Ministeri al Nord, l'ultimatum della Lega divide il Pdl

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Alemanno e Polverini annunciano battaglia contro le richieste del Carroccio. Cicchitto replica: "Dovrebbero piuttosto occuparsi dei problemi di Roma". Critico anche il Pd che annuncia un ordine del giorno contro i provvedimenti voluti da Bossi

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Un "Ultimatum al governo", come titola la prima pagina della Padania o "Attila che dichiara guerra ai romani", come dice Dario Franceschini su Facebook citando la commedia di Diego Abatantuono? E' la questione del trasferimento di alcuni ministeri, o di loro sedi, al Nord ad animare il dibattito nella stessa maggioranza (il Pd ha annunciato un ordine del giorno contro le proposte di Bossi). Il tutto alla vigilia di due passaggi che in rapida successione forniranno l'occasione di un "tagliando" sul suo stato di salute.

Un primo voto di fiducia ci sarà martedì 21 giugno alla Camera sul decreto Sviluppo. Ma la vera e propria verifica, quella auspicata da Napolitano a ridosso dell'allargamento della squadra di sottosegretari, comincerà nel pomeriggio dello stesso giorno al Senato, sulla base delle comunicazioni del presidente del Consiglio. Una certificazione numerica, la prima, che non può non avere un peso sul dibattito successivo.

Nel frattempo è appunto la questione ministeri, dopo la kermesse leghista a Pontida, ad agitare le acque nella maggioranza. Sono infatti il sindaco di Roma e la presidente della Regione Lazio a criticare il Carroccio e ad annunciare un ordine del giorno contro i provvedimenti voluti dal Carroccio. Ed è anche ad Alemanno e Polverini che si rivolge Fabrizio Cicchitto quando dice che chi raccoglie le firme a Nord e chi le raccoglie a Roma "dovrebbe piuttosto occuparsi dei problemi di Roma e della Regione".

Anche Ignazio La Russa, coordinatore Pdl, invita i due a considerare che "è sbagliato agitarsi se ancora non piove e, in quel caso, aprire l'ombrello porta sfortuna". La Russa aggiunge un'indicazione non secondaria quando osserva che "è prematuro anche perché - annota - magari non pioverà mai".

Nel mezzo, oltre al Responsabile Scilipoti che domanda perché non trasferire sedi ministeriali anche al Sud e nelle Isole, si inserisce il Pd. Un'idea condivisa in qualche modo anche dal sindaco di Monza, Mario Mariani ai microfoni di SkyTG24 (guarda in alto il video).

Le dichiarazioni di Cicchitto e Franceschini

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