Pdl: primarie per tutti. Anche per Berlusconi?
PoliticaDopo il via libera di Alfano, nel partito se ne parla apertamente. Prestigiacomo: utili se il premier dovesse fare un passo indietro. Formigoni: se non ci sarà lui, parteciperò. Frattini: gliele proposi 3 mesi fa, mi disse che era un’invenzione del Pd
Il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo. Quello degli Esteri Franco Frattini. E ancora il governatore della Lombardia Roberto Formigoni.
Dopo il via libera del neosegretario del Pdl Alfano, nel Pdl sembra non si faccia altro che parlare di primarie.
Non solo, però, per i coordinatori e i ruoli periferici. Tra una parola e l'altra, all'interno del Pdl, c'è anche chi parla apertamente di consultazioni per stabilire la leadership futura del partito.
Formigoni: più partecipazione - A rompere gli indugi, Roberto Formigoni. "Ho sempre detto 'lunga vita a Berlusconi' ma se lui ritenesse di non essere il candidato premier nel 2013, io ribadisco che dovremmo scegliere il suo successore con le primarie, non nel chiuso di una stanza di potere. Il quel caso, probabilmente parteciperò", dice il governatore della Lombardia in un'intervista al Giornale nella quale esclude anche che le sue mire siano verso il Colle, "le sembro matto?", aggiunge.
"Alfano mi ha rubato lo slogan 'primarie per tutti"', commenta Formigoni che definisce le consultazioni "uno scossone", perché "il partito ha capito quel che è avvenuto e cambia profondamente". "Noi chiedevamo ai nostri elettori solo di venire a distribuire i volantini - sottolinea - I nostri iscritti si sono un po' rotti. Bisogna coinvolgerli anche nelle scelte che contano".
Prestigiacomo: utili se il premier fa un passo indietro - E' più o meno dello stesso avviso, il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo, che in un'intervista al Corriere della Sera dà il suo via libera alle primarie, "non solo per la leadership ma anche per i candidati a sindaco e i segretari provinciali".
La Prestigiacomo, però, mette dei paletti: le consultazioni vanno bene per questi passaggi ma "farle ora sul nostro leader - aggiunge - sarebbe una farsa. Non credo che possa esistere un Pdl senza Berlusconi per ancora moltissimo tempo: sarà lui a decidere quando e se fare un passo indietro".
E se il presidente dovesse decidere di fare un passo indietro, spiega infatti il ministro al Quotidiano Nazionale, "allora le primarie sarebbero utili, opportune e necessarie", essendo ormai entrate nella politica italiana ed essendosi prese "uno spazio di democrazia diretta che è importante".
Frattini: "Tre mesi fa mi rispose che era un'invenzione del Pd" - E in un'altra intervista, ma stavolta rilasciata alla Stampa, anche il ministro degli Esteri Frattini si dice favorevole alle consultazioni: "Io sono stato il primo a parlarne con Berlusconi tre mesi fa" dice. E aggiunge: "Mi rispose che era un'invenzione del Pd che si era ritorta contro il Pd. Un anno fa parlai del coordinatore unico e oggi il Pdl ha addirittura un segretario politico".
Dopo il via libera del neosegretario del Pdl Alfano, nel Pdl sembra non si faccia altro che parlare di primarie.
Non solo, però, per i coordinatori e i ruoli periferici. Tra una parola e l'altra, all'interno del Pdl, c'è anche chi parla apertamente di consultazioni per stabilire la leadership futura del partito.
Formigoni: più partecipazione - A rompere gli indugi, Roberto Formigoni. "Ho sempre detto 'lunga vita a Berlusconi' ma se lui ritenesse di non essere il candidato premier nel 2013, io ribadisco che dovremmo scegliere il suo successore con le primarie, non nel chiuso di una stanza di potere. Il quel caso, probabilmente parteciperò", dice il governatore della Lombardia in un'intervista al Giornale nella quale esclude anche che le sue mire siano verso il Colle, "le sembro matto?", aggiunge.
"Alfano mi ha rubato lo slogan 'primarie per tutti"', commenta Formigoni che definisce le consultazioni "uno scossone", perché "il partito ha capito quel che è avvenuto e cambia profondamente". "Noi chiedevamo ai nostri elettori solo di venire a distribuire i volantini - sottolinea - I nostri iscritti si sono un po' rotti. Bisogna coinvolgerli anche nelle scelte che contano".
Prestigiacomo: utili se il premier fa un passo indietro - E' più o meno dello stesso avviso, il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo, che in un'intervista al Corriere della Sera dà il suo via libera alle primarie, "non solo per la leadership ma anche per i candidati a sindaco e i segretari provinciali".
La Prestigiacomo, però, mette dei paletti: le consultazioni vanno bene per questi passaggi ma "farle ora sul nostro leader - aggiunge - sarebbe una farsa. Non credo che possa esistere un Pdl senza Berlusconi per ancora moltissimo tempo: sarà lui a decidere quando e se fare un passo indietro".
E se il presidente dovesse decidere di fare un passo indietro, spiega infatti il ministro al Quotidiano Nazionale, "allora le primarie sarebbero utili, opportune e necessarie", essendo ormai entrate nella politica italiana ed essendosi prese "uno spazio di democrazia diretta che è importante".
Frattini: "Tre mesi fa mi rispose che era un'invenzione del Pd" - E in un'altra intervista, ma stavolta rilasciata alla Stampa, anche il ministro degli Esteri Frattini si dice favorevole alle consultazioni: "Io sono stato il primo a parlarne con Berlusconi tre mesi fa" dice. E aggiunge: "Mi rispose che era un'invenzione del Pd che si era ritorta contro il Pd. Un anno fa parlai del coordinatore unico e oggi il Pdl ha addirittura un segretario politico".