggiunge: "Vado lì e faccio i buchi, faccio i termovalorizzatori. Se poi arriva la Camorra e spara, sparo anche io" (GUARDA LA RASSEGNA STAMPA DI SKYTG24).

Napolitano: "Firmo il decreto ma non basta" - L'affondo del Capo dello Stato arriva dopo aver firmato il decreto sui rifiuti (passato con il no della Lega). Napolitano lo emana ma
in una nota ne sottolinea i limiti ("non appare rispondente alle attese e tantomeno risolutivo") e chiede, nel contempo, un nuovo e più efficace intervento del Governo. Il Colle auspica anche "l'effettivo superamento di una emergenza di rilevanza nazionale attraverso una piena responsabilizzazione di tutte le istituzioni insieme con le autorità locali della Campania".

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