La consigliera regionale della Lombardia, coinvolta nel caso Ruby, si racconta in un'intervista al mensile GQ. E dichiara di aver conosciuto Berlusconi nel 2009, in uno stand mentre faceva la hostess
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Quello con il premier? Un rapporto che la consigliera regionale della Lombardia Nicole Minetti definisce "una relazione affettiva, il che significa nutrire dei sentimenti nei confronti di una persona" e che comunque la consigliera regionale Pdl considera chiuso: "Quello che c'è stato, o non c'è stato, è quello che doveva accadere, o non accadere, in quel momento".
Nel numero di GQ in edicola martedì 31 maggio, il mensile racconta "chi era Nicole, quella
adolescente cicciottella e un po' goffa, prima di diventare a la Minetti, il personaggio chiave del caso Ruby". La consigliera regionale della Lombardia è stata infatti rinviata a giudizio nell'ambito del caso della ragazza marocchina il cui vero nome è Karima El Mahroug.
Nicole Minetti, nell'intervista parla tra l'altro della scelta di iscriversi al corso di laurea breve in Igiene Dentale al San Raffaele e dell'incontro con il premier. Episodio che dichiara risalire alla prima metà del 2009 dopo una prima stretta di mano durante una fiera in uno stand di Publisport nel quale lei faceva la hostess, mentre Berlusconi era nel reparto di dermatologia dell'ospedale milanese e non dopo l'aggressione da parte di Tartaglia il 13 dicembre, com'era emerso finora.
"E' una bugia - spiega - non so chi l'abbia raccontata. Così come il fatto che io ero la sua igienista dentale: è inverosimile che una ragazza laureata da appena tre mesi operasse su Silvio Berlusconi".
Quell'incontro, comunque, è stato decisivo. "Nella mia famiglia - dice - regna il mito di Berlusconi: nel momento in cui me lo sono trovato così vicino, mi sono proposta, come giovane laureanda che aveva voglia di imparare a fare politica". Da qui l'inserimento nel listino bloccato di Formigoni al Consiglio regionale della Lombardia.
Particolare questo che ha creato non pochi malumori all'interno del Pdl, tanto da spingere l'ex consigliera Sara Giudice a fare una petizione per chiederne le dimissioni.
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Nel numero di GQ in edicola martedì 31 maggio, il mensile racconta "chi era Nicole, quella
adolescente cicciottella e un po' goffa, prima di diventare a la Minetti, il personaggio chiave del caso Ruby". La consigliera regionale della Lombardia è stata infatti rinviata a giudizio nell'ambito del caso della ragazza marocchina il cui vero nome è Karima El Mahroug.
Nicole Minetti, nell'intervista parla tra l'altro della scelta di iscriversi al corso di laurea breve in Igiene Dentale al San Raffaele e dell'incontro con il premier. Episodio che dichiara risalire alla prima metà del 2009 dopo una prima stretta di mano durante una fiera in uno stand di Publisport nel quale lei faceva la hostess, mentre Berlusconi era nel reparto di dermatologia dell'ospedale milanese e non dopo l'aggressione da parte di Tartaglia il 13 dicembre, com'era emerso finora.
"E' una bugia - spiega - non so chi l'abbia raccontata. Così come il fatto che io ero la sua igienista dentale: è inverosimile che una ragazza laureata da appena tre mesi operasse su Silvio Berlusconi".
Quell'incontro, comunque, è stato decisivo. "Nella mia famiglia - dice - regna il mito di Berlusconi: nel momento in cui me lo sono trovato così vicino, mi sono proposta, come giovane laureanda che aveva voglia di imparare a fare politica". Da qui l'inserimento nel listino bloccato di Formigoni al Consiglio regionale della Lombardia.
Particolare questo che ha creato non pochi malumori all'interno del Pdl, tanto da spingere l'ex consigliera Sara Giudice a fare una petizione per chiederne le dimissioni.