Il presidente del Copasir riassume in un'intervista a Repubblica l'esito delle amministrative 2011: "Berlusconi tolga il disturbo". Il quotidiano Libero, intanto, lancia le primarie fai da te: "Scegliete il nuovo leader di centrodestra dopo il Cavaliere"
AMMINISTRATIVE 2011: LO SPECIALE - TUTTE LE FOTO - L'ESITO DEL VOTO
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"Il risultato delle amministrative segna una svolta nel Paese. A questo punto, o si è in grado di dar vita a un governo di fine legislatura capace di fare ciò che serve all'Italia, cioè una manovra economica equa e una riforma delle legge elettorale, o si va al voto anticipato. Nell'uno e nell'altro caso, la condizione necessaria è che Berlusconi si faccia da parte". Così Massimo D'Alema, presidente del Copasir, in un'intervista rilasciata a Repubblica, riassume il nuovo quadro politico post-elettorale. (VAI ALLO SPECIALE).
"I risultati parlano chiaro - prosegue - c'è un cambiamento profondo nel Paese, e soprattutto nel Nord. Si è rotto il nucleo fondamentale del patto Berlusconi-Bossi sul quale si è retta l'Italia in questi anni. E' esattamente questo asse di governo che è entrato in crisi con il voto".
Secondo D'Alema, "di fronte a un quadro così mutato, è allarmante l'idea di un governo che vuol resistere altri due anni, non si sa bene a fare cosa". E ancora, "è una scelta
totalmente irresponsabile. Questo non è un momento di ordinaria amministrazione. Siamo di fronte a scelte molto serie e importanti, per esempio sulla finanza pubblica. O si è in grado di dar vita a un governo di fine legislatura, che possa fare qualcosa di utile per il Paese, o si toglie il disturbo e si va alle elezioni".
Massimo D'Alema, però non è l'unico a pensare al dopo Berlusconi. Prima dal suo sito Internet e poi dalla prima pagina, è il quotidiano Libero diretto da Maurizio Belpietro a lanciare "le primarie fai da te".
"La nomina di un segretario politico del Pdl è il primo passo del dopo Berlusconi - scrive il direttore nell'editoriale del 3 giugno 2011 - Per quanto non lo si faccia apertamente, da tempo si discute di chi prenderà il posto di leader del centrodestra quando il Cavaliere si farà da parte". Ed ecco che il quotidiano lancia del sondaggio.
"Primarie o no? - chiede Libero ai suoi lettori - E' il meccanismo giusto per designare l'erede di Berlusconi oppure comporta solo rischi? Scrivete e diteci la vostra. Libero vi propone undici nomi, i 'papabili' per il dopo-Cav. Votate il vostro favorito o proponete le alternative". Ed eccoli i papabili leader: "Giulio Tremonti; Angelino Alfano; Marina Berlusconi; Mariastella Gelmini; Roberto Formigoni; Mara Carfagna; Ignazio La Russa; Gianni Alemanno; Roberto Maroni; Flavio Tosi; Luca Zaia".
E, a sorpresa, il più votato è Gianni Alemanno.
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"Il risultato delle amministrative segna una svolta nel Paese. A questo punto, o si è in grado di dar vita a un governo di fine legislatura capace di fare ciò che serve all'Italia, cioè una manovra economica equa e una riforma delle legge elettorale, o si va al voto anticipato. Nell'uno e nell'altro caso, la condizione necessaria è che Berlusconi si faccia da parte". Così Massimo D'Alema, presidente del Copasir, in un'intervista rilasciata a Repubblica, riassume il nuovo quadro politico post-elettorale. (VAI ALLO SPECIALE).
"I risultati parlano chiaro - prosegue - c'è un cambiamento profondo nel Paese, e soprattutto nel Nord. Si è rotto il nucleo fondamentale del patto Berlusconi-Bossi sul quale si è retta l'Italia in questi anni. E' esattamente questo asse di governo che è entrato in crisi con il voto".
Secondo D'Alema, "di fronte a un quadro così mutato, è allarmante l'idea di un governo che vuol resistere altri due anni, non si sa bene a fare cosa". E ancora, "è una scelta
totalmente irresponsabile. Questo non è un momento di ordinaria amministrazione. Siamo di fronte a scelte molto serie e importanti, per esempio sulla finanza pubblica. O si è in grado di dar vita a un governo di fine legislatura, che possa fare qualcosa di utile per il Paese, o si toglie il disturbo e si va alle elezioni".
Massimo D'Alema, però non è l'unico a pensare al dopo Berlusconi. Prima dal suo sito Internet e poi dalla prima pagina, è il quotidiano Libero diretto da Maurizio Belpietro a lanciare "le primarie fai da te".
"La nomina di un segretario politico del Pdl è il primo passo del dopo Berlusconi - scrive il direttore nell'editoriale del 3 giugno 2011 - Per quanto non lo si faccia apertamente, da tempo si discute di chi prenderà il posto di leader del centrodestra quando il Cavaliere si farà da parte". Ed ecco che il quotidiano lancia del sondaggio.
"Primarie o no? - chiede Libero ai suoi lettori - E' il meccanismo giusto per designare l'erede di Berlusconi oppure comporta solo rischi? Scrivete e diteci la vostra. Libero vi propone undici nomi, i 'papabili' per il dopo-Cav. Votate il vostro favorito o proponete le alternative". Ed eccoli i papabili leader: "Giulio Tremonti; Angelino Alfano; Marina Berlusconi; Mariastella Gelmini; Roberto Formigoni; Mara Carfagna; Ignazio La Russa; Gianni Alemanno; Roberto Maroni; Flavio Tosi; Luca Zaia".
E, a sorpresa, il più votato è Gianni Alemanno.